Masha Bruskina

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Maria "Masha" Bruskin

Maria Bruskina, nota anche con lo pseudonimo di Masha (in bielorusso Марыя Барысаўна Брускіна?, Maryja Barysaŭna Bruskina; in russo Мария Борисовна Брускина?, Marija Borisovna Bruskina; 1924Minsk, 26 ottobre 1941), è stata un'infermiera bielorussa ebrea,[1] membro della resistenza a Minsk durante la seconda guerra mondiale,[2] come volontaria si prese cura delle forze sovietiche e le aiutò a fuggire. Per questo fu giustiziata dalle forze tedesche.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Masha Bruskina visse a Minsk con sua madre, senior product manager dell'Ufficio per il commercio di libri della casa editrice statale BSSR. Fu un'avida lettrice e studentessa, leader pioniera e membro del comitato scolastico di Komsomol. Nel dicembre 1938, il quotidiano Pioneer of Belarus pubblicò una fotografia di Masha con la didascalia: "Masha Bruskina - la studentessa dell'ottavo anno nella scuola n° 28, Minsk. Ha solo voti buoni ed eccellenti in tutte le materie". Nel giugno 1941, Maria Bruskina si diplomò alla scuola secondaria di Minsk n° 28.

L'esecuzione[modifica | modifica wikitesto]

Masha Bruskina con i membri della resistenza prima dell'impiccagione. Il cartello recita "Siamo i partigiani che hanno sparato alle truppe tedesche", Minsk, 26 ottobre 1941

Si offrì volontaria come infermiera presso l'ospedale del Politecnico di Minsk, che fu istituito per ospitare i feriti dell'Armata Rossa. Oltre a prendersi cura dei soldati, li aiutò a fuggire contrabbandando nell'ospedale abiti civili e documenti d'identità falsi. Una paziente raccontò ai tedeschi le attività di Bruskina, fu quindi arrestata il 14 ottobre 1941 dai membri della 707ª divisione di fanteria dell'esercito tedesco e dal 2º battaglione Schutzmannschaft,[3] le truppe ausiliarie lituane al comando del maggiore Antanas Impulevičius. Successivamente all'arresto, Bruskina scrisse una lettera alla madre il 20 ottobre 1941:[4]

«Sono tormentata dal pensiero di averti causato una grande preoccupazione. Non preoccuparti. Non mi è successo niente di male. Ti giuro che non avrai più notizie sgradevoli per causa mia. Se puoi, per favore mandami il mio vestito, la mia camicetta verde e i calzini bianchi. Voglio essere vestita decentemente quando esco di qui.»

Le autorità locali tedesche decisero di impiccarla pubblicamente, per farne un esempio, insieme ad altri due membri della resistenza, il sedicenne Volodja Ščerbatevič e il veterano della prima guerra mondiale Kiril Trus. Prima di essere impiccata, fu portata in processione per le strade con un cartello al collo che recitava, sia in tedesco che in russo:"Siamo i partigiani che hanno sparato alle truppe tedesche". Ai membri della resistenza furono fatti indossare dei cartelli simili indipendentemente dal fatto che avessero effettivamente sparato alle truppe tedesche. Lei e i suoi due compagni furono impiccati in pubblico domenica 26 ottobre 1941 in via Nižne-Ljachovskaja (oggi via Oktjabrskaja 15). I tedeschi lasciarono i corpi appesi per tre giorni prima che venissero tolti e seppelliti.[5]

Un testimone dell'esecuzione disse:

«Quando la misero sullo sgabello, la ragazza girò il viso verso la staccionata. I carnefici volevano che stesse con il viso rivolto alla folla, ma lei si è voltata e basta. Non importa quanto l'hanno spinta e cercato di girarla, è rimasta in piedi con le spalle alla folla. Solo allora calciarono via lo sgabello da sotto di lei. Pëtr Pavlovič Borisenko»

Ol'ga Ščerbatevič, la madre di Volodja Ščerbatevič, fu impiccata lo stesso giorno di suo figlio con altri due membri della resistenza davanti all'Accademia nazionale delle scienze della Bielorussia.[6]

Identificazione e ricordo[modifica | modifica wikitesto]

Memoriale all'ingresso della pianta di lievito di Minsk, nel luogo dell'esecuzione di Trus, Ščerbatevič e Bruskina
Monumento in memoria di M. Bruskina e di altre donne ebree, che combatterono contro i nazisti. Kfar Ha-Yarok, Israele

Per decenni dopo la guerra, Bruskina è stata ufficialmente chiamata solo "la ragazza sconosciuta", presumibilmente a causa dell'antisemitismo delle autorità sovietiche.[7] Fino al 2009, il nome di Bruskina non era riconosciuto sulla targa commemorativa nel luogo dell'esecuzione.

Dal 2009, è stata collocata una nuova targa commemorativa nel luogo dell'esecuzione. L'iscrizione russa ora recita "Qui il 26 ottobre 1941 i fascisti giustiziarono i patrioti sovietici Trus, Ščerbatevič e Bruskina". Bruskina fu riconosciuta per la prima volta negli anni '60, poiché la maggior parte della sua famiglia e dei suoi amici furono uccisi nel ghetto di Minsk.[1] Un monumento per Bruskina è stato eretto ad HaKfar HaYarok in Israele e le fu intitolata una strada a Gerusalemme.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Archived copy, su spartacus-educational.com. URL consultato il 30 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2014).
  2. ^ Archived copy, su auschwitz.dk. URL consultato il 31 agosto 2016 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2016).
  3. ^ USA v Kazys Ciurinskas [collegamento interrotto], su laws.lp.findlaw.com.
  4. ^ Stewart Binns, Barbarossa and The Bloodiest War in History, Wildfire, 2001.
  5. ^ Archived copy, su collections.ushmm.org. URL consultato il 31 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2016).
  6. ^ Nechama Tec e Daniel Weiss, A Historical Injustice: the case of Masha Bruskina, in Johns Hopkins University Holocaust and Genocide Studies, 11(3), Stamford, University of Connecticut, 1997, pp. 366-377, DOI:10.1093/hgs/11.3.366.
  7. ^ Bill Keller, Did Soviets hide identity of executed teen in 1941?, The Palm Beach Post, 16 settembre 1987, pp. D1. URL consultato il 30 maggio 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cholawski, Shalom. "Minsk", in Encyclopaedia of the Holocaust vol. 3, p. 975. Captioned photograph of Masza Bruskina's hanging.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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