Mario Simioni

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Mario Simioni
Simioni (sulla sinistra) assieme a Lucio Topatigh con la maglia dell'Asiago nella stagione 1985/86
Nazionalità Bandiera del Canada Canada
Bandiera dell'Italia Italia (dal 1989)
Altezza 185 cm
Peso 93 kg
Hockey su ghiaccio
Ruolo Allenatore (ex ala destra)
Tiro Destro
Squadra SønderjyskE
Termine carriera 2000 - giocatore
Carriera
Periodo Squadra PG G A Pt
Giovanili
1980-1983 Toronto Marlboros 197 139 146 285
Squadre di club0
1983-1984 Colorado Flames 69 21 27 48
1984-1985 Salt Lake Golden Eagles 10 2 9 11
1984-1985 Moncton Hawks 38 4 8 12
1985-1992 Asiago 278 376 334 710
1994-1997 Vojens IK 121 142 119 261
1997-1998 Vojens Lions 38 34 21 55
1997-1998 Asiago 5 2 1 3
1998-1999 Cardiff Devils 44 17 14 31
1999-2000 Odense Bulldogs 36 32 36 68
Nazionale
1988-1992 Bandiera dell'Italia Italia 44 22 25 47
NHL Draft
1981 Calgary Flames 99a scelta ass.
Allenatore
1999-2004 Odense Bulldogs Head Coach
2004 Krefeld Pinguine Head Coach
2004-2013 SønderjyskE Head Coach
2014-2015 Bolzano Head Coach
2015-2016 Herning Blue Fox Head Coach
2016-2018 Frederikshavn White Hawks Head Coach
2018- SønderjyskE Head Coach
0 Dati relativi al campionato e ai playoff.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 26 agosto 2020

Mario Simioni (Toronto, 1º aprile 1963) è un allenatore di hockey su ghiaccio ed ex hockeista su ghiaccio canadese naturalizzato italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Mario Simioni iniziò la propria carriera in patria nella Ontario Hockey League, giocando per tre anni con i Toronto Marlboros. In occasione dell'NHL Entry Draft 1981 fu scelto al quinto giro dai Calgary Flames.[1] Divenuto professionista nel 1983 Simioni nelle due stagioni successive militò in alcune leghe minori nordamericane, Central Hockey League, International Hockey League e American Hockey League.

Nel 1985 si trasferì nella Serie A italiana andando a vestire la maglia dell'Asiago. Al termine della prima stagione raggiunse subito la finale scudetto perdendo contro il Merano. Nelle stagioni successive emerse come uno dei marcatori più prolifici del campionato, conquistando il titolo di capocannoniere al termine della stagione 1988-1989 con 131 punti in 44 gare.[2]

Dopo un'altra finale persa nel 1990 contro il Bolzano nel 1991 giunse il primo titolo della sua carriera, una Coppa Italia sempre con la maglia dell'Asiago. Dopo due stagioni di inattività nel 1994 si trasferì in Danimarca presso il Vojens Ishockey. Simioni fece un breve ritorno in Italia nella stagione 1997-98 prima di concludere la carriera da giocatore in Galles con i Cardiff Devils e ancora in Danimarca con l'Odense.[1][3]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo alcune stagioni trascorse in Italia Simioni poté essere convocato dalla Nazionale. Fra il 1989 e il 1992 disputò tre edizioni del campionato mondiale, due delle quali nel Gruppo B. Nel 1989 concluse il torneo come miglior cannoniere grazie ai 16 punti ottenuti in 7 gare.[3]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo una stagione da allenatore-giocatore Simioni nel 2000 diventò capo allenatore degli Odense Bulldogs, formazione con cui rimase per quattro stagioni conquistando una Coppa di Danimarca. Dalla primavera fino all'autunno del 2004 fu alla guida dei Krefeld Pinguine, formazione della Deutsche Eishockey Liga tedesca.[4]

Dopo la breve esperienza nella DEL Simioni fece ritorno nella Metal Ligaen danese alla guida del SønderjyskE Ishockey.[5] Nel corso delle otto stagioni con il club di Vojens conquistò numerosi trofei: quattro titoli nazionali, di cui due consecutivi nel 2009 e 2010, oltre a tre edizioni della Coppa di Danimarca.[6] A livello europeo dopo aver sconfitto nel girone di semifinale l'Asiago Simioni condusse il SønderjyskE fino al terzo posto finale della Continental Cup 2010-2011, vinta dai bielorussi dello Junost Minsk.[7]

Al termine della stagione 2012-2013 Simioni lasciò la panchina del club danese.[8] Dopo un anno di inattività nell'estate del 2014 fu ingaggiato dall'HC Bolzano, formazione italiana campione in carica della EBEL, massimo campionato austriaco a carattere sovranazionale.[3] Fu esonerato nel febbraio del 2015.[9] La stagione successiva firmò per un altro team danese, l'Herning Blue Fox, che riuscì a portare alla finale di Continental Cup.

Ha poi allenato per due stagioni i Frederikshavn White Hawks prima di fare ritorno, nel 2018, al SønderjyskE Ishockey. Con la squadra di Vojens ha vinto la IIHF Continental Cup 2019-2020.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Asiago: 1991
Cardiff: 1998-1999

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior numero di reti della Serie A: 2
1986-1987 (62 reti), 1988-1989 (73 reti)
1988-1989 (131 punti)
1991-1992 (25 reti)
1991-1992 (54 punti)
  • OHL Third All-Star Team: 2
1981-1982, 1982-1983

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

SønderjyskE: 2005-2006, 2008-2009, 2009-2010, 2012-2013
Odense: 2002-2003
SønderjyskE: 2009-2010, 2010-2011, 2012-2013
SønderjyskE: 2019-2020

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) 1981 NHL Entry Draft -- Mario Simioni, su hockeydraftcentral.com. URL consultato il 5 agosto 2014.
  2. ^ Campionato e coppe di hockey su ghiaccio (1986-1990), su batsweb.org. URL consultato il 5 agosto 2014.
  3. ^ a b c È Mario Simioni il nuovo condottiero dei Foxes, su hockeytime.net, 4 agosto 2014. URL consultato il 5 agosto 2014.
  4. ^ (DE) Mario Simioni neuer Coach der Pinguine, su eishockey.info, 28 aprile 2004. URL consultato il 5 agosto 2014.
  5. ^ Un grande campione ed uomo: Mario Simioni, su hockeytime.net, 20 novembre 2006. URL consultato il 5 agosto 2014.
  6. ^ Danimarca: il Sonderjyske concede il bis, su hockeytime.net, 22 aprile 2010. URL consultato il 5 agosto 2014.
  7. ^ Lo Yunost Minsk vince la Continental Cup, su hockeytime.net, 17 luglio 2011. URL consultato il 5 agosto 2014.
  8. ^ (DA) Mario Simioni forlader SønderjyskE, su haderslev.lokalavisen.dk, lokalavisen.dk, 23 aprile 2013. URL consultato il 5 agosto 2014.
  9. ^ Mario Simioni non è più l'allenatore dell'HCB Alto Adige, su hcb.net, 5 febbraio 2015. URL consultato il 5 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2015).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]