Maria Scutti

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Maria Scutti
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Atletica leggera paralimpica
Specialità Peso, giavellotto, clava
Termine carriera 1962
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi paralimpici 9 0 2

Per maggiori dettagli vedi qui

Nuoto
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi paralimpici 1 1 0

Per maggiori dettagli vedi qui

Scherma in carrozzina
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi paralimpici 0 1 0

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Maria Scutti (Altino, 1º agosto 19282005) è stata un'atleta paralimpica, schermitrice, tennistavolista e nuotatrice italiana, vincitrice di 15 medaglie, di cui 10 d'oro, ai I Giochi paralimpici estivi di Roma 1960.

Soprannominata la "donna d'oro" grazie a questi successi, Maria Scutti è in assoluto al mondo l'atleta ad aver vinto il maggior numero di medaglie in una singola edizione dei giochi paralimpici (in quattro sport differenti) e la terza atleta paralimpica italiana per numero complessivo di podi, dietro a Roberto Marson (26 medaglie in 4 edizioni) e Anna Maria Toso (20 medaglie in due edizioni).[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Maria Scutti nella gara di fioretto paralimpico di Roma 1960

Maria Scutti nacque nell'agosto 1928 ad Altino, in provincia di Chieti. Sposata e madre di due figli, nel 1957 all'età di 29 anni fu coinvolta in un incidente stradale mentre era alla guida di un motofurgone, che le fece perdere l'uso delle gambe a causa di una lesione spinale, costringendola sulla sedia a rotelle. Durante la riabilitazione post-ricovero presso il Centro per paraplegici di Ostia dell'INAIL, scoprì la passione per lo sport e dal 1958 iniziò a gareggiare in molte discipline.[2]

Nel 1960 Scutti venne selezionata nel gruppo di 65 atleti italiani che parteciparono alle Paralimpiadi estive di Roma, prima edizione della manifestazione.[3] La sportiva abruzzese prese parte a undici gare (sulle dodici previste) di atletica leggera in varie specialità del lancio (giavellotto, giavellotto di precisione, getto del peso e lancio della clava), salendo sempre sul podio, cioè vincendone nove e arrivando terza nelle rimanenti due.[4] Inoltre, vinse la medaglia d'oro nel nuoto nei 50 m rana (unica partecipante della categoria) e la medaglia d'argento nei 50 m dorso.[5] Infine, vinse anche le medaglie d'argento sia nel fioretto[6] sia nel tennistavolo doppio (in coppia con Anna Maria Toso)[7]. I successi di Maria Scutti contribuirono a far conquistare alla delegazione paralimpica italiana il primo posto del medagliere con ben 80 medaglie (29 ori, 28 argenti, 23 bronzi), record tuttora imbattuto.[8]

Terminata la carriera sportiva nel 1962 con bilancio di 22 medaglie d'oro, 9 d'argento e 2 di bronzo nelle competizioni per disabili, la "lupa d'Abruzzo" morì all'età di 77 anni.[2]

Nel luglio 2021 è stata insignita postuma della medaglia d'oro al valore atletico.[9]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia Disciplina Evento
  Oro Atletica leggera Lancio della clava femminile - classe A
  Oro Atletica leggera Lancio della clava femminile - classe B
  Oro Atletica leggera Giavellotto femminile - classe A
  Oro Atletica leggera Giavellotto femminile - classe B
  Oro Atletica leggera Giavellotto di precisione femminile - classe A
  Oro Atletica leggera Giavellotto di precisione femminile - classe B
  Oro Atletica leggera Giavellotto di precisione femminile - classe C
  Oro Atletica leggera Getto del peso femminile - classe A
  Oro Atletica leggera Getto del peso femminile - classe B
  Oro Nuoto 50 m rana femminili - classe 4 completa
  Argento Tennistavolo Doppio femminile - classe B (con Anna Maria Toso)
  Argento Nuoto 50 m dorso femminili - classe 4 completa
  Argento Scherma Fioretto individuale femminile
  Bronzo Atletica leggera Lancio della clava femminile - classe C
  Bronzo Atletica leggera Giavellotto femminile - classe C

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Alla memoria»
— 1º luglio 2021

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sebastiano Lavecchia, Maria Scutti, la donna d'oro di Roma 1960, su azzurridigloria.com, 10 gennaio 2017. URL consultato il 19 marzo 2018 (archiviato il 3 agosto 2018).
  2. ^ a b Teresa Di Rocco, Altino premia la "donna d'oro", in Il Centro, 9 dicembre 2018. URL consultato l'8 aprile 2021 (archiviato il 10 aprile 2021).
  3. ^ (CA) Maria Scutti, la primera estrella paralímpica, su Fosbury, 4 giugno 2021.
  4. ^ (EN) Athletics at the Rome 1960 Paralympic Games, su paralympic.org. URL consultato il 3 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2018).
  5. ^ (EN) Swimming at the Rome 1960 Paralympic Games, su paralympic.org. URL consultato il 3 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2018).
  6. ^ (EN) Wheelchair fencing at the Rome 1960 Paralympic Games, su paralympic.org. URL consultato il 3 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2018).
  7. ^ (EN) Table Tennis at the Rome 1960 Paralympic Games, su paralympic.org. URL consultato il 3 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2018).
  8. ^ Cerimonia allo stadio dell'Acqua Acetosa: nasce una nuova dimensione dello sport, su CONI.
  9. ^ Il Presidente Roberto Valori alla cerimonia delle onorificenze CIP Lazio, su Federazione italiana nuoto paralimpico, 21 luglio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]