Lynda Carter
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Lynda Carter | |
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Lynda Carter nel 2011 | |
Nazionalità | ![]() |
Genere | Pop[1] Rock[1] Blues |
Periodo di attività musicale | 1973 – in attività |
Strumento | voce |
Etichetta | Epic Records, Motown Records, Potomac Records |
Gruppi | Just Us, The Relatives, The Garfin Gatherin |
Album pubblicati | 3 |
Studio | 3 |
Sito ufficiale | |
Lynda Carter, nata Linda Jean Córdova Carter (Phoenix, 24 luglio 1951), è un'attrice e cantante statunitense, nota per aver interpretato la supereroina Wonder Woman nell'omonima serie televisiva degli anni settanta.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Linda Jean Córdova nasce a Phoenix (in Arizona), figlia di Juanita Córdova e Colby Carter[2][3]. Il padre è di discendenza inglese, scozzese e irlandese, mentre la madre è di origini messicane, spagnole e francesi.[4] Lynda Carter appare per la prima volta in televisione all'età di 5 anni nel Lew King's Talent Show. Durante il liceo entra a far parte del gruppo musicale Just Us, composto da una marimba, una conga, una chitarra acustica e un contrabbasso, suonato da un'altra ragazza. All'età di 16 anni entra con i suoi cugini in un altro gruppo, The Relatives, in cui l'attore Gary Burghoff suona la batteria. Il gruppo suona nel lounge del Sahara, albergo e casinò di Las Vegas, per tre mesi. A causa della giovane età, la Carter è costretta ad accedere al locale dalle cucine, poiché è proibito ai minori di 21 anni entrare in un casinò.
Sul finire degli anni sessanta, nonostante il successo negli studi, lascia l'università per continuare la sua carriera nella musica, entrando a far parte di un gruppo rock, col quale gira gli Stati Uniti. Nel 1972 suona con i Garfin Gatherin, i quali tengono la loro prima esibizione in un albergo di San Francisco. Il locale è appena costruito e non ha nemmeno un ingresso dal marciapiede, così il gruppo è costretto a suonare nel garage sotterraneo. Nel 1972 Lynda Carter rientra in Arizona, dove partecipa al concorso di "Miss Stati Uniti nel mondo": dotata di una straordinaria bellezza naturale, si aggiudica il primo premio, e in seguito concorre per il suo paese alla finale di Miss Mondo, arrivando alle semifinali. Dopo aver frequentato diverse scuole di recitazione a New York, comincia ad interpretare alcuni ruoli in cinema a in televisione. Alla fine ottiene la parte dell'avvenente supereroina Wonder Woman, nell'omonima serie televisiva, ruolo che interpreterà con grande successo dal 1975 fino al 1979. Negli anni seguenti sarà sempre molto attiva in televisione.

Nel 1983 impersona Rita Hayworth nel film biografico per la televisione Rita Hayworth: The Love Goddess e appare come guest-star in numerose serie come Fifty/Fifty, Smallville, Law & Order - Unità vittime speciali (stagione 7 ep 2, Flaw) e Law & Order - I due volti della giustizia (stagione 16 ep 2, Design: in questo episodio si chiude un crossover con la succitata "Unità vittime speciali"). In entrambi gli episodi è affiancata da Estella Warren nel ruolo della figlia complice e traditrice. Partecipa inoltre ad un episodio della serie Due uomini e mezzo (Two and a Half Men), interpretando se stessa. Non disdegna qualche apparizione cinematografica, partecipando fin dal 1976 a film quali: Il mondo violento di Bobbie Jo ragazza di provincia (Bobbie Jo and the Outlaw), Hazzard e Sky High - Scuola di superpoteri (Sky High), questi ultimi entrambi del 2005.
Molto apprezzata anche come cantante, il suo secondo album, At Last, nel 2009 raggiunge il sesto posto nella classifica della rivista Billboard. Ha prestato la voce come doppiatrice anche ad alcuni videogiochi della serie The Elder Scrolls e altri. Nel 2015 ha realizzato cinque canzoni per Fallout 4: I'm the One You're Looking For, Baby It's Just You, Good Neighbor, Man Enough e Train Train, videogioco al quale presta anche la voce. Nel 2020 appare in un cameo dopo i titoli di coda nel film di Patty Jenkins, Wonder Woman 1984 nei panni di Asteria.
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Lynda Carter è stata sposata due volte. La prima, dal 1977 al 1982, col suo agente Ron Samuels. La seconda con il procuratore legale Robert A. Altman, che ha sposato nel gennaio del 1984 e con il quale ha avuto due figli: James, nato nel 1988[5], e Jessica, nata nel 1990[6][7]; vive a Potomac, nel Maryland.
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Attrice[modifica | modifica wikitesto]
Cinema[modifica | modifica wikitesto]
- Il mondo violento di Bobbie Jo ragazza di provincia (Bobbie Jo and the Outlaw), regia di Mark L. Lester (1976)
- Frammenti di verità (Lightning in a Bottle), regia di Jeff Kwitny (1993)
- Super Troopers, regia di Jay Chandrasekhar (2001)
- Sky High - Scuola di superpoteri (Sky High), regia di Mike Mitchell (2005)
- Hazzard (The Dukes of Hazzard), regia di Jay Chandrasekhar (2005)
- The Creature of the Sunny Side Up Trailer Park, regia di Christopher Coppola (2006)
- Tempbot, regia di Neill Blomkamp (2006), cortometraggio
- Tattered Angel, regia di Will Benson (2007)
- Super Troopers 2, regia di Jay Chandrasekhar (2017)
- Wonder Woman 1984, regia di Patty Jenkins (2020)
Televisione[modifica | modifica wikitesto]
- Nakia, serie televisiva (1974)
- A Matter of Wife... and Death, serie televisiva (1975)
- Matt Helm, serie televisiva (1975)
- Wonder Woman, serie televisiva (1975-1979)
- Starsky & Hutch, serie televisiva (1976)
- The Last Song, film per la televisione, regia di Alan J. Levi (1980)
- Bambini in vendita (Born to Be Sold), film per la televisione, regia di Burt Brinckerhoff (1981)
- Hotline, film per la televisione, regia di Jerry Jameson (1982)
- Rita Hayworth: The Love Goddess, film per la televisione, regia di James Goldstone (1983)
- Fifty/Fifty (Partners in Crime), serie televisiva (1984)
- Stillwatch, film per la televisione, regia di Rod Holcomb (1987)
- Mike Hammer: Murder Takes All, film per la televisione, regia di John Nicolella (1989)
- Daddy, film per la televisione, regia di Michael Miller (1991)
- Modella per un giorno (Posing: Inspired by Three Real Stories), film per la televisione, regia di Steve Stafford (1991)
- L'ultimo dei mohicani (Hawkeye), serie televisiva (1994-1995)
- La mia migliore amica (When Friendship Kills), film per la televisione, regia di James A. Contner (1996)
- Madre senza colpa (She Woke Up Pregnant), film per la televisione, regia di James A. Contner (1996)
- A Prayer in the Dark, film per la televisione, regia di Jerry Ciccoritti (1997)
- Una ragazza facile (Someone to Love Me), film per la televisione, regia di Chuck Bowman (1998)
- Ricominciare ad amare (Family Blessings), film per la televisione, regia di Nina Foch e Deborah Raffin (1998)
- Terror Peak, film per la televisione, regia di Dale G. Bradley (2003)
- Hope & Faith, serie televisiva (2003)
- Law & Order - Unità vittime speciali (Law & Order: Special Victims Unit), serie televisiva (2005)
- Law & Order - I due volti della giustizia (Law & Order), serie televisiva (2005)
- Slayer, film per la televisione, regia di Kevin VanHook (2006)
- Smallville, serie televisiva (2007)
- Due uomini e mezzo (Two and a Half Men), serie televisiva (2013)
- Supergirl, serie televisiva (2016-2017)
Doppiatrice[modifica | modifica wikitesto]
Videogiochi[modifica | modifica wikitesto]
- The Elder Scrolls III: Morrowind (2002)
- Elder Scrolls III: Bloodmoon (2003)
- The Elder Scrolls IV: Oblivion (2006)
- The Elder Scrolls V: Skyrim (2011)
- Elder Scrolls Online (2014)
- Fallout 4 (2015)
Discografia[modifica | modifica wikitesto]
Album[modifica | modifica wikitesto]
- 1978 - Portrait
- 2009 - At Last
- 2011 - Crazy Little Things
Singoli[modifica | modifica wikitesto]
- 1973 - It Might As Well Stay Monday
- 1978 - All Night Song
- 1978 - Toto (Don't It Feel Like Paradise)
- 1980 - The Last Song
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 1972 – Miss World America
Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Lynda Carter è stata doppiata da:
- Eva Ricca in Wonder Woman, Supergirl, Wonder Woman 1984
- Roberta Greganti in Frammenti di verità
- Angiola Baggi in Fifty/Fifty
- Pinella Dragani in La mia migliore amica
- Antonella Giannini in Madre senza colpa
- Anna Cesareni in Una ragazza facile
- Claudia Razzi in Law & Order - I due volti della giustizia
- Laura Boccanera in Super Troopers 2
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) Lynda Carter, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 19 maggio 2017.
- ^ (EN) Micki Moore, Lynda Carter: Beauty and the creative fire, in Toronto Star, Toronto, Torstar Syndication Services, 30 gennaio 1990, p. E1, ISSN 0319-0781 .«A dedicated, hard-working performer, Lynda Jean Carter was born in Phoenix, Ariz., 38 years ago, the youngest of three children.»
- ^ (EN) Lynda Carter, su TV Guide. URL consultato il 28 ottobre 2014.
- ^ (EN) Lynda Carter Selects Brown as Favorite Hue, su News.google.com, Youngstown Daily Vindicator - Google News Archive Search, 21 maggio 1981. URL consultato il 16 giugno 2015.«That is perhaps a tribute to her heritage -- her mother is a Latin, part Mexican, part Spanish, part French.»
- ^ (EN) Wonder Woman becomes a mom, in The Globe & Mail, Toronto, The Globe & Mail, 16 gennaio 1988, p. C.12, ISSN 0319-0714 .
- ^ (EN) Lynda Jean Cardoba, su Wonderland.
- ^ (EN) Hurt in heaven with special jet, in The Province, Vancouver, CanWest Digital Media, p. 14.«New Wonderbaby: Lynda Carter, who starred in the Wonder Woman TV series in the 1970s, gave birth Sunday to her second child, Jessica.»
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lynda Carter
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su lyndacarter.com.
- Lynda Carter (canale), su YouTube.
- Lynda Carter, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Lynda Carter, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Lynda Carter, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Lynda Carter, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Lynda Carter, su SecondHandSongs.
- (EN) Lynda Carter, su Billboard.
- Lynda Carter, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Lynda Carter, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Lynda Carter, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Lynda Carter, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN) Lynda Carter, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 61768232 · ISNI (EN) 0000 0000 5938 7220 · Europeana agent/base/149940 · LCCN (EN) n2011057207 · GND (DE) 1103704958 · BNE (ES) XX1297436 (data) · BNF (FR) cb144513564 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n2011057207 |
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