Mauremys reevesii

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Tartaruga cinese palustre tricarinata
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Testudines
Famiglia Geoemydidae
Sottofamiglia Geoemydinae
Genere Mauremys
Specie M. reevesii
Nomenclatura binomiale
Mauremys reevesii
(Gray, 1831)
Sinonimi

Chinemys megalocephala
Fang, 1934
Chinemys reevesii
(Gray, 1831)
Damonia unicolor
Gray, 1873
Emys japonica
Duméril & Bibron, in Duméril & Duméril, 1851
Emys reevesii
Gray, 1831
Emys vulgaris ssp. picta
Schlegel, 1844
Geoclemys grangeri
Schmidt, 1925
Geoclemys paracaretta
Chang, 1929
Mauremys pritchardi
McCord, 1997 [partim, hybrid]

La tartaruga cinese palustre tricarinata (Mauremys reevesii Gray, 1831) è una rara specie di tartaruga della famiglia dei Geoemididi[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il carapace, lungo al massimo 240 mm con le femmine che raggiungono le dimensioni maggiori, si presenta di forma piuttosto allungata e con tre carenature ben marcate, soprattutto nei giovani esemplari. La colorazione è molto variabile, con tinte brune più o meno scure e macchie nerastre lungo le carene. Dopo gli accoppiamenti primaverili la deposizione delle uova si ha tra giugno e luglio, con 2 o 3 covate di 4-9 uova ciascuna. Le schiuse dei piccoli avvengono dopo una novantina di giorni. L'alimentazione è onnivora, a base di piante acquatiche, insetti, anellidi, piccoli crostacei, piccoli pesci[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Distribuita in Giappone, nel sud della Cina, in Corea e a Taiwan, dove preferisce le acque stagnanti ed i piccoli corsi d'acqua con fondo fangoso o sabbioso. Sebbene non siano state evidenziate forme sottospecifiche, molte popolazioni presentano caratteristiche morfologiche e di livrea uniche, come quelle del Giappone (con dimensioni medie maggiori) o di Taiwan (con più striature chiare sul collo)[3].

Mantenimento in cattività[modifica | modifica wikitesto]

Mauremys reevesi
Mauremys reevesi su una zona emersa nel suo acquario

L’allevamento in acquario di queste specie è possibile per tutta la durata della loro vita, anche grazie alle dimensioni relativamente ridotte che questa specie ha da adulta Data la loro capacità terricola si adattano molto bene anche alla vita in acquari commerciali, patto che si crei un’ampia zona emersa.[4] L’allevamento in acquario necessita comunque di diversi accorgimenti per non causare problemi agli animali dovuti alla mancanza del sole, del letargo o a spazi mal organizzati. La temperatura dell’acqua consigliata è tra i 20 e i 23°C, questo dato può variare, non è necessario che la temperatura dell’acqua rimanga sempre costante. La temperatura riportata si riferisce ad un periodo di attività, in realtà durante l’anno è necessario che la stessa vari in relazione al cambio stagionale.[4] L’acquario dovrà offrire alle tartarughe un’altezza dell’acqua relativamente bassa rispetto a quella di altre specie; in generale dovrebbe essere pari ad almeno la lunghezza del carapace; ad ogni modo un gran numero di sassi, tronchi, ed arredi saranno necessari per evitare che la tartaruga si affatichi eccessivamente per respirare. L’acqua deve essere filtrata con un potente filtro esterno. Queste tartarughe sporcano parecchio l’acqua, dunque consiglio fin da subito di investire su filtri esterni sovradimensionati rispetto al litraggio della vasca.[5]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Il principale fattore di minaccia deriva dall'intensa cattura a cui è soggetta per fini alimentari e per la medicina tradizionale. È una delle specie più abbondanti tra quelle in vendita nei market per animali d'affezione a Taiwan e in altre città del Sud-est asiatico. Inoltre, la distruzione e il degrado dell'habitat causato dall'urbanizzazione e l'inquinamento minacciano la sopravvivenza di questa specie di pianura[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) van Dijk, P.P. 2016, Mauremys reevesii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Mauremys reevesii, su The Reptile Database. URL consultato il 7 novembre 2016.
  3. ^ a b c Mauremys reevesii (PDF), su Conservation Biology of Freshwater Turtles and Tortoises. URL consultato il 7 novembre 2016.
  4. ^ a b Edoardo Fivizzoli, Mauremys reevesi scheda allevamento riassuntiva, su Animali Esotici Milano, 22 agosto 2023. URL consultato il 22 agosto 2023.
  5. ^ Edoardo Fivizzoli, Tartarughe d'acqua dolce: Guida come tenerle: Tutto quello che devi sapere per allevare tartarughe acquatiche, 1ª ed., TartaGuida, ISBN 979-8476581291.

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