Macaca

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Macaco
Macaca mulatta
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
(clade) Euarchonta
Ordine Primates
Sottordine Haplorrhini
Infraordine Simiiformes
Parvordine Catarrhini
Superfamiglia Cercopithecoidea
Famiglia Cercopithecidae
Sottofamiglia Cercopithecinae
Tribù Papionini
Genere Macaca
Lacépède, 1799
Specie

vedi testo

Macaca (Lacépède, 1799) è un genere di primati della famiglia Cercopithecidae.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Primo piano di una bertuccia (M. sylvanus) presso lo zoo di Budapest.

I macachi sono primati di dimensioni medie: la lunghezza del corpo può variare da 40 a 75 cm e il peso, che nei maschi supera quello delle femmine di circa il 50%, da 2,5 a 18 kg. La lunghezza della coda è un importante carattere identificativo della specie: a volte è molto corta o si riduce ad un organo vestigiale, come nella bertuccia, mentre in altre specie è lunga come il corpo.

Il colore varia tra il marrone, il grigio e il nero. Il muso è glabro e sporgente.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Areale del genere Macaca

I macachi sono il genere di primati a più ampia diffusione dopo l'uomo. Sono diffusi in larga parte dell'Asia: dall'Afghanistan alla Cina, dall'India al sudest asiatico al Giappone. Inoltre una specie (Macaca sylvanus, detta comunemente bertuccia) vive nell'Africa nord-occidentale.

In Europa è presente una sola specie, Macaca sylvanus, diffusa a Gibilterra.

Gli habitat sono vari: dalla foresta pluviale alla montagna, anche oltre i 2000 m di altitudine.

Durante il Pleistocene l'areale comprendeva anche parte dell'Europa meridionale, come testimoniano le specie fossili M. majori (trovata in Sardegna) e M. florentina (trovata in Toscana),[2] e ulteriori resti fossili trovati in Grecia.[3]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Sono animali con attività diurna e, anche se i macachi sono buoni arrampicatori, viene svolta per lo più al suolo.

La dieta è basata soprattutto sulla frutta, ma comprende vari altri cibi vegetali e all'occasione insetti, uova di uccelli, piccoli vertebrati e in alcuni casi anche crostacei.

Vivono in gruppi formati da 10 a 100 individui, nei quali la popolazione adulta contiene femmine in quantità da tre a quattro volte maggiore di quella dei maschi. I maschi in eccedenza formano gruppi di soli maschi.

La gestazione dura tra 160 e 170 giorni e porta alla nascita di un solo cucciolo che raggiunge la maturità sessuale fra 3 e 4 anni nel caso delle femmine e tra 6 e 7 anni in quello dei maschi.

L'aspettativa di vita è tra 15 e 20 anni in natura, ma può superare i 30 anni in cattività.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Macaca comprende 22 specie[1] e numerose sottospecie. Lo stato di specie o di sottospecie è spesso fonte di controversie a causa del fatto che sono spesso interfecondi.

Gruppo sylvanus

Gruppo nemestrina

Gruppo sinica
Gruppo fascicularis
Gruppo mulatta

Alcune specie[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Colin Groves, Macaca, in D.E. Wilson e D.M. Reeder (a cura di), Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, 120-121, ISBN 0-8018-8221-4.
  2. ^ Zoboli, Daniel, Pillola, Gian Luigi e Lorenzo, Rook, New remains of Macaca majori Azzaroli, 1946 (Primates, Cercopithecidae) from Is Oreris (Fluminimaggiore, southwestern Sardinia), vol. 55, n. 3, 2016, DOI:10.4435/BSPI.2016.21. URL consultato il 13 settembre 2021.
  3. ^ (EN) George E. Konidaris, Athanassios Athanassiou e Eleni Panagopoulou, First record of Macaca (Cercopithecidae, Primates) in the Middle Pleistocene of Greece, in Journal of Human Evolution, vol. 162, 1º gennaio 2022, pp. 103104, DOI:10.1016/j.jhevol.2021.103104. URL consultato il 26 marzo 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gippoliti Spartaco, Visalberghi Elisabetta: Ordine Primates: elenco delle specie viventi, nome italiano e grado di minaccia, Rivista di Antropologia (Roma) Vol. 79 (2001), pp. 33-44 (consultabile qui).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 53534 · LCCN (ENsh85079250 · GND (DE4168660-3 · BNF (FRcb11982984b (data) · J9U (ENHE987007541163105171
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