Ludwig Krug

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Adamo ed Eva: la caduta dell'uomo, 1514, Bode-Museum, Berlino

Ludwig Krug (Norimberga, 1488/1490Norimberga, 1532) è stato un orafo, incisore e scultore tedesco, assieme a Wenzel Jamnitzer, è stato il più importante orafo del XVI secolo in Germania,[1][2][3] ed è stato l'artista tedesco più poliedrico del suo tempo[4].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Adamo ed Eva, 1520/1525, Bayerisches Nationalmuseum, Monaco di Baviera

Non ci sono molte notizie riguardanti la vita e la formazione artistica di Krug.[5]

Figlio dell'incisore Hans Krug il Vecchio (circa 1455-1519),[2] Ludwig Krug lavorò prevalentemente a Norimberga ottenendo nel 1522 il titolo di maestro orafo.[5]

Gli storici e i critici dell'arte non hanno ancora terminato l'attribuzione delle medaglie a Krug, poiché vi sono controversie[5] a causa delle poche opere firmate dall'artista.[4]

Vi sono più certezze sulla carriera di incisore, grazie alla conservazione di due xilografie e di sedici incisioni su rame di argomento religioso.[5]

Le stampe di Krug sono state sviluppate in uno stile che, a partire da una fase giovanile ispirata ai modelli di Albrecht Dürer, di Martin Schongauer e di Luca da Leida,[1] si allontanò gradualmente da questi artisti per avvicinarsi, in un periodo creativo successivo, ai modelli decorativi di Augusta, rappresentati da Hans Schwarz, caratterizzandosi per una certa originalità e vivacità.[5]

Negli ultimi anni di carriera, Krug si dedicò soprattutto all'oreficeria,[1] della quale è conservato il disegno di un ciborio di Aschaffenburg, raffigurante La Vergine ed il falegname, risalente al 1526,[4] oltre che il disegno del coperchio di una coppa con Le fatiche di Ercole (Praga).[4]

Le opere di Krug si caratterizzarono per il design naturalistico e la miscela di elementi decorativi italiani di scuola tardo gotico.[5]

Tra le opere di Krug menzioniamo gli splendidi boccali (Germanisches Nationalmuseum di Norimberga, Vienna);[1][3] il coperchio di una coppa conservato al Museo di belle arti di Budapest;[1] un altro, dorato, nel tesoro della Pontificia Basilica di Sant'Antonio di Padova;[3] oltre che numerose medaglie,[2] dato che fu incisore alla zecca di Norimberga;[3] il rilievo di pietra calcarea raffigurante Adamo ed Eva: la caduta dell'uomo (Bode-Museum, Berlino).[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 308.
  2. ^ a b c Ludwig Krug, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 28 settembre 2018.
  3. ^ a b c d Krug, Ludwig, su sapere.it. URL consultato il 27 settembre 2018.
  4. ^ a b c d (EN) The Grove Encyclopedia of Decorative Arts: Two-volume Set, su books.google.it. URL consultato il 27 settembre 2018.
  5. ^ a b c d e f (DE) Krug, Ludwig, su deutsche-biographie.de. URL consultato il 27 settembre 2018.
  6. ^ (EN) Jeffrey Chipps Smith, Nuremberg, a Renaissance City, 1500-1618, su books.google.it. URL consultato il 27 settembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) J. Neudörfer, Nachrr. v. Künstlern u. Werkleuten ..., G. W. K. Lochner, 1875.
  • (DE) E. F. Bange, Die Kleinplastik d. dt. Renaissance in Holz, Tafel, 1928.
  • (DE) G. Habich, Die dt. Schaumünzen d. 16. Jh., Tafel, 1931.
  • (DE) E. Schilling, Zeichnungen v. Ludwig Krug, in Anz. d. German. Nat.mus, 1933, pp. 109-118.
  • (EN) E. Bock, The Engravings of Ludwig Krug, in The Print Collectors Quarterly, XX, 1933, pp. 87-115.
  • (DE) E. W. Braun, Nürnberger Bronzebrunnen in Schloß Trient, in Münchner Jb. d. bildenden Kunst, XI, 1951, p. 196.
  • (DE) H. Kohlhaussen, Nürnberger Goldschmiedekunst d. MA u. d. Dürerzeit 1240-1540, 1968.
  • (DE) I. Weber, Dt., niederländ. u. franz. Renaissance-Plaketten 1500-1650, 1975.
  • (DE) J. Rasmussen, Dt. Kleinplastik d. Renaissance u. d. Barock, 1975.
  • (FR) Adam Bartsch, Le Peintre-Graveur, Vienna, 1821.
  • (DE) Wilhelm Bode, Geschichte der Deutschen Plastik, Berlino, 1885.
  • (EN) Carl Chris Christensen, The Nuernberg City Council as a Patron of the Fine Arts 1500-1550, Columbus, 1965.
  • (FR) G. B. Giraud, Les Arts du métal, Parigi, 1881.
  • (DE) Matthias Mende, Dürer-Medaillen, Norimberga, 1983.
  • (DE) M. J. Friedländer, Ein Pokal in Raudnitz mit Reliefs nach Dürers Vorzeichnungen, in Jahrbuch des Kunsthistorischen Instituts der K.K. Zentralkommission für Denkmalpflege, VII, Vienna, 1913, pp. 170-173.

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