Mascheroni (cognome)

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Mascheroni è un cognome italiano.

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Maschera, Maschero, Mascheri, Mascherino, Mascherini, Mascheretti oppure: Mascaro, Mascara, Mascari, Mascarino, Mascarini, Mascaretti, Mascaroni

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Quasi tutte le varianti sono principalmente lombarde. Vi sono però dei Mascara e Mascari in Sicilia, dei Mascaro in Calabria. I Mascarino sono soprattutto in Piemonte, mentre i Mascarini e i Mascheretti vengono dall'area fra Bergamo e Lecco. I Mascheroni sono oggi soprattutto milanesi, ma il cognome proviene ed è diffuso nella Brianza e nella bergamasca. La graduatoria in ordine di frequenza decrescente nell'elenco telefonico italiano è: Mascheroni, Mascaro, Mascaretti, Mascherini, Maschera, Mascheretti, Mascari, Mascarino, Mascheri, Mascarini, Mascara, Mascherino, Maschero, Mascaroni. Le prime due istanze sono di gran lunga le più diffuse.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il cognome trae origine dal nome di battesimo medievale Mascarus, che a sua volta potrebbe provenire dal nome personale germanico Mascarius o, secondo Giandomenico Serra, addirittura dal nomen latino Maskarus o dal cognomen Masculus.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le attestazioni più antiche, tutte relative alla variante "Mascaroni", sono a Meda dal 1178, a Monza nel 1237 e a Bergamo dal 1239. Nel giuramento di obbedienza dei milanesi alla Santa Sede (1266) il nome Mascaronus compare cinque volte. I Mascheroni veri e propri sono attestati a Bergamo nel 1273, quando il canonico Omobono de Mascheroni compare in un compromesso[1]. Anche la variante Mascaro/Mascari è attestata a Bergamo dal 1280 da due atti rogati dai notai Filippo Mascarus de Bonomo e Pasino de Mascaris. I De Mascharis sono di Olmo al Brembo come la maggior parte dei Mascheroni e perciò potrebbe trattarsi di una variante ortografica dello stesso cognome. I De Mascheris, invece, compaiono solo a Gandellino, nell'alta Val Seriana e solo nel XV secolo.

Nel Trecento e Quattrocento i Mascaroni non compaiono in alcun documento milanese e il cognome sembra ricomparire solo nel Settecento, forse a seguito di un errore di trascrizione. I cognomi Mascaroni e Mascheroni, invece, continuano ad essere presenti nella bergamasca, dove le due varianti sembrano essere equivalenti[2]. I numerosi Mascheroni bergamaschi, che compaiono nelle pergamene della Biblioteca Angelo Maj, sono insediati quasi esclusivamente a Olmo al Brembo (dal 1315) e a San Pellegrino Terme, anche se un ramo è presente a Bergamo e in rari casi i Mascheroni di Bergamo o di San Pellegrino dichiarano di provenire da Olmo[3].

Fra questi Mascaroni/Mascheroni compaiono artigiani ma anche notai (dal 1328), medici e giureconsulti. Ad esempio nel 1352 si cita il defunto Guglielmo de Mascaronibus "fisico" (cioè medico) "di legge longobarda" e nel 1357 Leonetto de Mascaronibus compare fra gli arbitri di una sentenza arbitrale[4]. Nel secolo successivo un esponente di Olmo sembra attivo nell'industria del taglio e vendita del legname[5].

Nel 1460, inoltre, troviamo a Milano un "Pietro de Mascheronibus de Brembilla", citato in un atto dell'Archivio di Stato di Milano. Questo atto si situa subito dopo l'esodo degli abitanti della Val Brembilla a Milano per contrasti con i nuovi dominatori veneziani (Cfr. Brambilla per notizie su questo esodo). Secondo Merati i Mascheroni milanesi potrebbero trarre tutti origine da questo evento.

Gli esponenti del principale ramo bergamasco continuano ad essere collegati con il paese di Olmo al Brembo, nell'alta Val Brembana, anche nei secoli successivi. Da qui proveniva anche Matteo, pittore attivo a Venezia dal 1535 al 1546. Nel Seicento vi vissero Giovanni Paolo e Giovanni, avi del famoso matematico e poeta Lorenzo Mascheroni (1750-1800). Altro esponente settecentesco della stessa casata fu la poetessa Lelia. La villa di famiglia a Bergamo, dove nacque Lorenzo Mascheroni, era in località Castagneta. Fu ceduta verso il 1920, dato che la famiglia si era trasferita a Milano da diversi decenni, ed è oggi sede del noto ristorante "Il Pianone".

Alias[modifica | modifica wikitesto]

L'origine dal paese di Olmo al Brembo venne spesso utilizzata in aggiunta o in sostituzione del cognome Mascheroni. Si ebbero così i "Mascheroni dell'Olmo" (da cui anche il poeta e matematico Lorenzo Mascheroni), i "Dell'Olmo" o addirittura i "Lolmo" (usato dal ramo dei pittori).

Persone[modifica | modifica wikitesto]

Lorenzo Mascheroni

Variante Mascherini[modifica | modifica wikitesto]

Marcello Mascherini

Variante Mascheretti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Da: Giuseppe Ronchetti, Memorie historiche della città e della chiesa di Bergamo, 1807. Cfr. [1]
  2. ^ Ad esempio fra le pergamene della biblioteca Angelo Maj ci sono un atto del 1466 relativo a Giovanni Mascaroni fu Crotto di Olmo e altri nel 1467 e successivi relativi a Giovanni de Mascheronibus fu Crotto di Olmo. Poco probabile che non si tratti della stessa persona.
  3. ^ Indice dei nomi di persona citati nelle pergamene della biblioteca Angelo Maj
  4. ^ Fra gli altri arbitri compare anche un Alberto de Meda, forse indizio di un collegamento fra il ramo brianzolo e quello bergamasco della famiglia. Cfr. l'atto 1.235 in Copia archiviata, su bibliotecamai.org. URL consultato il 14 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2005).. Il collegamento fra il milanese e la bergamasca potrebbe risalire addirittura all'azione politica dei Torriani, conti della Valsassina e signori di terre in entrambi i territori, fra cui in particolare l'alta Val Brembana. I Mascaroni milanesi, perciò, potrebbero non essersi estinti, come suggerisce Merati, ma semplicemente essersi trasferiti nella bergamasca, dove la maggior parte di loro modificarono leggermente l'ortografia del cognome.
  5. ^ Due atti del biblioteca Angelo Maj di Bergamo Copia archiviata, su bibliotecamai.org. URL consultato il 14 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2005). nel 1467 e nel 1471 citano "Giovanni fu Crotto de Mascheronibus di Olmo" e i suoi figli Lorenzo, Bertolasio e Gabriele; la famiglia sembra residente a Bergamo ma collegata con Olmo per l'attività di taglio e commercio del legname.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cognomi e famiglie del Bergamasco. Dizionario illustrato, SESAAB, Bergamo 2000
  • A. Merati, Cognomi e soprannomi della Brianza, Monza 1986.
  • Giandomenico Serra, Contributo toponomastico alla teoria della continuità nel Medioevo delle comunità rurali romane e preromane dell'Italia superiore, CISAM 1991.

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