Luigi Brioschi (editore)

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Luigi Brioschi (Vimercate, 10 aprile 1941) è un editore, traduttore e scrittore italiano, presidente e direttore editoriale della casa editrice Guanda.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in una famiglia borghese milanese, studiò all'istituto gesuita Leone XIII[1] e dopo la maturità classica, conseguita nel 1960, si laureò in Diritto ecclesiastico[2] all'Università degli Studi di Milano[3]. Interessato all'editoria, Frequentò Elio Vittorini e intraprese dapprima l'attività di traduttore dall'inglese (per esempio, P. G. Wodehouse e O. Henry per Bietti; Updike, Vonnegut, Dos Passos pubblicati dalla Mondadori). Attraverso Vittorini entrò in contatto con Ferrata, Ottieri e Oreste Del Buono; quest'ultimo lo aiutò a entrare alla Rizzoli (1969)[3]. Alla Rizzoli, oltre all'attività di traduttore, fu autore ed editore. Nel 1984[4] andò alla Longanesi, diretta allora da Mario Spagnol; nel 1986[5] divenne direttore della Guanda e fece conoscere fra gli altri Sepúlveda, Welsh[6], Arundhati Roy, Hornby e Safran Foer[7]. Nel 1999, alla morte di Spagnol, oltre che direttore Longanesi, Brioschi divenne coordinatore delle controllate Guanda (di cui era ora anche presidente) e Corbaccio, e quindi responsabile editoriale centrale di quello che è diventato il Gruppo GEMS[8]. In Guanda pubblica la collana di Scrittori italiani della Fondazione Pietro Bembo, e I quaderni dell'ingegnere, la rivista di studi gaddiani[9].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

  • La terra desiderata, Milano : Rizzoli, 1971
  • L'ombra di Tom, Milano : Rizzoli, 1976
  • Briciola e Bernardo, Teramo : Lisciani & Giunti, 1994

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonio Gnoli, Luigi Brioschi: "Nella vita sono abitudinario e ossessionato dall'ordine", su repubblica.it, 24 luglio 2017. URL consultato il 6 aprile 2020.
  2. ^ Informazioni sull'autore, su archivio.festivaletteratura.it. URL consultato il 6 aprile 2020.
  3. ^ a b Gnoli, 2017.
  4. ^ Potresti anche dirmi grazie di Paolo Di Stefano, p. 58, p. 58.
  5. ^ Giacomo Papi, Che cos’è GeMS, il secondo editore italiano, su ilpost.it, 2 marzo 2017. URL consultato il 6 aprile 2020.
  6. ^ Francesco Cevasco, Guanda: Lorca, Sepúlveda, Foer L'indipendenza lunga 80 anni, su corriere.it, 4 aprile 2012. URL consultato il 6 aprile 2020.
  7. ^ Antonio Gnoli, Lo spacciatore di talenti Brioschi: Vi ho fatto leggere Nick Hornby e Safran Foer, in la Repubblica, vol. 24, Roma, 3 febbraio 2011. URL consultato il 25 luglio 2017.
  8. ^ Appiotti.
  9. ^ Traduzione Editoria.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Gnoli, Luigi Brioschi, in la Repubblica (Suppl. Robinson), vol. 24, Roma, 23 luglio 2017, pp. 68-9.
  • Mirella Appiotti, Brioschi al vertice Longanesi: L’eredità di Spagnol, in La Stampa, Torino, 26 ottobre 1999, p. 24.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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