Marco Simon Puccioni

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Marco Simon Puccioni

Marco Simon Puccioni (...) è un regista e sceneggiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in architettura a Roma, e in cinema a Los Angeles al California Institute of the Arts, vive e lavora in Italia. Dopo aver diretto numerosi corti e documentari per la televisione e aver concepito e organizzato il film collettivo Intolerance ha esordito alla regia cinematografica con Quello che cerchi (2002), candidato al David di Donatello come miglior opera prima.[1] Dopo l'opera prima ha realizzato corti e documentari fino ad approdare alla sua opera seconda Riparo, presentato al Festival di Berlino 2007[2] e diventato uno dei film italiani più invitati nei festival internazionali del 2007-08. Tra i documentari vanno ricordati Il colore delle parole sull'immigrazione africana in Italia e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2009.[3]

Dopo la prima al festival del cinema di Roma,[4] ha portato in sala il film Come il vento con Valeria Golino, Filippo Timi, Francesco Scianna, Chiara Caselli. Il film, che racconta la tragica vita di Armida Miserere, una delle prime donne a dirigere un carcere in Italia, ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui per Puccioni la candidatura al Nastro d'argento per la sceneggiatura.[5]

Partendo dalla sua esperienza personale, nel 2012 ha iniziato il progetto My Journey to meet you, una serie di documentari sulle famiglie con genitori omosessuali. Il primo episodio, il documentario Prima di tutto, ha ricevuto nel 2016 una menzione speciale ai Nastri d'argento.[6] Il secondo documentario Tuttinsieme è stato presentato al Biograf Film Festival 2020 ed è stato distribuito in sala.

Nel febbraio 2022 esce il racconto di formazione di un ragazzo diviso tra due papà, diritti, e sessualità; Il filo invisibile,[7] film che vede il regista collaborare nuovamente con Filippo Timi, Francesco Scianna oltre che con il giovane Francesco Gheghi,[8] Valentina Cervi e la star internazionale Jodhi May.

Marco Simon Puccioni è inoltre attivo sul fronte delle associazioni di autori di cinema e nell'insegnamento. Nel 1996 ha fondato e diretto l'associazione Cinema Senza Confini, per impegnare il cinema su temi come il razzismo e la xenofobia[9], nel 2004 ha fondato ed è stato presidente dell'associazione RING, il forum dei registi di cinema alle prime opere. Nel 2008 è tra i fondatori dell'associazione 100autori, il sindacato degli autori di cinema e televisione e di cui è stato rappresentante per la categoria dei registi di cinema.[10] Ha insegnato cinema all'Istituto Europeo di Design, all'Accademia di Belle Arti di Perugia e dal 2014 è docente e coordinatore del corso di regia della Scuola di Cinema G.M. Volonté.[11]

Il lavoro e la vita di Marco Simon Puccioni si sono sviluppate nel segno dell’innovazione, sia essa culturale, personale, sociale, o tecnologica.[12]

Sin dagli inizi, quando ancora collaborava con i programmi televisivi, ha proposto e realizzato esempi di televisione interattiva con i programmi di Rai 3 e Italia 1.

Nel corso della sua carriera ha più volte sperimentato con il linguaggio audiovisivo e le strutture narrative come ha dimostrato in lavori come The Blue Fiction, Sell Your Body, Now!, Quello che cerchi e Come il vento.

Il suo primo lungometraggio, Quello che cerchi, tra road movie e film noir, girato in multi-formato ai margini delle città, primo film digitale italiano, è stato accolto come un film manifesto dotato di un linguaggio libero e sorprendente.[13][14]

Sul piano sociale è forte la sua attenzione per le minoranze e i diritti civili che si esprime prima con l’ideazione del progetto collettivo Intolerance poi con i documentari sulla Palestina, i social forum, l’immigrazione (Il colore delle parole e Riparo) e le famiglie arcobaleno (Prima di tutto e Tuttinsieme).[12] Quest’ultimo argomento si intreccia con la sua vita personale infatti Puccioni è stato tra i primi a costituire una famiglia omogenitoriale con due figli e sicuramente il primo regista in Europa a vivere e raccontare questa esperienza genitoriale.[15]

Il filo invisibile, che viene dopo due documentari, se da un punto vista del linguaggio è più classico dei precedenti, non lo è dal punto di vista tematico essendo il primo film che mette al centro della narrazione il coming of age di un adolescente figlio di due padri e affrontando in modo largo questioni complesse come la genitorialità e i diritti. Particolarmente significativo anche perché realizzato in un paese che certo non brilla per essere inclusivo o proteggere le comunità lgbtq.[16][17]

Puccioni porta quindi uno sguardo nuovo, ampio, inclusivo, unico e profondo sulla realtà senza paura di guardare nelle pieghe più recondite dell’animo umano.[18]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Produttore[modifica | modifica wikitesto]

Regie teatrali[modifica | modifica wikitesto]

  • After the End (2019)
  • La Città Capovolta (2023)

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.daviddidonatello.it/motore-di-ricerca/candidatianno.php
  2. ^ http://www.berlinale.de/en/archiv/jahresarchive/2007/02_programm_2007/02_Filmdatenblatt_2007_20073164.php
  3. ^ http://www.labiennale.org/it/cinema/archivio/mostra/film/selezione_ufficiale/orizzonti/colore.html
  4. ^ http://www.romacinemafest.it/ecm/web/fcr/online/home/film-2010/content/come-il-vento-di-marco-simon-puccioni-fuori-concorso.0000.FCR-3705 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  5. ^ http://www.comingsoon.it/news/?source=cinema&key=33392
  6. ^ Premi: Nastri d'argento 2016 - CinemaItaliano.info, su cinemaitaliano.info. URL consultato il 25 settembre 2018.
  7. ^ diregiovani.it, https://www.diregiovani.it/2022/02/03/434665-il-filo-invisibile-un-racconto-di-formazione-di-un-ragazzo-diviso-tra-due-papa-diritti-e-sessualita.dg/.
  8. ^ mymovies.it, https://www.mymovies.it/film/2022/il-filo-invisibile/.
  9. ^ mymovies.it, http://www.mymovies.it/biografia/?r=17420.
  10. ^ note, su volterrateatro.it.
  11. ^ scuolavolonte.it, [www.http://scuolavolonte.it/formazione/ www.http://scuolavolonte.it/formazione/].
  12. ^ a b mymovies.it, https://www.mymovies.it/persone/marco-simon-puccioni/52462/.
  13. ^ cinematografo.it, https://www.cinematografo.it/film/quello-che-cerchi-qynf3idy.
  14. ^ movieplayer.it, https://movieplayer.it/articoli/alla-ricerca-dell-identita_1166/.
  15. ^ gay.it, https://www.gay.it/marco-simon-puccioni-papa-gay-famiglia-arcobaleno-storia-doc-film.
  16. ^ youtube.com, https://www.youtube.com/watch?v=JIhswSvY0sU&t=1073s.
  17. ^ youtube.com, https://www.youtube.com/watch?v=caSABAkA4uE.
  18. ^ thedailycases.com, https://thedailycases.com/marco-simon-puccioni-e-il-filo-invisibile-tra-arte-diritti-ed-emozioni/.
  19. ^ Torino Film Festival, su torinofilmfest.org. URL consultato il 15 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2014).
  20. ^ repubblica.it, David di Donatello 2003: undici nomination per Ozpetek, in trovacinema.repubblica.it. URL consultato il 25 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2018).
  21. ^ Marco Simon Puccioni, su Canalplus.fr.
  22. ^ Premi 2011
  23. ^ Premi e nomination di Marco Simon Puccioni, su MYmovies. URL consultato il 25 settembre 2018.
  24. ^ Nastri d'argento 2016, in Cinemagazine Web. URL consultato il 25 settembre 2018.
  25. ^ https://www.imusicfun.it/news/premio-anna-magnani-2022/.
  26. ^ SNGCI, CANDIDATURE NASTRI D’ARGENTO 2022 | Nastri d'Argento, su nastridargento.it, 3 giugno 2022. URL consultato il 29 ottobre 2022.
  27. ^ https://www.aobmagazine.it/2022/07/02/consegnati-i-premi-atena-nike-tutti-i-vincitori/.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN103050678 · ISNI (EN0000 0004 4890 6522 · SBN LO1V352104 · LCCN (ENno2009184617 · WorldCat Identities (ENlccn-no2009184617