Mazzini (Bologna)

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Mazzini
ex quartiere
Quartiere Mazzini
Mazzini – Veduta
Mazzini – Veduta
La Stazione di Bologna Mazzini
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Città metropolitana Bologna
Comune Bologna
Amministrazione
Data di istituzione1962
Data di soppressione1985
Territorio
Coordinate44°28′50.16″N 11°22′56.64″E / 44.4806°N 11.3824°E44.4806; 11.3824 (Mazzini)
Abitanti38 543[1] (2021)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
CircoscrizioneQuartiere Savena
Cartografia
Mazzini – Localizzazione
Mazzini – Localizzazione

Mazzini è un ex quartiere di Bologna, ora zona statistica facente parte del Quartiere Savena.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Storia amministrativa[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere fu istituito nel 1962 e soppresso nel 1985 in luogo del nuovo quartiere Savena.

Presidenti di Quartiere
Periodo Presidente Lista Note
1964 - 1965 Armando Tomesani PSI [senza fonte]
1965 - 1968 Luigi Pedrazzi DC [senza fonte]
1968 - 1971 Romano Martelli DC [senza fonte]
1971 - 1973 Cesare Baravelli DC [senza fonte]
1973 - 1975 Gianfranco Castagna DC [senza fonte]
1975 - 1980 Mario Campagnaro PCI [senza fonte]

Società[modifica | modifica wikitesto]

abitanti censiti[2]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere è suddiviso in più aree, come Due Madonne, Fossolo e Pontevecchio.

Cavedone

Il Cavedone venne progettato e costruito alla fine degli anni '50 nel piano INA-Casa. Si distingue per i caratteristici edifici residenziali a corte, progettati dal gruppo coordinato dall'architetto Marcello Vittorini.

Comparto "Gallia"

Il complesso residenziale Gallia fu progettato da Enzo Zacchiroli a partire dal 1960 e venne completato dieci anni più tardi. Si trova tra le vie Savigno e della Battaglia ed è composto da sei tipologie edilizie, ospitanti le unità abitative. Esse ruotano attorno ad un nucleo centrale destinato a giardino, mentre l'intero comparto è dotato delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria; ospita infatti un centro commerciale e spazi destinati a servizi.

Il progetto, che risente molto degli influssi dell'architettura scandinava, è inserito nel Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi effettuato dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura.[3][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Popolazione residente per età, quartiere e zona al 31 dicembre - serie storica, su inumeridibolognametropolitana.it. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  2. ^ Popolazione residente per età, quartiere e zona al 31 dicembre - serie storica URL consultato in data 11 gennaio 2023
  3. ^ Complesso residenziale Gallia, su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 21 luglio 2023.
  4. ^ Complesso residenziale Gallia, su censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it. URL consultato il 21 luglio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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