Massimiliano Locatelli

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Massimiliano Locatelli (Milano, 1967) è un architetto e designer italiano.

Laureatosi al Politecnico di Milano, ottiene un dottorato di ricerca presso la Columbia University di New York. Nel 1993 fonda a Milano lo studio CLS Architetti[1] con Giovanna Cornelio e Annamaria Scevola, aprendo una sede anche a New York nel 1997. I suoi numerosi lavori includono sia progetti di architettura che di interior design in Europa, negli Stati Uniti e nel lontano Oriente, inclusi negozi, abitazioni, hotel e ristoranti[2].

Porta la sua firma il restauro del complesso storico di piazza XXV Aprile, a Milano. Ha partecipato alla IX Mostra Internazionale di Architettura (con Metamorph, nella sezione Notizie dall’interno) e al progetto '’Il paesaggio mobile del nuovo design italiano’’, ospitato nel 2007 al Museo della Triennale a Milano[3]. Una delle collaborazioni più importanti del suo studio è quella con Nilufar Depot, che ha progettato e per la cui collezione ha prodotto numerosi oggetti di design[4], inclusi lampade, divani, armadi, fondendo tecnologia e influenze orientali[2][5].

Altri progetti rilevanti sono la Galleria Lia Rumma a Milano, lo stabilimento industriale di Onward Luxury Group, il ristorante della Villa Reale di Monza, il ristorante dello chef Wolfgang Puck a Las Vegas[3]. Fra i suoi clienti per la realizzazione e allestimento di negozi risultano invece Michael Kors, Pinko e Coccinelle[6].

Nel 2014 si occupa della ristrutturazione e dell’arredamento nella casa milanese della nota pr di moda Luisella Giraudo, accostando colori soft su cemento naturale, arredi di design di grandi artisti (come Gae Aulenti e Jasper Morrison), con oggetti di modernariato, come un divano di Marco Zanuso e la poltrona viola di Osvaldo Bersani[7]

Nel 2015 dà il via al progetto ‘’Untitled Homeware’’, per la realizzazione di articoli di design per la tavola[3]. Ha curato la ristrutturazione della Torre Velasca[8], edificio in cui ha poi anche posto la propria residenza milanese.

Nel 2018 Locatelli indicava materiali sostenibili e cromie neutre come il trend più moderno per un classico contemporaneo. Da questa filosofia era nata la 3D Housing05, prototipo di una casa di cemento prodotto con stampante 3D: ‘’”Basta una settimana per realizzarla.È un nuovo modo di costruire sostenibile. La forma organica, il giardino sul tetto, lʼorto e le piante permettono un approccio umano alla tecnologia”’’[9]. Un esempio di queste strutture è stato presentato al Fuorisalone di Milano, con una casa stampata, costruita ed esposta in piazza Beccaria[10]. Il prodotto è il risultato di una collaborazione con Italcementi, con la società di ingegneria Arup e con gli esperti in stampa 3D Cybe.[11]
[12] Questo prodotto gli ha consentito di vincere il Best Sustainability Award 2018, riconoscimento attribuito nel Fuorisalone a chi si distingue maggiormente per uno sviluppo ed un’architettura rispettosa dell’ambiente[13].

Lo studio si è poi trasformato in ‘’Locatelli Partners’’ nel dicembre 2018 e attualmente conta nelle sue file sessanta professionisti. La sede è situata nella chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, dopo che la Curia ha chiesto a Locatelli di occuparsi dell’edificio, finemente decorato con affreschi. A ristretta distanza dalla volta sono state allestite sale riunioni con struttura in ferro e pareti di vetro; al piano terra una cucina e nella cripta una sala per le idee.[6] Alla Milano Design Week 2019 ha presentato Unity Plate, un set pensato per servire cibo di qualsiasi provenienza, italiana, americana oppure orientale[14]. La presentazione ha avuto luogo nell’Untitled Townhouse store, in corso di Porta Vigentina[2]. Sempre per la stessa manifestazione ha organizzato una pop-up gallery con Hauser&Wirth, ispirandosi a ‘’Words’’ dell’artista americano Allan Kaprow: cento persone hanno scelto parole, che un computer ha poi mescolato e ripetuto in continuazione sfruttando l’acustica del luogo. Sempre durante la Milano Design Week 2019 il suo studio ha curato con BMW un’installazione in e una serie di conferenze e tavole rotonde. Nella chiesa dove si trova lo studio ha esposto dei nuovi tavoli di vetro e servizi per la cena.

Nell’aprile 2019 ha aperto anche un’ulteriore sede milanese per il suo studio, in un palazzo dallo stile brutalista[15].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biografia su artsy.net
  2. ^ a b c Face to face with Massimiliano Locatelli, an architect between Milan, New York and China, Caterina Lunghi, Elledcor, 30 marzo 2019
  3. ^ a b c Massimiliano Locatelli su Pambianco News
  4. ^ Nilufar Depot
  5. ^ Contributi di Massimiliano Locatelli per Nilufar
  6. ^ a b Born again: CLS Architects turn a church into their Milan HQ, Emma O’Kelly, Thespaces.com, 2018
  7. ^ Paola Ciana e Rachele Enriquez, ‘’Tutta casa e giardino’’, Io Donna, 19 aprile 2014
  8. ^ Paradiso regained, Pallavi Pundur, AD India, gennaio-febbraio 2018
  9. ^ 6 guru dello stile, Living, Corriere della Sera, 2018
  10. ^ Eventi del Fuorisalone, 2018
  11. ^ Pallavi Pundir, ‘’Back to the future’’, AD Architectural Digest, Luglio-Agosto 2018, p.62
  12. ^ Sito ufficiale 3D Housing05
  13. ^ Costanza Rinaldi, ‘’La mia casa in 3D’’, Pambianco Design, Giugno/luglio 2018, pp.37-39
  14. ^ Sito ufficiale Untitled Homeware, su untitledhomeware.com. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2020).
  15. ^ Locatelli Partners Carves a Breezy Office Out of a Brutalist Milan Building, Hannah Martin, Architectural Digest, 8 aprile 2019

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Locatelli Partners, ‘’Dialogues: Architecture Internals Design’’, Rizzoli, 2019

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]