Mario Chigi Albani della Rovere, VII principe di Farnese

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Mario Chigi Albani della Rovere, VII principe di Farnese
Ritratto del VII principe di Farnese, Mario Chigi Albani della Rovere di Silverio Capparoni, 1870 circa
Principe di Farnese
Stemma
Stemma
In carica1877 –
1914
PredecessoreSigismondo Chigi Albani della Rovere, VI principe di Farnese
SuccessoreLudovico Chigi Albani della Rovere, VIII principe di Farnese
TrattamentoSua Altezza Serenissima

Don

Altri titoliDuca di Ariccia
NascitaRoma, 1º novembre 1832
MorteRoma, 4 novembre 1914
DinastiaChigi
PadreSigismondo Chigi Albani della Rovere, VI principe di Farnese
MadreLeopoldina Doria Pamphilj Landi
ConsorteAntonietta di Sayn-Wittgenstein-Berleburg
Religionecattolicesimo

Mario Chigi Albani della Rovere, VII principe di Farnese (Roma, 1º novembre 1832Roma, 4 novembre 1914), è stato un principe italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mario nacque a Roma il 1º novembre 1832, figlio di Sigismondo Chigi Albani della Rovere, VI principe di Farnese, e di sua madre, la principessa Leopoldina Doria Pamphilj Landi.

Discendente da una delle più nobili e illustri casate della Roma papale, Mario visse uno dei periodi più problematici per lo Stato Pontificio, col crollo dell'autorità papale e la perdita del possesso dello Stato Pontificio stesso da parte del governo della Chiesa. Questo fu uno dei fatti più tragici che mise in crisi molte famiglie nobili romane tra cui, appunto, quella dei Chigi, che già dalla fine del Settecento si trovava in situazione di dissesto economico (peggiorato ulteriormente nella prima metà dell'Ottocento), al punto che lo stesso Mario venne costretto a vendere alcune opere d'arte della collezione di famiglia, alcuni possedimenti terrieri e addirittura il grande Palazzo Chigi di Roma, nella centralissima Piazza Colonna, simbolo da secoli del potere e dell'influenza della famiglia. Si trasferì con tutta la famiglia a Villa Chigi sulla Via Salaria, alla periferia di Roma.

Quello che la famiglia aveva perduto in campo economico, Mario Chigi seppe ad ogni modo ritrovarlo in campo sociale con un matrimonio di grande importanza, quello con la principessa Antonietta di Sayn-Wittgenstein-Berleburg, nipote del generale tedesco naturalizzato russo Peter Wittgenstein, celebre per aver fermato a suo tempo Napoleone nel tentativo di invadere San Pietroburgo. Ella inoltre era figlia della contessa Leonilla Bariatinsky (1816-1918), appartenente ad una delle più importanti famiglie russe e cugina dello zar Alessandro II in quanto discendente dalla medesima casata dello zar Pietro III di Russia.

Mario entrò inoltre nel Sovrano Militare Ordine di Malta di cui fu cavaliere, divenendo dal 1877 sino al 1890 primo comandante del Corpo speciale volontario ausiliario dell'Esercito Italiano dell'Associazione dei cavalieri italiani del sovrano militare ordine di Malta. Fu inoltre primo presidente dell'Associazione dei cavalieri italiani del sovrano militare ordine di Malta dalla sua istituzione nel 1877 sino alla sua morte. All'epoca, tra 1876 e 1885, a reggere il Gran Priorato di Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta era proprio il cardinale Flavio Chigi (1810-1885).

Morì a Roma il 4 novembre 1914.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce di Giustizia di I Classe del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) - nastrino per uniforme ordinaria

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Mario sposò a Roma, la principessa Antonietta di Sayn-Wittgenstein-Berleburg, figlia del principe Ludovico Adolfo Federico di Sayn-Wittgenstein-Berleburg, e di sua moglie, la principessa Leonilla Ivanovna Barjatinskaja. Da questo matrimonio nacquero i seguenti figli:

  • Agostino (1858 - 1896), celibe
  • Leopoldina (1861 - 1874)
  • Ludovico (1866 - 1951), suo erede ma anche Gran Maestro dell'Ordine di Malta, sposò Anna Aldobrandini
  • Eleonora (1871 - 1962), sposò il marchese Enrico Incisa della Rocchetta
  • Francesco (1881 - 1953), comandante della guardia nobile pontificia (1939-1953), sposò Maria Concetta Torlonia e poi Anna Maria Torlonia

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Sigismondo Chigi della Rovere, IV principe di Campagnano Agostino Chigi della Rovere, III principe di Campagnano  
 
Maria Giulia Albani  
Agostino Chigi Albani della Rovere, V principe di Farnese  
Flaminia Odescalchi Livio Odescalchi, II principe Odescalchi  
 
Maria Vittoria Corsini  
Sigismondo Chigi Albani della Rovere, VI principe di Farnese  
Carlo Barberini Colonna di Sciarra, V principe di Palestrina Giulio Cesare Colonna di Sciarra, V principe di Carbognano  
 
Cornelia Costanza Barberini, IV principessa di Palestrina  
Amalia Carlotta Barberini Colonna di Sciarra  
Giustina Borromeo Arese Renato III Borromeo Arese  
 
Marianna Erba Odescalchi  
Mario Chigi Albani della Rovere,
VII principe di Farnese
 
Andrea Doria Landi Pamphili, IX principe di Melfi Giovanni Andrea Doria Pamphilj, VIII principe di Melfi  
 
Eleonora Carafa  
Luigi Doria Pamphilj Landi, X principe di Melfi  
Leopolda di Savoia-Carignano Luigi Vittorio di Savoia-Carignano  
 
Cristina Enrichetta d'Assia-Rheinfels-Rotenburg  
Leopoldina Doria Pamphilj Landi  
Domenico Orsini, principe di Solofra Filippo Bernualdo Orsini, XVI duca di Gravina  
 
Maria Teresa Caracciolo  
Teresa Orsini  
Faustina Caracciolo Giuseppe Caracciolo, VI principe di Torella  
 
Beatriz de Mendoza y Alarcón  
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • U. Frittelli, Albero genealogico della nobil famiglia Chigi patrizia senese, Lazzieri ed., Siena, 1922

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Principe di Farnese Successore
Sigismondo Chigi Albani della Rovere, VI principe di Farnese 1877 - 1914 Ludovico Chigi Albani della Rovere, VIII principe di Farnese
Predecessore Maresciallo di Santa Romana Chiesa Successore
Sigismondo Chigi Albani della Rovere, VI principe di Farnese 1877 - 1914 Ludovico Chigi Albani della Rovere, VIII principe di Farnese
Predecessore Comandante del Corpo militare dell'ACISMOM Successore
Carica inesistente 1877 - 1890 Carlo Antici Mattei
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