Ma anche no

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Ma anche no
PaeseItalia
Anno2011 - 2012
Generetalk show
Durata180 min
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreAntonello Piroso
IdeatoreAntonello Piroso e Giovanni Filippetto
RegiaSergio Lombardino
Rete televisivaLA7

Ma anche no è stato un programma televisivo italiano condotto da Antonello Piroso, andato in onda su LA7 la domenica pomeriggio dal 4 dicembre 2011 al 22 gennaio 2012[1].

Il programma[modifica | modifica wikitesto]

Il programma aveva una durata di circa 3 ore, dalle 14.05 alle 17.10, ha rappresentato il primo contenitore domenicale di LA7[2].

Tre ore in cui Piroso analizzava i principali fatti di attualità, della cronaca, della cultura e dello spettacolo, dibattiti, filmati e rubriche inedite, in cui non manca lo spazio per la satira, per lo sport e per le performance musicali. A proposito del programma Piroso ha detto:

«la struttura sarà “né berlusconiana né antiberlusconiana ma a-berlusconiana, cioè che prescinde dalla contrapposizione intorno alla figura del Cavaliere. Perché venuto meno lui su cosa ci si sarebbe accapigliati?”.»

Presenza fissa del programma è stata quella di due giornalisti, Barbara Romano di Libero, ed Andrea Scanzi de Il Fatto Quotidiano, oltre che dei video realizzati da Maccio Capatonda[3].

La sigla del programma è stata Rebel Rebel di David Bowie. In alcune puntate è stata usata anche City of Blinding Lights degli U2.

Il programma ha trasmesso la sua ultima puntata il 22 gennaio 2012 poiché non ha raggiunto i risultati sperati[4].

Ascolti[modifica | modifica wikitesto]

Puntata Data Telespettatori Share Ospiti
1 4 dicembre 2011 355.000[5] 1.99%[5] Roberto Formigoni, Mauro Moretti, Giorgio Tirabassi, Alessandro Siani, Giovanni Veronesi, Morgan e con Miriam Mafai e Fabrizio Roncone (giornalista)
2 11 dicembre 2011 225.000[6] 1,30%[6] Francesco De Gregori, Antonio Pennacchi, Raffaele Cantone, Massimo Ghini, Serena Autieri, Fabio Troiano, Massimiliano Fuksas, Antonio Catania, Marco Mengoni e con Elisabetta Malvagna (giornalista) e Stefano Zurlo (giornalista)
3 18 dicembre 2011 277.000[7] 1,58%[7] Enrico Letta, Mario Mori, Giorgio Faletti, Alessandro Campagna, Antonia Liskova, Danilo Rea e Gino Paoli
4 25 dicembre 2011 440.000[8] 3,70%[8] Enrico Brignano, Piero Grasso, Augusto Minzolini, Renzo Arbore, Adriano Panatta, Fulvio Abbate e Luca Carboni
5 1º gennaio 2012 313.000[9] 1,96%[9] Paolo Villaggio, Claudio Sabelli Fioretti, Marco Paoloni, Vinicio Marchioni, Maccio Capatonda, Ivo Avido, Sora Cesira, Fabio Troiano e Serena Autieri
6 8 gennaio 2012 293.000[9] 1,62%[9] Michele Placido, Mario Lavezzi, Marco Follini, Gaetano Quagliariello, Giuseppe Battiston, Gian Piero Galeazzi, Claudio Lippi
7 15 gennaio 2012 366.000[10] 1,96%[10] Massimo Boldi, Stadio, Paolo Rossi, Gian Carlo Caselli, Francesco Pannofino, Sergio Rizzo
8 22 gennaio 2012 336.000[11] 1,74%.[11] Piero Angela, Luisa Ranieri, Johnny Palomba, Enrico Montesano, Francesco Paolantoni, Francesca Michielin

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lanostratv - Chiude "Ma anche no"
  2. ^ "Ma anche no", Piroso su La7 alla conduzione del primo contenitore domenicale della rete, su affaritaliani.libero.it, 2 dicembre 2011. URL consultato il 2 aprile 2022 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012).
  3. ^ MA ANCHE NO: ANTONELLO PIROSO E LA PASSIONE PER MACCIO CAPATONDA
  4. ^ TV: RUFFINI “PIROSO? OGNI PROFESSIONISTA HA DIRITTO DI GUARDARSI ATTORNO”
  5. ^ a b Ascolti TV del 4 dicembre 2011, su davidemaggio.it, tvblog.it. URL consultato il 6 ottobre 2011.
  6. ^ a b Ascolti TV dell'11 dicembre 2011, su davidemaggio.it, tvblog.it. URL consultato il 6 ottobre 2011.
  7. ^ a b Ascolti TV del 18 dicembre 2011, su davidemaggio.it, tvblog.it. URL consultato il 6 ottobre 2011.
  8. ^ a b Ascolti TV del 25 dicembre 2011, su davidemaggio.it, tvblog.it. URL consultato il 27 ottobre 2011.
  9. ^ a b c d Ascolti TV del 1 gennaio 2012, su tvblog.it. URL consultato il 9 novembre 2011.
  10. ^ a b Ascolti TV del 15 gennaio 2012, su davidemaggio.it, tvblog.it. URL consultato il 9 novembre 2011.
  11. ^ a b Ascolti TV del 22 gennaio 2012, su davidemaggio.it, tvblog.it. URL consultato il 9 novembre 2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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