Lucio Taruzio

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Lucio Taruzio Firmano (o Tarunzio, in latino Lucius Taruntius Firmanus[1]; Fermo, ... – ...; fl. 86 a.C.) è stato un astrologo romano. Lucio Taruzio e Publio Nigidio Figulo sono i primi astrologi romani di cui si ha testimonianza storica[2].

Gli è stato dedicato il cratere Taruntius sulla Luna[3].

Nome e origini[modifica | modifica wikitesto]

Il suo nomen, Firmanus, era ritenuto denotare un'origine dalla città di Firmum (oggi Fermo), di area picena ricompresa nella regio V, mentre Tarutius veniva indicato come appellativo etrusco[4][5][6]. Nell'Ottocento si riteneva che tale origine fosse la causa della sua inclinazione agli studi matematici, ritenuta insolita presso i Romani[7].

Datazione della nascita di Romolo e della fondazione di Roma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Romolo e Ab Urbe condita.

Oroscopo di Romolo[modifica | modifica wikitesto]

Taruzio era amico di Cicerone e dell'erudito Varrone. Su richiesta di quest'ultimo, aveva studiato l'oroscopo di Romolo, un'impresa ritenuta comica e stravagante da Cicerone e Plutarco[8][9][10] e una cui versione è riportata da Solino[11]. Dopo aver esaminato le circostanze della vita e della morte del fondatore di Roma, calcolò che Romolo fosse nato il 23 settembre, nel secondo anno della seconda Olimpiade, cioè il 771 a.C. La coincidenza di questa data con un'eclissi di sole, riferita da Plutarco[10], è ripresa e discussa da Giuseppe Giusto Scaligero senza rivelarne la fonte.[8]

Fondazione di Roma[modifica | modifica wikitesto]

Dalle vicende della vita e della morte di Romolo, calcolò anche che la Fondazione di Roma dovesse essere avvenuta il 9 aprile, tra la seconda e la terza ora del giorno.[7][9][10] Anche questo evento fu accompagnato, secondo Plutarco[10], da un'eclissi di sole, una coincidenza discussa anche da Giuseppe Giusto Scaligero.[8] Plutarco non dice in quale anno Taruzio collocasse la fondazione di Roma, ma il giorno da lui individuato, il 9 aprile, è anteriore al 21 aprile, data in cui si svolgevano le Palilie, da cui si fa tradizionalmente iniziare il conteggio dell'età di Roma.[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Riportato anche come Tarutius o Tarruntius.
  2. ^ Tamsyn Barton, Scienza greco-romana. Astrologia, in Storia della scienza, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2001.
  3. ^ Gazetteer of Planetary Nomenclature[collegamento interrotto], dal sito web dell'United States Geological Survey.
  4. ^ Plutarco, Vite parallele - Romolo, 5 su LacusCurtius
  5. ^ Licinio Macro, apud Macrobio, Saturnalia, i. 10
  6. ^ Agostino di Ippona, De Civitate Dei, vi. 7
  7. ^ a b c Firmanus Tarutius Archiviato il 2 ottobre 2012 in Internet Archive. da William Smith, Dictionary of Greek and Roman Antiquities, p. 151.
  8. ^ a b c Anthony Grafton, Joseph Scaliger, Oxford University Press, 1983, p. 111 (anteprima su Google Book Search).
  9. ^ a b Cicerone, De Divinatione, ii. 47. Citato in Atti dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti , p. 664 (da Google Books Search).
  10. ^ a b c d Plutarco, Vite parallele - Romolo, 12 su LacusCurtius
  11. ^ Gaio Giulio Solino De mirabilibus mundi, i.18, seconda edizione di Theodor Mommsen (1895) (da The Latin Library).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]