Lucio Stanca
Lucio Stanca | |
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Ministro per l'innovazione e le tecnologie | |
Durata mandato | 11 giugno 2001 – 17 maggio 2006 |
Presidente | Silvio Berlusconi |
Predecessore | Carica istituita |
Successore | Luigi Nicolais |
Amministratore delegato di Expo 2015 | |
Durata mandato | 11 maggio 2008 – 24 giugno 2010 |
Predecessore | non istituito |
Successore | Giuseppe Sala (2013) |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 29 aprile 2008 – 14 marzo 2013 |
Legislatura | XVI |
Gruppo parlamentare | Il Popolo della Libertà |
Circoscrizione | Piemonte 2 |
Sito istituzionale | |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 28 aprile 2006 – 28 aprile 2008 |
Legislatura | XV |
Gruppo parlamentare | Forza Italia |
Circoscrizione | Piemonte |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | FI (1994-2009) PdL (2009-2013) |
Titolo di studio | Laurea in economia e commercio |
Università | Università commerciale Luigi Bocconi |
Professione | Dirigente d'azienda |
Lucio Stanca (Lucera, 20 ottobre 1941) è un dirigente d'azienda e politico italiano.
È stato ministro per l'Innovazione e le Tecnologie nel secondo e terzo Governo Berlusconi, e in seguito amministratore delegato della Società di Gestione Expo Milano 2015 S.p.A.. Attualmente è vicepresidente e tesoriere dell'Aspen Institute.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Studi e vita familiare
[modifica | modifica wikitesto]Laureato in economia e commercio presso l'Università Bocconi. Dirigente industriale.
Sposato con due figlie, risiede a San Fermo della Battaglia (Como).
Carriera industriale in IBM
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver prestato il servizio militare come ufficiale nei Granatieri di Sardegna, ha operato nel gruppo IBM sino al marzo 2001, ricoprendo incarichi in Italia, in Europa e negli Stati Uniti tra cui: presidente e amministratore delegato della IBM Italia, componente del comitato mondiale di gestione della società, vicepresidente del gruppo e, dal 1994 fino al ritiro dalla società (2001), è stato presidente e direttore generale della società con sede a Parigi, responsabile delle operazioni nei paesi dell'Europa, Medio Oriente ed Africa, un'organizzazione di più di 100.000 persone e con operazioni in oltre 100 paesi.
Ruoli societari
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1991 è vicepresidente dell'Aspen Institute Italia e dal 2001 è anche presidente degli Aspen Junior Fellows. Ha fatto parte del consiglio di amministrazione dell'Università Bocconi di Milano dal 1994 al 2006 e di diverse società italiane (Fila, Sorin, Italtel) e straniere (PartnerRe). È membro della Fondazione Italia USA. È stato membro del board of directors della Fondazione Gateway promossa dalla Banca Mondiale per lo sviluppo delle tecnologie digitali nei paesi in via di sviluppo. È vice presidente del Collegio di Milano, che è un collegio di merito che ospita studenti universitari italiani e stranieri. Nel 1991 è stato eletto "Bocconiano dell'anno" e nel 2004 gli è stata conferita la laurea honoris causa in Informatica.
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]Lucio Stanca, "L'Italia vista da fuori e da dentro. Wrong or right, it's my Country", ed. Il Sole 24 Ore, Milano, 2013, prefazione di Piero Ostellino.
Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie (2001-2006)
[modifica | modifica wikitesto]Nella XIV legislatura (2001-2006) è stato Ministro per l'innovazione e le tecnologie nei governi Berlusconi II e Berlusconi III, esercitando per delega del Presidente del Consiglio dei ministri il coordinamento e indirizzo della politica del Governo in materia di sviluppo e di impiego delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (ICT) da parte delle famiglie, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, centrali e locali. A tal fine ha inoltre presieduto il Comitato dei Ministri per la Società dell'Informazione.
La "direttiva Stanca" (2003)
[modifica | modifica wikitesto]La "direttiva Staca" del 19 dicembre 2003 fu un atto ministeriale rivolto alla pubblica amministrazione italiana con la quale si invitava ad utilizzare in ambito informatico formati di file aperti e a fare un confronto tra gli strumenti informatici sul mercato, al fine di garantire pluralismo ed eventualmente preferendo anche strumenti open source, nonché prevedere misure standard di accessibilità per i siti web
La "Legge Stanca" (2004)
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ambito delle iniziative per favorire l’inclusione sociale e combattere ogni "divario digitale", Lucio Stanca è stato autore e promotore della “Legge sulla disabilità e la tecnologia informatica”, approvata con il voto unanime di entrambi i rami del Parlamento. La norma, poi definita "Legge Stanca", ha introdotto il diritto all’accesso in rete da parte delle persone disabili e ha promosso l’uso delle tecnologie digitali come strumento per una maggiore integrazione. Tale iniziativa ha permesso all’Italia di essere all’avanguardia in questo campo.
Il "Codice dell'Amministrazione Digitale" (2005)
[modifica | modifica wikitesto]Lucio Stanca ha promosso il "Codice dell'amministrazione digitale", in vigore dal 1º gennaio 2006. Si tratta di una nuova Costituzione Digitale, una vera e propria riforma per la pubblica amministrazione che definisce nuovi diritti per cittadini e imprese, principi, obblighi, facoltà e prospettive per le amministrazioni. Il codice rappresenta il primo testo unico in Europa sull'innovazione digitale nella pubblica amministrazione ed ha promosso una rivoluzione copernicana, invertendo il rapporto con le amministrazioni: partendo dalle loro esigenze, cittadini e imprese hanno finalmente il diritto a essere serviti sempre e dovunque, anche da casa o dall'ufficio, grazie alle tecnologie digitali. Il codice promuove la semplificazione e l’efficienza della P.A., attraverso l'integrazione telematica delle amministrazioni. Uno degli obiettivi è quello di eliminare la grande mole di certificazioni che viene richiesta a cittadini e imprese.
I nuovi diritti per cittadini e imprese sanciti dal codice dell'amministrazione digitale:
1) Diritto all'uso delle tecnologie: cittadini e imprese hanno il diritto di usare le moderne tecnologie informatiche per tutti i rapporti con qualsiasi amministrazione dello Stato.
2) Diritto all'accesso e invio di documenti digitali: cittadini e imprese hanno diritto ad accedere a tutti gli atti che li riguardano e di partecipare a tutti i procedimenti in cui sono coinvolti, tramite le moderne tecnologie telematiche.
3) Diritto a effettuare qualsiasi pagamento in forma elettronica.
4) Diritto a ricevere qualsiasi comunicazione pubblica per e-mail.
5) Diritto alla qualità del servizio e alla misurazione della soddisfazione: cittadini e imprese hanno diritto a servizi pubblici di qualità e che rispondano alle loro reali esigenze.
6) Diritto alla partecipazione: i cittadini hanno diritto di partecipare al processo democratico e di esercitare i diritti politici usufruendo delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
7) Diritto a trovare on-line tutti i moduli e i formulari validi e aggiornati: i cittadini e le imprese hanno diritto a trovare in rete tutti i moduli, i formulari e tutti i documenti rilevanti per qualsiasi pratica verso le pubbliche amministrazioni.
Per realizzare la pubblica amministrazione digitale, è stata introdotta una molteplicità di strumenti, che sono la leva per una profonda riorganizzazione degli uffici pubblici, volta al miglioramento del servizio e della produttività, fra cui: firma digitale, posta elettronica certificata, protocollo informatico, carta nazionale dei servizi e la carta di identità elettronica, archiviazione ottica, conferenza dei servizi on line
Il sito Italia.it (2004/2007)
[modifica | modifica wikitesto]Nel marzo del 2004 propone e ottiene l'approvazione da parte del governo allora presieduto da Silvio Berlusconi del progetto del portale del turismo Italia.it. Il progetto mirava a colmare una cronica carenza di promozione del turismo italiano in un settore strategico per la crescita economica. Il sito venne completato e messo online nel febbraio 2007.
Senatore di Forza Italia (2006-08)
[modifica | modifica wikitesto]Nella XV legislatura (2006-2008) è stato eletto al Senato nelle liste di Forza Italia ed è stato componente della 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo).
Deputato del PdL (2008)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2008 è stato eletto (nel 2008) alla Camera dei deputati nelle liste del Popolo della Libertà per la XVI legislatura ed è stato componente della Commissione parlamentare Affari Europei.
Amministratore delegato di Expo 2015 (2008-2010)
[modifica | modifica wikitesto]Dal 2008 al 2010 Stanca ha ricoperto la carica di amministratore delegato della Società di Gestione Expo Milano 2015 S.p.A. sino al 24 giugno 2010. Sotto la sua guida è stato predisposto il progetto del sito espositivo ed è stato sviluppato il piano industriale della manifestazione, che è stato poi approvato nell'autunno del 2010 dal B.I.E. (Bureau International des Espositions).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Organi direttivi Aspen, su aspeninstitute.it. URL consultato il 4 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Lucio Stanca
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lucio Stanca, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Lucio Stanca, su Senato.it - XV legislatura, Parlamento italiano.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88351998 · SBN MILV093961 · LCCN (EN) nb2016018670 |
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