Luisa Spagnoli (miniserie televisiva)

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Luisa Spagnoli
PaeseItalia
Anno2016
Formatominiserie TV
Generebiografico, drammatico
Puntate2
Durata215 (completa)
Lingua originaleitaliano
Rapporto16:9
Crediti
RegiaLodovico Gasparini
SoggettoMaria Rita Parsi
SceneggiaturaFranco Bernini, Gloria Malatesta
Interpreti e personaggi
FotografiaMarco Pieroni
MontaggioRoberto Siciliano
MusichePaolo Vivaldi
ScenografiaCosimo Gomez, Andrea Di Palma (scenografia), Stefano Paltrinieri (arredamento)
CostumiValter Azzini
TruccoLaura Borzelli (trucco), Alberta Giuliani (acconciature)
ProduttoreMatteo Martone, Federica Rossi, Massimiliano La Pegna
Produttore esecutivoStefano Bolzoni
Casa di produzioneRai Fiction, Moviheart
Prima visione
Dal1º febbraio 2016
Al2 febbraio 2016
Rete televisivaRai 1

Luisa Spagnoli è una miniserie televisiva italiana sulla vita della nota imprenditrice perugina, diretta da Lodovico Gasparini.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Luisa, una sartina di Perugia, sposa Annibale Spagnoli, un giovane musicante, il quale deve presto partire per il servizio militare. Mentre lui è sotto le armi, Luisa ha l'opportunità di acquistare una vecchia pasticceria grazie all'aiuto economico della cognata. Quando Annibale viene congedato, Luisa lo coinvolge totalmente nella nuova attività che comincia a dare frutto. Un giorno, mentre è in negozio, la donna viene importunata dallo spocchioso conte Icilio Sangiorgi[2] che tornerà ancora ad insidiarla e, poiché lei gli tiene testa, comincia a spargere calunnie sui suoi prodotti e a farle perdere clienti. Le uniche ordinazioni importanti vengono da Francesco Buitoni, industriale pastaio, ed è a lui che si rivolge Luisa per proporre una società.

Nasce così la Perugina, arrivano i nuovi macchinari, crescono le commesse ma, mentre si espande il mercato, cresce anche l'ostilità delle industrie dolciarie concorrenti del nord e di conseguenza aumentano gli impegni che Luisa e Annibale devono assumersi. Viene così realizzata un grande stabilimento e vengono conquistati i mercati del centro-sud. Mentre i figli vengono mandati a vivere dalla zia, Annibale, allo scoppio della guerra, viene richiamato nell'esercito. Anche Giovanni, il giovane figlio di Francesco Buitoni, da poco nominato alla guida della società, parte per il fronte. Luisa, rimasta sola e aggiudicatasi la gara per rifornire l'esercito di tavolette di cioccolata, assume personale femminile per far andare avanti i macchinari, creando anche un asilo e una nursery per consentire alle operaie di accudire i figli durante la giornata di lavoro. L'ingegner Cravero, il suo concorrente più agguerrito, usa però tutti i mezzi, anche i più sleali, per surclassare la Perugina e così si aggiudica una successiva gara.

Luisa risponde agli attacchi della concorrenza con l'innovazione e con la creazione di nuovi prodotti: nascono così il cioccolatino "banana" e poi il famoso Bacio. Annibale, a guerra finita, rientra molto provato e si allontana sempre più dagli affari della moglie. Anche Giovanni è rientrato, ha ripreso il suo posto nell'azienda e manifesta a Luisa un sentimento d'amore che lei inizialmente respinge. Cravero, intanto, tenta di acquistare una quota della società avvalendosi di un prestanome e si rivolge al conte Sangiorgi, il quale non perde occasione per calunniare Luisa; tanto più quando Luisa e Giovanni diventano amanti e la cosa gli giunge all'orecchio, ma né lui né Cravero riusciranno nei loro intenti.

Luisa, coadiuvata anche dai figli, si lancia in nuove campagne pubblicitarie, inventa nuovi prodotti tra cui la caramella Rossana, e apre una nuova attività con i filati d'angora confezionando accessori d'abbigliamento che all'inizio vengono inseriti come sorpresa nelle uova pasquali di cioccolata per poi rivolgersi al mercato della moda femminile. Mentre tutti i subdoli tentativi di Cravero di boicottarla falliscono e il conte Sangiorgi, ridotto in miseria, si adatta al matrimonio con una "plebea", Luisa, consapevole che la storia d'amore con Giovanni non può continuare a causa della differenza di età, convince quest'ultimo ad andare negli Stati Uniti per aprire una via commerciale con l'America. Quando Giovanni torna, trova Luisa molto malata: sarà lui ad accompagnarla a Parigi per tentare un difficile intervento chirurgico.[3][4][5]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Soggetto[modifica | modifica wikitesto]

La storia di Luisa Spagnoli, storica fondatrice dell'azienda tessile omonima e della pasticceria antesignana della fabbrica di cioccolatini Perugina, è tratta dal racconto Luisa Spagnoli di Maria Rita Parsi contenuto nel libro Le italiane (Castelvecchi Editore).[3][6]

Luoghi delle riprese[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese sono state effettuate in Umbria, a Perugia e dintorni (Umbertide, Sant’Arcangelo di Magione, Cenerente e Corciano),[7] e in Piemonte a Torino, in Valchiusella[8] e a Vigliano Biellese, dove è stato ricreato lo stabilimento Perugina degli anni '20 nella vecchia fabbrica Pettinatura Italiana. Alcune scene sono state girate a Torre Astura.[7]

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

La colonna sonora è composta da Paolo Vivaldi, eseguita dall'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e pubblicata da Rai Com il 3 febbraio 2016.[9]

  1. Luisa Spagnoli – 2:35
  2. Il valzer di Luisa – 1:34
  3. Tema d'amore di Annibale e Luisa – 2:34
  4. Tema d'amore di Giovanni e Luisa – 3:36
  5. Il conte Icilio Sangiorgi – 2:06
  6. Il mistero della bottega – 1:23
  7. Leandro non ritratta – 1:55
  8. La minaccia del conte Sangiorgi – 2:17
  9. Luisa lascia i figli ad Assisi – 2:02
  10. Tema di Buitoni e il padre – 2:09
  11. La morte di Leandro – 3:33
  12. La scoperta di Luisa – 2:10
  13. Tema d'amore di Annibale e Luisa
    (versione piano e viola)
    – 3:01

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Titolo Prima TV Ascolti[10][11]
Telespettatori Share
1 Luisa Spagnoli - 1ª parte 1º febbraio 2016 7 012 000 26,7%
2 Luisa Spagnoli - 2ª parte 2 febbraio 2016 7 773 000 29,76%

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luisa Spagnoli, RAI Ufficio Stampa, 26 novembre 2019. URL consultato il 6 marzo 2021.
  2. ^ Alessandro Campi, Elogio (meritato e necessario) del Conte Icilio Sangiorgi, Corriere dell'Umbria, 5 febbraio 2016. URL consultato il 29 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2018).
  3. ^ a b Patrizia Monaco, Luisa Spagnoli, la “dolce” storia di un orgoglio italiano nella nuova fiction Rai: trama puntate e cast, Corretta informazione, 31 gennaio 2016. URL consultato il 5 febbraio 2016.
  4. ^ Stefano Balassone, Luisa Spagnoli, 8 milioni di spettatori per la fiction sul genio (sconosciuto ai più) del marketing, il Fatto Quotidiano, 4 febbraio 2016. URL consultato il 5 febbraio 2016.
  5. ^ Maria Teresa Veneziani, Maria Teresa Veneziani, «Luisa Spagnoli, la mia bisnonna. non era bella come la Ranieri ma la storia vista in tivu è tutta vera», Corriere della Sera, 4 febbraio 2016. URL consultato il 5 febbraio 2016.
  6. ^ LUISA SPAGNOLI: REALTA’ O FANTASIA?, AgoraNews, 29 gennaio 2016. URL consultato il 6 marzo 2021.
  7. ^ a b Luisa Spagnoli, Perugia (e non solo) protagonista della fiction, 31 gennaio 2016. URL consultato il 9 settembre 2018.
  8. ^ Canavese, in Valchiusella le riprese Rai sulla storica figura di Luisa Spagnoli, su canavesenews.it, 1º novembre 2015. URL consultato il 9 settembre 2018.
  9. ^ Luisa Spagnoli (feat. Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino) [Colonna sonora originale Fiction TV], su music.apple.com. URL consultato il 6 marzo 2016.
  10. ^ Mattia Buonocore, ASCOLTI TV | LUNEDI 1 FEBBRAIO 2016. BOOM DI LUISA SPAGNOLI (26.7%), FAST AND FURIOUS SI DIFENDE (16.2%), su davidemaggio.it, 2 febbraio 2016. URL consultato il 6 marzo 2021.
  11. ^ Mattia Buonocore, ASCOLTI TV | MARTEDI 2 FEBBRAIO 2016. IN 7,7 MLN PER IL FINALE DI LUISA SPAGNOLI (29.76%), CANALE 5 AL 10.12%. MALE BALLARO’ (3.96%) BATTUTO DA DIMARTEDI (4.59%), su davidemaggio.it, 3 febbraio 2016. URL consultato il 6 marzo 2021.
  12. ^ 18° Edizione – 2018, su premioberenicecna.it, 24 ottobre 2016. URL consultato il 6 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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