Marian Jaworski
Marian Jaworski cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Mihi vivere Christus est | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 21 agosto 1926 a Leopoli |
Ordinato presbitero | 25 giugno 1950 dall'arcivescovo Eugeniusz Baziak |
Nominato vescovo | 21 maggio 1984 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 23 giugno 1984 dal cardinale Franciszek Macharski |
Elevato arcivescovo | 16 gennaio 1991 da papa Giovanni Paolo II |
Creato cardinale | 21 febbraio 1998 da papa Giovanni Paolo II |
Pubblicato cardinale | 21 febbraio 2001 da papa Giovanni Paolo II |
Deceduto | 5 settembre 2020 (94 anni) a Cracovia |
Marian Franciszek Jaworski (Leopoli, 21 agosto 1926 – Cracovia, 5 settembre 2020) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico polacco naturalizzato ucraino.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il 25 giugno 1950 fu ordinato presbitero in Polonia.
Presbitero
[modifica | modifica wikitesto]Dopo due anni di ministero pastorale (1950-1952), riprese gli studi e nel 1965 conseguì un dottorato in teologia presso l'Università Jagellonica di Cracovia e uno in filosofia presso l'Università Cattolica di Lublino e l'Accademia Teologica di Varsavia. Nel 1970 divenne segretario del Consiglio scientifico dei vescovi polacchi, incarico che ricoprì fino al 1984. Dal 1976 al 1981 fu inoltre consulente del Pontificio Dipartimento Teologico di Cracovia, di cui fu rettore dal 1981 al 1987.
Jaworski ebbe per decenni una solidissima amicizia con Karol Wojtyła, futuro papa Giovanni Paolo II, certamente rafforzatasi negli anni sessanta allorquando questi, che era arcivescovo di Cracovia e quindi impegnato a Roma col Concilio Vaticano II, chiese a monsignor Jaworski di sostituirlo in una visita pastorale. Durante il tragitto che lo conduceva alla parrocchia soggetta alla visita, il treno su cui viaggiava ebbe un incidente, causando al futuro cardinale l'amputazione della mano sinistra.[1]
Ministero episcopale e cardinalato
[modifica | modifica wikitesto]Il 21 maggio 1984 fu nominato vescovo titolare di Lambesi e amministratore apostolico di Leopoli e dei territori della Polonia. Ricevette la consacrazione episcopale il 23 giugno dello stesso anno per l'imposizione delle mani del cardinale Franciszek Macharski.
Il 16 gennaio 1991 fu nominato arcivescovo della medesima sede.
Fu creato cardinale in pectore nel concistoro del 1998. Fu uno dei quattro cardinali nominati in segreto dal Sovrano Pontefice durante il suo regno. Il motivo di questo tipo di conferimenti è quello di evitare che i cardinali siano sottoposti a ulteriori pressioni da parte dei poteri politici dei Paesi in cui vivono. La sua nomina fu poi resa pubblica da papa Giovanni Paolo II nel concistoro del 21 febbraio 2001, dove fu insignito del titolo di cardinale-presbitero di S. Sisto. Partecipò al conclave del 2005 nel quale fu eletto papa Benedetto XVI.
Il 21 ottobre 2008 papa Benedetto XVI accettò le sue dimissioni per raggiunti limiti di età; gli successe l'arcivescovo coadiutore Mieczysław Mokrzycki.
Dal 1992 al 2008 fu presidente della Conferenza episcopale ucraina. Gli succedette anche in questa carica l'arcivescovo Mieczysław Mokrzycki.
Morì a Cracovia il 5 settembre 2020 all'età di 94 anni. In seguito ai solenni funerali presieduti 6 giorni dopo dall'arcivescovo di Leopoli Mieczysław Mokrzycki presso il santuario mariano di Kalwaria Zebrzydowska, venne sepolto nella cappella sottostante all'immagine sacra della Madonna del Calvario.[2]. Durante le esequie il nunzio apostolico Salvatore Pennacchio diede lettura di un testo di papa Francesco.[3]
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart
- Papa Leone XII
- Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
- Cardinale Camillo Di Pietro
- Cardinale Mieczysław Halka Ledóchowski
- Cardinale Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko
- Arcivescovo Józef Bilczewski
- Arcivescovo Bolesław Twardowski
- Arcivescovo Eugeniusz Baziak
- Papa Giovanni Paolo II
- Cardinale Franciszek Macharski
- Cardinale Marian Jaworski
La successione apostolica è:
- Vescovo Rafal Wladyslaw Kiernicki, O.F.M.Conv. (1991)
- Vescovo Jan Olszanski, M.I.C. (1991)
- Vescovo Markijan Trofym'yak (1991)
- Vescovo Maksymilian Leonid Dubrawski, O.F.M. (1998)
- Vescovo Marian Buczek (2002)
- Vescovo Leon Mały (2002)
- Vescovo Bronisław Bernacki (2002)
- Vescovo Vitaliy Skomarovskyi (2003)
- Vescovo Jan Niemiec (2006)
- Arcivescovo Petro Herkulan Malchuk, O.F.M. (2008)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alessandro De Carolis, Marian Jaworski, il cardinale che ricostruì la Chiesa ucraina, su vaticannews.va, Città del Vaticano, 7 settembre 2020. URL consultato il 16 settembre 2020.
- ^ Uroczystości pogrzebowe kard. Mariana Jaworskiego metropolity lwowskiego seniora, su Arcidiocesi di Cracovia, 7 settembre 2020. URL consultato il 9 settembre 2020..
- ^ (PL) Uroczystości pogrzebowe kard. Mariana Jaworskiego, su TVP info, 11 settembre 2020. URL consultato l'11 settembre 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Marian Jaworski
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Marian Jaworski, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, JAWORSKI, Marian, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 27 settembre 2019.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 30474488 · ISNI (EN) 0000 0001 1050 2344 · BAV 495/183367 · LCCN (EN) n83006367 · GND (DE) 124579647 · BNF (FR) cb12102047r (data) · J9U (EN, HE) 987007273822105171 |
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