Luigi Cherubini e la musa della poesia lirica

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Luigi Cherubini e la musa della poesia lirica
AutoriJean-Auguste-Dominique Ingres e Henri Lehmann
Data1842
Tecnicaolio su tela
Dimensioni105×94 cm
UbicazioneMuseo del Louvre, Parigi

Luigi Cherubini e la musa della poesia lirica (Luigi Cherubini et la Muse de la poésie lyrique) è un dipinto realizzato nel 1842 da Jean-Auguste-Dominique Ingres, assistito dal suo alunno Henri Lehmann.[1] Si tratta di un ritratto allegorico del compositore Luigi Cherubini. Il quadro fa parte delle collezioni di dipinti francesi del museo del Louvre.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Acquistato dal pittore per 8000 franchi per la lista civile del re Luigi Filippo nel giugno del 1842, il quadro entrò nelle collezioni del museo del Lussemburgo. Passò nelle collezioni del museo del Louvre nel 1874.[3][4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Un dagherrotipo del 1842 che mostra l'opera (a specchio) prima che la figura della musa si rovinasse.

Frutto di una lunga gestazione (furono realizzati diciotto disegni preparatori), questo quadro è considerato una variazione di un ritratto precedente del compositore che Ingres aveva realizzato nel 1833, del quale una replica, dipinta a Roma prima del 1841, si conserva nel museo d'arte di Cincinnati.[5] La musa che qui accompagna il compositore fu dipinta probabilmente da Lehmann, e la crettatura che ha deteriorato l'aspetto di questa figura, legata a un eccesso di olio e all'uso di una vernice a base di bitume, indica una mano diversa da quella di Ingres, che non usava queste tecniche.[5][6]

Ingres era un amante del violino e un grande violinista. Ammirava Mozart e conobbe musicisti e compositori eccezionali del diciannovesimo secolo come Franz Liszt o Niccolò Paganini. A Roma conobbe un altro compositore importante, Luigi Cherubini, che compose per il pittore un'Ode a Ingres in risposta al ritratto che il francese aveva fatto di un amico comune dei due, lo scultore Lorenzo Bartolini. Ingres lo ritrasse poco prima della sua morte con un'espressione melanconica, in quanto Cherubini soffriva spesso di depressione.[6][7] In questa variante successiva del dipinto originale integrò il ritratto in questa composizione, dove la figura con un gesto assorto, come se fosse concentrata nei suoi pensieri, riceve l'ispirazione dalla figura monumentale e classica che dietro di lui allunga la sua mano sopra la sua testa. La modella che diede il proprio volto a Euterpe, musa della lirica, era Clémence de Rayneval, la sorella di un diplomatico francese, caratterizzata da una leggera peluria sopra la bocca e dalle sopracciglia folte.[7][8] Quando Cherubini vide l'opera non disse una parola, e Ingres ne rimase offeso, ma dopo la morte del compositore poté ascoltare l'ode scritta per lui e si sciolse in lacrime di pentimento.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jean-Auguste-Dominique Ingres e National Gallery (Great Britain), Portraits by Ingres: Image of an Epoch, Metropolitan Museum of Art, 1999, ISBN 978-0-87099-891-1. URL consultato l'8 dicembre 2022.
  2. ^ (FR) Le compositeur Cherubini et la Muse de la poésie lyrique - Histoire analysée en images et œuvres d’art | https://histoire-image.org/, su histoire-image.org. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  3. ^ (FR) LE COMPOSITEUR CHERUBINI ET LA MUSE DE LA POESIE LYRIQUE, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato l'8 dicembre 2022.
  4. ^ Pomarède, 2006, p. 316.
  5. ^ a b Ternois e Camesasca, 1984, p. 108.
  6. ^ a b (EN) Alberto Ausoni, Music in Art, Getty Publications, 2009, ISBN 978-0-89236-965-2. URL consultato l'8 dicembre 2022.
  7. ^ a b c Philippe Daverio, Ingres, in Philippe Daverio racconta, Art e Dossier con Corriere della Sera, settembre 2021, p. 52.
  8. ^ (EN) Sarah E. Betzer, Ingres and the Studio: Women, Painting, History, University of Pennsylvania Press, 2012, ISBN 978-0-271-04875-8. URL consultato il 7 dicembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Vincent Pomarède e altri, Ingres : 1780-1867 (catalogo per una mostra), Parigi, Gallimard, 2006.
  • (FR) Daniel Ternois, Ingres, Parigi, Fernand Nathan, 1980, p. 192.
  • (FR) Daniel Ternois; Ettore Camesasca, Tout l'œuvre peint de Ingres, Parigi, Flammarion, 1984.

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