Manhattan (film)

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Manhattan
Una scena del film
Titolo originaleManhattan
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1979
Durata96 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 2,35:1
Generecommedia, drammatico, sentimentale
RegiaWoody Allen
SoggettoWoody Allen, Marshall Brickman
SceneggiaturaWoody Allen, Marshall Brickman
ProduttoreCharles H. Joffe
Produttore esecutivoRobert Greenhut
Casa di produzioneJack Rollins & Charles H. Joffe Productions
Distribuzione in italianoUnited Artists
FotografiaGordon Willis
MontaggioSusan E. Morse
MusicheGeorge Gershwin
ScenografiaMel Bourne
CostumiClifford Capone
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Manhattan è un film del 1979 scritto, diretto e interpretato da Woody Allen.

Presentato fuori concorso al 32º Festival di Cannes,[1] è stato inserito dall'American Film Institute al quarantaseiesimo posto nell'AFI's 100 Years... 100 Laughs del 2000. Nel 2001 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Isaac Davis è un autore televisivo di 42 anni che abita a Manhattan. Ha appena divorziato dalla sua seconda moglie, Jill, che l'ha lasciato per un'altra donna, Connie, e che sta scrivendo un libro su quel matrimonio fallimentare. Isaac, a sua volta, frequenta una ragazza di 17 anni, Tracy, in una relazione che egli immagina breve, a causa della differenza di età. Il suo migliore amico, Yale, sta attraversando un periodo difficile perché, pur essendo sposato con Emily, si è affezionato a un'altra donna, Mary, una giornalista divorziata. Isaac la incontra a una mostra fotografica e ne ricava una prima impressione di donna troppo sofisticata, saccente e pedante.

Durante una discussione sul luogo di lavoro, Isaac si licenzia. In attesa che il libro che sta scrivendo venga pubblicato, decide di risparmiare cercando un nuovo appartamento, più economico. A una festa incontra nuovamente Mary, e comincia a stringere amicizia con lei che, nel frattempo, è indecisa fra l'amore per Yale e il desiderio di non rovinarne il matrimonio. A Tracy viene offerto di studiare alla scuola d'arte drammatica di Londra, e vorrebbe andarci con Isaac. Questi declina l'invito sapendo che quella relazione non potrà durare. Proprio per questo motivo, incoraggia la ragazza a cogliere l'opportunità. Yale lascia Mary perché ritiene il loro rapporto una strada senza uscita; lei allora, col pretesto di cercare qualcuno che la consoli, frequenta Isaac sempre più spesso, finché i due s'innamorano. Isaac, a sua volta, decide di troncare la sua relazione con Tracy, che ne rimane sconvolta e amareggiata.

Qualche mese dopo, Mary informa Isaac che ha intenzione di lasciarlo, poiché sta ricominciando a frequentare Yale, il quale ha lasciato sua moglie. Riflettendo, Isaac si rende conto di quanto gli manchi Tracy e corre a casa sua. La incontra mentre si sta accingendo alla partenza per Londra. Le chiede di restare a New York, ma lei decide di partire, sapendo quanto importante sia quell'occasione per il proprio futuro, e chiede ad Isaac di attendere con fiducia il suo ritorno, che lei prevede avverrà dopo sei mesi.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Allen, l'idea per Manhattan gli venne dal suo amore per la musica di George Gershwin.

L'attrice Stacey Nelkin raccontò a posteriori che Manhattan era basato sulla relazione sentimentale da lei avuta con Woody Allen negli anni precedenti la stesura del film e che in particolare il personaggio di Tracy, interpretato sullo schermo da una giovane Mariel Hemingway, era a lei ispirato. La sua piccola parte in Io e Annie venne tagliata in fase di montaggio. La loro relazione era iniziata quando lei aveva 17 anni ed era una studentessa alla Stuyvesant High School di New York.[3] Allen non rese pubblica la loro relazione fino al 2014.[4]

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Allen parlò con il direttore della fotografia, Gordon Willis, di quanto sarebbe stato divertente girare un film in bianco e nero, su schermo panoramico, in modo da rendere al cinema la stessa città di New York la protagonista del film, come fosse uno dei personaggi della storia.[5] Allen decise di girare il film in bianco e nero perché così erano i film che vedeva da bambino: «Forse è una reminiscenza di vecchie fotografie, film, libri e tutto quel genere di cose. Ma è così che mi ricordo New York». In Manhattan, Allen pensò di essere pienamente riuscito, insieme a Gordon Willis, a mostrare la città in tutto il suo splendore "oscuro": «Quando la vedi sul grande schermo, è veramente decadente».[6] Nella scena del cocktail sembra di vedere Mia Farrow; in realtà si tratta di sua sorella: Tisa Farrow.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

La colonna sonora di Manhattan, formata da brani composti da George Gershwin, è eseguita dalla New York Philharmonic diretta da Zubin Mehta e dalla Buffalo Philharmonic Orchestra diretta da Michael Tilson Thomas, venne pubblicata per la prima volta nel 1979 dalla CBS e dalla Columbia nei formati CD (solo in Giappone), LP e musicassetta[7].

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Rhapsody in Blue
  2. Land of the Gay Caballero
  3. Someone to Watch Over Me - Buffalo Philharmonic
  4. I've Got a Crush on You
  5. Do-Do-Do
  6. Mine
  7. He Loves and She Loves Me - Buffalo Philharmonic
  8. Bronco Busters
  9. Oh, Lady Be Good
  10. 'S Wonderful
  11. Love Is Here To Stay
  12. Sweet and Low Down
  13. Blue, Blue, Blue
  14. Embraceable You
  15. He Loves and She Loves Me
  16. Love is Sweeping the Country/Land of the Gay Caballero
  17. Strike Up the Band
  18. But Not for Me - Buffalo Philharmonic

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

In Italia, con un incasso di oltre sei miliardi di lire, fu il terzo maggior successo della stagione 1979-80, dietro Kramer contro Kramer e Qua la mano.[8]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Scritto da Woody Allen e Marshall Brickman, Manhattan fonde la violenta passione di Interiors e la satira matura di Io e Annie, riuscendo a creare una sintesi di dramma e di commedia, come lo stesso Allen ha affermato.[9] Si alternano e si fondono tenerezza e ironia in una prova convincente di un intellettuale infelice, un uomo complicato e un artista sicuro.[10]

Il film è stato accolto molto positivamente dalla critica cinematografica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 94% basato su 68 recensioni, con un voto medio di 8,5 su 10.[11]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Official Selection 1979, su festival-cannes.fr. URL consultato il 1º gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2013).
  2. ^ (EN) Librarian of Congress Names 25 More Films to National Film Registry, su loc.gov, Library of Congress, 18 dicembre 2001. URL consultato il 1º gennaio 2016.
  3. ^ (EN) Stacey Nelkin: Actress, Sexpert – The Howard Stern Show for April 7, 2011, su howardstern.com, 7 aprile 2011. URL consultato il 1º gennaio 2016.
  4. ^ (EN) Woody Allen Speaks Out, in New York Times, 7 febbraio 2014. URL consultato il 1º gennaio 2016.
  5. ^ Bjorkman , 1995, p. 108.
  6. ^ Palmer, 1980, p. 112.
  7. ^ (EN) Manhattan (1979), su soundtrackcollector.com, SoundtrackColletctor.com. URL consultato il 1º gennaio 2016.
  8. ^ Stagione 1979-80: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  9. ^ Douglas Brode, Woody Allen: His Films and Career, Citadel Press, 1987.
  10. ^ Fernaldo Di Giammatteo, Dizionario del cinema, Roma, Newton&Compton, 1995, pag. 58.
  11. ^ Manhattan, su Rotten Tomatoes, 2 maggio 1979. URL consultato il 31 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2021).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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