Marco Valerio Messalla Corvino (console 61 a.C.)
Aspetto
| Marco Valerio Messalla Corvino | |
|---|---|
| Console della Repubblica romana | |
| Nome originale | Marcus Valerius Messalla Corvinus |
| Figli | Marco Valerio Messalla Corvino |
| Gens | Valeria |
| Pretura | 63 a.C. |
| Consolato | 61 a.C. |
| Censura | 55 a.C. |
Marco Valerio Messalla Corvino [1] (in latino Marcus Valerius Messalla Corvinus o anche Marcus Valerius Messalla Niger; fl. I secolo a.C.) è stato un politico romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu pretore nel 63 a.C., l'anno del consolato di Cicerone; fu poi console nel 61 a.C., l'anno in cui Publio Clodio violò i misteri della Bona Dea.
Nel 55 a.C. fu censore assieme a Vatia Isaurico: durante la loro censura i due tentarono di regolare lo straripamento del Tevere e non tennero il lustrum.[2]
Famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Da sua moglie Polla, Messalla ebbe un figlio suo omonimo, Marco Valerio Messalla Corvino, e due figlie entrambe chiamate Valeria, che sposarono rispettivamente Quinto Pedio e Servio Sulpicio Rufo (oratore figlio dell'omonimo giureconsulto).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1, Boston: Little, Brown and Company, Vol.1 pag.253 n.1, su ancientlibrary.com (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2013).
- ^ T. Robert S. Broughton, The magistrates of the Roman Republic, II, New York, 1952, p. 215.