MechCommander: Desperate Measures

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MechCommander: Desperate Measures
videogioco
PiattaformaMicrosoft Windows
Data di pubblicazioneBandiera degli Stati Uniti Bandiera della Gran Bretagna 1999
GenereStrategia in tempo reale
TemaFantascienza
OrigineStati Uniti
SviluppoFASA Interactive
PubblicazioneHasbro Interactive
Modalità di giocoSingolo giocatore, Multiplayer
Periferiche di inputMouse e tastiera
SupportoCD-ROM
Requisiti di sistemaPentium a 133 MHz (166)

32 (64) MB di RAM 210 (620) MB di spazio libero su hard disk Lettore CD 8X
Sistemi operativi supportati: Microsoft Windows 95, Microsoft Windows 98

Fascia di etàESRB: T
ELSPA: 11+
SerieMechCommander
Preceduto daMechCommander
Seguito daMechCommander 2

MechCommander: Desperate Measures è un'espansione del videogioco MechCommander ed è stato pubblicato da Hasbro Interactive nel 1999. Si tratta di uno strategico in tempo reale, con visuale isometrica, che attiene alla guida e la gestione tattica di una compagnia di mech. Questo prodotto è ispirato al gioco da tavolo BattleTech[1], dell'editore FASA.

MechCommander: Desperate Measures è stato successivamente incluso in MechCommander GOLD (versione aggiornata di MechCommander).

Il gioco è dotato di una colonna sonora realizzata dal compositore statunitense Duane Decker.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Premessa[modifica | modifica wikitesto]

Sulla base delle teorie del XXI secolo dei fisici Thomas Kearny e Takayoshi Fuchida, l'umanità, il 3 settembre del 2107 sperimentò con successo la velocità superluminale, con la Propulsione Kearny-Fuchida. Di lì a breve, l'espansione dell'uomo nello spazio circostante il proprio mondo natale, fu rapida.

Dopo alcuni tentativi di stabilizzare le varie tensioni sociali, politiche ed economiche delle colonie extraterrestri e le loro spinte secessionioniste (che si erano sviluppate) e in seguito ad una guerra civile fra i mondi, la forma di "governo centrale" dell'epoca, ancora basata sulla supremazia della Terra, ripristinò gli antichi titoli nobiliari del Medioevo: fu la creazione della, comunemente detta, Lista dei Pari.

A partire dalla seconda metà del XXIV secolo, le varie famiglie feudali, presero a dichiararsi apertamente guerra l'un l'altra: la Inner Sphere la zona più densamente popolata dello spazio esplorato, fu ripartito in cinque territori, chiamati Commonwealth Lirico, Soli Confederati, Lega Draconis, Confederazione di Capella e Lega dei Mondi Liberi; questi, erano veri e propri "stati interstellari", guidati dalle dinastie di Grandi Casate nobiliari.

Contesto storico[modifica | modifica wikitesto]

La Lega Stellare[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 luglio del 2571, la Terra, le cinque Grandi Casate nobiliari della Inner Sphere e gli stati della Pheriphery ("anello" di cosmo attorno alla Inner Sphere), firmarono un trattato per unirsi nella Lega Stellare, un'alleanza che, anche per merito della formazione di un imponente esercito multinazionale (la Forza di Difesa della Lega Stellare), condusse le popolazioni della Inner Sphere ad una pace di due secoli e ad un forte progresso della tecnica.
Tuttavia, in seguito ad un colpo di Stato, a una nuova guerra civile e alla bramosia di potere degli stati membro, l'alleanza, si desgregò e fu sciolta, ufficialmente nel 2781.

Le Guerre di Successione e l'Invasione dei Clan[modifica | modifica wikitesto]

Il dissolvimento della Lega Stellare, costò caro all'uomo: le litigiose casate nobiliari, intrapresero quattro cicli di conflitti (le cosiddette Guerre di Successione), i quali, oltre alle incalcolabili perdite umane, riportarono la civiltà quasi ai livelli precedenti alla fondazione della grande alleanza della Lega Stellare. Di fatto, nessuno dei belligeranti riusciva a prevalere sull'altro.

Nel corso del 3050, dalla lontana periferia, i discendenti dei soldati dell'antica Forza di Difesa della Lega Stellare, che al termine della guerra civile del XXVIII secolo si erano allontanati dalla Inner Sphere, irruppero (dotatosi di un governo basato su clan familiari) sui destini delle nazioni interstellari. Con l'Operazione Revival, ebbe inizio l'Invasione dei Clan. Tale campagna aveva come "obiettivo formale" quello di liberare la Inner Sphere dall'avidità e la corruzione degli Stati Successori e di riunirla sotto l'egida di una seconda Lega Stellare, nascondendo però, forti mire espansionistiche.

La potenza di fuoco e la tecnologia superiore dei Clan (evoluzione diretta di quella della Lega Stellare) fu in grado di sottomettere in breve tempo molti mondi. L'avanzata degli invasori contro gli Stati Successori non si arrestò se non quando la ComStar (una influente organizzazione politico-religiosa terrestre) decise di sfidare i nemici in una battaglia decisiva nel 3052 e, imponendosi in tale scontro, guadagnò, una tregua relativa di 15 anni.
Le Grandi Casate nobiliari si riorganizzarono ed allearono in una nuova Lega Stellare (3058), e si prepararono a respingere definitivamente i Clan.

La Task Force Serpent, un'unità della nuova Forza di Difesa della Lega Stellare, nel 3059, con l'Operazione Bird Dog si accinse a riscattare la Zona di Occupazione Smoke Jaguar, dalla presenza dell'omonimo Clan.
Uno degli obiettivi centrali di questa prima missione era la liberazione del pianeta Port Arthur: la compagnia Zulu del 1º Reggimento delle Guardie di Davion, sotto la supervisione del colonnello Reese (compagnia appartenente all'esercito del Commonwealth Federativo, nazione risultante dall'unione fra i Soli Confederati e il Commonwealth Lirico), catturò le forze Smoke Jaguar, presenti su Port Arthur.

Contesto attuale[modifica | modifica wikitesto]

(EN)

«****CLASSIFIED COMMUNIQUÉ**** Commander, as I stated in the vidcom, I am canceling your orders to return home. I know this is very tough on morale—you and your men deserve some R&R after your distinguished service in the attacks on the Clan Homeworlds. But I know that you understand the need to finish the job: to eliminate this threat to the Inner Sphere once and for all. [...]

Good Luck and Good Hunting,
Colonel Reese»

(IT)

«****COMUNICATO RISERVATO**** Comandante, come ho affermato nel comunicato video, sto annullando gli ordini di ritorno a casa. So che è molto dura per il tuo morale (tu e i tuoi uomini meritate un poco di riposo dopo esservi distinti negli attacchi ai Mondi Natali dei Clan. Ma so che comprendi la necessità di finire il lavoro: eliminare questa minaccia per la Inner Sphere una volta per tutte. [...]

Buona fortuna e Buona Caccia,
Colonnello Reese»

Dopo aver riportato il successo sul pianeta Port Arthur, la compagnia Zulu viene inviata, per ordine del colonnello Reese, sul pianeta Cermak, nella Deep Periphery (spazio adiacente alla Periphery), dove si trova il colonnello Stellare Marcus Kotare (ufficiale di alto rango della struttura militare dei Clan) appartenente agli Smoke Jaguar. Il colonnello Kotare, è un assassino sociopatico evaso, dopo la cattura e l'arresto (nel corso dell'Operazione Bulldog) da parte della Forza di Difesa della nuova Lega Stellare. Su di lui, pende una condanna per crimini di guerra). Cermak, mondo desolato, era un avamposto dell'antico esercito della Lega Stellare, utilizzato principalmente per lo stoccaggio di armi. Secoli dopo, è entrato a far parte dello spazio controllato dagli Smoke Jaguar.
Nel corso della fuga, Kotare è riuscito a reclutare estremisti del suo stesso Clan, come il colonnello Stellare Burnell Wirth ed il capitano Stellare Katherine Furey ed altri sopravvissuti all'Operazione Bulldog e con il loro ausilio sta sondando il pianeta in cerca della perduta tecnologia avanzata della prima Lega Stellare, come le armi di distruzione di massa (nucleari e chimiche). Per fare ciò, il colonnello Kotore ha sacrificato la propria Nave da Sbarco, riconvertendone i motori in sonde al plasma per effettuare perforazioni della superficie. Come affermato da rapporti di intelligence, il colonnello intende impiegare le armi per lo sterminio di popolazioni su scala planetaria, gli abitanti della Terra inclusi.

Quando la compagnia Zulu (affiancata da quella Yankee) giunge su Cermak, Marcus Kotore e i suoi uomini sono riusciti a reperire gli armamenti nascosti. Le compagnie della Task Force Serpent intervengono prima distruggendo le sonde, quindi, eliminando i criminali e recuperando quantità rilevanti di armi, BattleMech ed equipaggiamenti.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

L'espansione, mette a disposizione una campagna con un totale di 12 missioni, nuove ambientazioni, armi, veicoli e sei BattleMech (questi ultimi maggiormente configurabili rispetto al primo episodio della serie MechCommander). Il giocatore veste i panni di un ufficiale di rango delle Forze Armate del Commonwealth Federativo, un MechCommander, il quale, attraverso l'interfaccia tattica di una rete di comunicazioni per il controllo a distanza, vaglia ogni dettaglio della propria unità di BattleMech e veicoli da combattimento che operano sul campo di battaglia e dirige le operazioni del teatro di guerra.

Fazioni[modifica | modifica wikitesto]

Tabelle riassuntive delle fazioni[3] che si contendono lo spazio della Inner Sphere, nel periodo in cui è ambientato MechCommander: Desperate Measures[4][5]:

GRANDI CASATE NOBILIARI (e pertinenti colori simbolici)
STATO SUCCESSORE CASATA CAPO DI STATO GOVERNO CITTÀ E PIANETA CAPITALE LINGUE DOMINANTI ANNO DI FONDAZIONE
Soli Confederati Davion Primo Principe Aristocrazia Costituzionale New Avalon City, New Avalon Inglese, Francese, Tedesco 2317
Commonwealth Lirico / Alleanza Lirica Steiner Arconte Monarchia Costituzionale Tharkad City, Tharkad Inglese, Tedesco, Gaelico scozzese, Italiano, Francese 2341
Lega Draconis Kurita Coordinatore Autocrazia Imperial City, Luthien Giapponese, Arabo, Inglese 2319
Confederazione di Capella Liao Cancelliere Dittatura Zi-jin Cheng, Sian Cinese (Mandarino e Cantonese), Russo, Inglese, Hindi 2366
Lega dei Mondi Liberi Marik Capitano-Generale Confederazione Parlamentare Atreus City, Atreus Inglese, Spagnolo, Greco, Romeno, Urdu 2271
CLAN (e pertinente colore simbolico)
CLAN CAPO DI STATO GOVERNO CITTÀ E PIANETA CAPITALE LINGUE DOMINANTI ANNO DI FONDAZIONE
Smoke Jaguar Khan Gerarchia militare organizzata su base castale Huntress, Lootera Inglese, altre 2807

BattleMech[modifica | modifica wikitesto]

A seguire, i modelli di BattleMech aggiunti in MechCommander: Desperate Measures, rispetto al primo MechCommander:

Modello Classe Stazza Max (t) Produttore industriale Tipo
Stiletto Leggero 35 Coventry Metal Works Inner Sphere
Shadow Cat Medio 45 Barcella Beta Clan
Bushwacker Medio 55 TharHes Industries Inner Sphere
Nova Cat Pesante 70 Barcella Alpha, Irece Alpha Clan
Turkina Assalto 85 Ironhold Beta Complex, Olivetti Weapons Clan
Mauler Assalto 90 Luthien Armor Works Inner Sphere

MechCommander GOLD[modifica | modifica wikitesto]

MechCommander GOLD (pubblicato il 31 agosto del 1999), include il primo MechCommander e la campagna presente in MechCommander: Desperate Measures, nonché diversi miglioramenti, come altre tipologie di terreni e BattleMech e la possibilità di selezionare fra tre differenti livelli di difficoltà. Il gioco ha in sé un editor, affinché il giocatore possa cimentarsi nella creazione, ex novo, di missioni, o nella modifica di quelle originali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ BattleTech: the board game of armored combat
  2. ^ Manuale di MechCommander: Desperate Measures
  3. ^ Touring the Stars (PDF), su bg.battletech.com. URL consultato il 31-03-2013. PDF
  4. ^ Great Houses, su bg.battletech.com.
  5. ^ The Clans, su bg.battletech.com.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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