Luigi Riccoboni

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Luigi Riccoboni

Luigi o Louis Riccoboni, noto anche con lo pseudonimo di Lélio, (Modena, 1º aprile 1676Parigi, 6 dicembre 1753[1]), è stato un attore teatrale e scrittore italiano naturalizzato francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Visse per molto tempo a Parigi, dove si recò su richiesta del duca d'Orléans ed esordì il 18 maggio 1716 al Palais-Royal; nel 1723, la sua compagnia ottenne il titolo di Comédiens de S. A. R. le Duc d'Orléans.[2]

Tra i maggiori teorici ed interpreti della Comédie Italienne, che diresse dal 1716 al 1731[3][4], tentò di riformare il teatro recuperando il testo scritto e coniugando la commedia regolare con i toni vivaci della commedia dell'arte.[5]

Mise in scena sia tragedie francesi (Corneille, Racine), che italiane (Torrismondo di Torquato Tasso, Merope di Scipione Maffei)[2]; e scrisse anche commedie, una Storia del Teatro Italiano e una raccolta di note sulla commedia e sul genio di Molière.[4]

Riccoboni si sposò due volte, la prima con l'attrice Gabriella Gardellini (nota come Argentina), e la seconda con Elena Balletti (1686–1771; nota come Flaminia). Il figlio Francesco Antonio Riccoboni (1707–1772) fu un attore che usò come nome di palcoscenico Lélio fils e nel 1734 sposò Marie-Jeanne de Heurles de Laboras[6]. Lavorò assieme al più apprezzato attore modenese, Giovanni Andrea Cimadori.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Beatrice Alfonzetti, RICCOBONI, Luigi Andrea, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 87, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016. URL consultato il 20 ottobre 2017.
  2. ^ a b Alberto Manzi, Riccoboni, su Enciclopedia Italiana - Treccani.it, 1936.
  3. ^ (EN) Edward Forman, Historical Dictionary of French Theater, Lanham, The Scarecrow Press, 2010, p. 150.
  4. ^ a b Luigi Riccoboni (1677-1753), in Bianco e Nero, n. 2-3, febbraio-marzo 1938, pp. 29-32.
  5. ^ Romano Luperini e Pietro Cataldi, La scrittura e l'interpretazione: storia della letteratura italiana nel quadro della civiltà e della letteratura dell'Occidente, II, Palermo, Palumbo, 1999, p. 398.
  6. ^ [1]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Salvatore Cappelletti, Luigi Riccoboni e la riforma del teatro, Ravenna, Longo, 1986.
  • Paola Trivero, Luigi Riccoboni, detto Lelio, non solo attore, in Franco-Italica, n. 1, 1992, pp. 101-118.
  • Michela Zaccaria,Luigi Riccoboni alla Comédie Italienne: progetto disciplinare e disordine del gusto, in Théâtre: esthétique et pouvoir. Tome 1 De l’antiquité classique au XIXe siècle, eds. Jacopo Masi, José Pedro Serra et Sofia Frade, Édition Le Manuscrit Collection Entr’acte, Paris 2016, ISBN 9782304046229, pp. 153-165.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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