Malaguti Centro

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Malaguti Centro
La seconda generazione
CostruttoreBandiera dell'Italia Malaguti
TipoScooter
Produzionedal 1992 al 2011
Stessa famigliaMalaguti Blog
Modelli similiAprilia Scarabeo e Sportcity
Piaggio Liberty e Carnaby
Kymco People S
Honda SH

Il Malaguti Centro è uno scooter a ruote alto prodotto dalla casa motociclistica italiana Malaguti in due generazioni: la prima dal 1992 al 2001 e la seconda dal 2007 al 2011.

Prima generazione (1992-2001)[modifica | modifica wikitesto]

La prima serie debutta nel 1992 ed è il primo scooter a ruote alte prodotto dalla Malaguti e progettato dalla Engines Engineering.[1] Proposto inizialmente in Italia solo con sella monoposto successivamente viene introdotta anche la sella biposto che era già disponibile all'estero.

Il motore era un monocilindrico da 49,2 cm³ a due tempi Minarelli con raffreddamento ad aria, accensione elettronica e cambio automatico a variazione continua con frizione automatica ad espansione centrifuga a secco.

Il telaio era a tubo in acciaio a sezione differenziata con sospensione anteriore a forcella telescopica idraulica dal diametro di 26 mm mentre la posteriore era a motore oscillante con ammortizzatore idraulico a molla elicoidale a passo differenziato. L’impianto frenante era composto da disco anteriore dal diametro 200 mm con trasmissione idraulica, posteriore a tamburo.

Nel dicembre 1994 debutta il restyling che porta al debutto una nuova strumentazione, nuova mascherina anteriore con nuovi indicatori di direzione e nuove colorazioni per la carrozzeria. Si aggiunge anche la versione di punta SL con dotazione arricchita.[2] Nel 1999 viene introdotta di serie la marmitta catalitica.[3]

La produzione della prima generazione termina nel 2001.

Seconda generazione (2007-2011)[modifica | modifica wikitesto]

Presentato nel maggio del 2007, la seconda generazione del Centro è uno scooter a ruote alte con sella bassa che si inserisce nella fascia media del segmento in diretta concorrenza dei modelli Honda SH, Kymco People S e Piaggio Liberty.[4] Alla presentazione Antonino Malaguti dichiarò che il modello affiancava nei listini i modelli Ciak e Password senza sostituirli. Venne sviluppato in un periodo di 18 mesi in Italia nel centro ricerche di San Lazzaro di Savena mentre il motore, proposto inizialmente nelle cilindrate da 125 e 160 cm³ venne sviluppato congiuntamente da Malaguti, Ducati Energia e l’Università Tongji di Shanghai nell’ambito del programma “Iniezione elettronica” finanziato dal Ministero dell’Ambiente italiano e dal Ministero dell’Ambiente della Repubblica Popolare Cinese. Di tali propulsori solo il blocco motore viene prodotto in Cina e spedito in Italia dove viene assemblato insieme alle altre componenti di produzione italiana.[5]

Nel settembre del 2008 viene presentato il Centro 50 con motore da 50 cm³ Piaggio quattro tempi omologato Euro 4[6]: tale modello viene introdotto per allargare l’offerta in seguito al buon successo commerciale riscontrato dalle varianti 125 e 160. Il modello 50 possiede delle caratteristiche estetiche differenti rispetto ai modelli di cilindrata più grande ma mantiene l’altezza sella a 780 mm.[7]

Nel gennaio del 2010 debutta la versione di punta SL disponibile con tutte e tre le motorizzazioni; di serie presenta nuove cromature sullo scudo anteriore e sulla fiancata, un nuovo cruscotto dal design più moderno, nuovo coperchio del vano retro scudo in tinta con la carrozzeria e la nuova sella più comoda e con un inserto colorato e marchio stampato. L’allestimento SL non sostituisce quello base.[8]

La produzione termina nell'aprile del 2011 in seguito alle difficoltà finanziarie della casa madre.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alberto Strazzari (Engines Engineering): 40 anni di moto, su moto.it, 2 maggio 2020. URL consultato il 1º febbraio 2022.
  2. ^ COMPAGNA DI STRADA TI FACCIO UN REGALO ..., su ricerca.repubblica.it, 17 dicembre 1995. URL consultato il 10 settembre 2021.
  3. ^ Addio vecchio motorino è boom degli scooteroni, su ricerca.repubblica.it, 8 luglio 2000. URL consultato il 10 settembre 2021.
  4. ^ Malaguti Centro 125ie e 160ie, su motorbox.com, 4 maggio 2007. URL consultato il 10 settembre 2021.
  5. ^ Malaguti Centro: un ruote alte compatto, su dueruote.it, 3 maggio 2007. URL consultato l'11 settembre 2021.
  6. ^ Anteprima: Centro 50 Malaguti, su motociclismo.it. URL consultato l'11 settembre 2021.
  7. ^ Malaguti Centro 50, su infomotori.com. URL consultato l'11 settembre 2021.
  8. ^ Nuovo Centro SL. Il Malaguti rilancia il Centro. Debutta la versione "chic", su repubblica.it, 14 gennaio 2010. URL consultato il 10 settembre 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su malaguti.com. URL consultato il 14 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2011).