Vektroid

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Vektroid
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereVaporwave
Periodo di attività musicale2005 – in attività
Album pubblicati+26

Vektroid, pseudonimo di Ramona Andra Xavier (Washington, 19 agosto 1992), è una musicista statunitense. Ha anche adottato altri nomi d'arte quali dstnt, Laserdisc Visions, New Dreams Ltd., Macintosh Plus, Virtual Information Desk, PrismCorp Virtual Enterprises, Peace Forever Eternal, CTO, Vektordrum, Vktrfry, Vectorfray, Tanning Salon, fuji grid tv, esc不在 e Sacred Tapestry.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ramona Andra Xavier ha avuto un ruolo di primaria importanza nella diffusione della vaporwave,[2] stile interamente definito dalla propria sottocultura online che l'artista ha reso noto grazie al suo album Floral Shoppe del 2011, firmato con lo pseudonimo di Macintosh Plus.[3]

Floral Shoppe del 2011 è l'unico album attribuito a Macintosh Plus. Il disco ha ricevuto ottime recensioni da parte di alcune testate. La rivista virtuale Tiny Mix Tapes ha collocato l'album e Contemporary Sapporo, attribuito a Virtual Information Desk e sempre della stessa artista, fra i suoi album preferiti del 2012.[4] Fact ha invece definito Floral Shoppe l'album "definitivo" di Bandcamp, sito grazie al quale Vektroid pubblica la sua musica. Floral Shoppe è anche il più raccomandato dagli utenti dello stesso sito nella categoria delle uscite sperimentali.[5]

Successivamente ha continuato a distribuire musica attraverso Bandcamp e altre piattaforme musicali, collaborando con il rapper Siddiq in due album del 2016, Midnight Run e Palacio Del Rio.

Stile musicale[modifica | modifica wikitesto]

La Xavier si è cimentata nella musica dal 2005 pubblicando oltre quaranta album attribuiti a innumerevoli pseudonimi diversi. La musica dell'artista è stata definita da Paolo Scarpa uno "spaccato del tardo capitalismo"[4] mentre James Parker denota la "sensualità virtuale" e il "nuovo inconscio cyber pop" che caratterizzano la musica del suo progetto Vektroid.[4] Adam Downer di Sputnikmusic considera Floral Shoppe uno "spostamento verso la bellezza in un'epoca che ha pressoché incluso tutto ciò che gli artisti e i musicisti possono fare".[6] Home™ e ClearSkies™, attribuiti a Prismcorp Virtual Enterprises sono stati definiti "inascoltabilmente sgargianti nel loro insieme di cliché musicali".[7]

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Come Vektroid[modifica | modifica wikitesto]

  • 2010 - Starflight Iguana
  • 2011 - Polymind EP / Windows Safari / Sphinx Caverns Bundle
  • 2011 - Polytravellers
  • 2011 - Starcalc
  • 2011 - Neo Cali
  • 2012 - Color Ocean Road
  • 2016 - Midnight Run con Siddiq
  • 2017 - Seed & Synthetic Earth

Come Vektordrum[modifica | modifica wikitesto]

  • 2008 - Shitaihokansho
  • 2000 - I, Banished
  • 2009 - Capitose Windowpane
  • 2010 - Discrét Night Signals
  • 2010 - Trinity

Come Macintosh Plus[modifica | modifica wikitesto]

Come Dstnt[modifica | modifica wikitesto]

  • 2010 - IsÆ
  • 2010 - Nsii

Come Laserdisc Visions[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 - New Dreams Ltd.

Come New Dreams Ltd.[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 - Initiation Tape - Part One
  • 2016 - Sleepline
  • 2016 - Eden
  • 2016 - Fuji Grid TV EX

Come Prismcorp Virtual Enterprises[modifica | modifica wikitesto]

  • 2013 - Home™
  • 2013 - ClearSkies™

Come Esc不在[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 - Black Horse / Midi Dungeon

Come Virtual Information Desk[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 - Contemporary Sapporo

Come Sacred Tapestry[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 - Shader

Come Tanning Salon[modifica | modifica wikitesto]

  • 2015 - Dream Castle

Come CTO & Ray Sherman[modifica | modifica wikitesto]

  • 2016 - GDGA1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Mitch Lillie, Scene Report: Electronic Music - The artists who will dominate Portland dance floors in 2014, su wweek.com. URL consultato il 7 agosto 2017.
  2. ^ (EN) Adam Harper, What Health Goth Actually Means, su thefader.com, The Fader, 2 febbraio 2015. URL consultato il 6 giugno 2015.
  3. ^ (EN) Larissa Hjorth, Lecturer in Digital Art in the Games Program Larissa Hjorth, Heather Horst, Anne Galloway e Genevieve Bell, The Routledge Companion to Digital Ethnography, Taylor & Francis, 2017, p. 79, ISBN 978-1-317-37778-8.
  4. ^ a b c (EN) 2012: Favorite 50 Albums of 2012, su tinymixtapes.com. URL consultato il 13 maggio 2017.
  5. ^ (EN) January’s best Bandcamp releases, su factmag.com. URL consultato il 13 maggio 2017.
  6. ^ (EN) Macintosh Plus - Floral Shoppe, su sputnikmusic.com. URL consultato il 13 maggio 2017.
  7. ^ (EN) Sheila Whiteley, The Oxford Handbook of Music and Virtuality, Oxford University, 2016, p. 420.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]