Maddalena di Pierfrancesco de' Medici

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Maddalena di Piefrancesco de' Medici (Firenze, 1523 circa – Roma, 14 aprile 1583) è stata una nobile italiana.

Stemma dei Medici

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di Pierfrancesco il Giovane e di Maria Soderini, divenne orfana dopo pochi anni di vita a causa della prematura morte del padre, avvenuta nel 1525. Fu allevata dalla madre e dai parenti nella villa del Trebbio. Suoi fratelli erano Lorenzino de' Medici e Giuliano, ed aveva anche una sorella maggiore, Laudomia.

Si sposò una prima volta con Alamanno Salviati, ma dopo essere rimasta vedova presto, si rifugiò con la sorella nel convento carmelitano di Santa Maria degli Angeli a Firenze. Dopo che suo fratello Lorenzaccio uccise il duca di Firenze Alessandro de' Medici, scappò con tutta la famiglia a Bologna e poi a Venezia. Si risposò con Roberto, figlio di Filippo Strozzi, con il quale andò a vivere in Francia e solo in seguito a Roma. Morì il 14 aprile 1583 e fu sepolta nella chiesa di Santa Maria Maggiore[non chiaro]. Ebbe otto figli con il marito, sette femmine e un maschio per ultimo:

  1. Clarice (m. 1581), sposò Cristoforo Savelli
  2. Luigia (m. 1548).
  3. Alfonsina, dama di Caterina de' Medici, sposò Scipione
  4. Caterina, sposò Carlo Fausto Orsini nel 1571
  5. Giulia, sposò Muzio Frangipani
  6. Innocenza, monaca
  7. Cornelia, monaca
  8. Leone, sposò Sofonisba Savelli

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Pierfrancesco de' Medici il Vecchio Lorenzo il Vecchio  
 
Ginevra Cavalcanti  
Lorenzo il Popolano  
Laudomia Acciaiuoli  
 
 
Pierfrancesco de' Medici il Giovane  
Jacopo III Appiano Emanuele Appiano  
 
Colia de' Giudici  
Semiramide D'Appiano D'Aragona  
Battistina Fregoso  
 
 
Maddalena di Pierfrancesco de' Medici  
 
 
 
 
 
 
 
Maria Soderini  
 
 
 
 
 
 
 
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marcello Vannucci, Le donne di casa Medici, Newton Compton Editori, Roma 1999, ristampato nel 2006 ISBN 8854105260

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]