Luca Canali

Luca Canali (Roma, 3 settembre 1925 – Roma, 8 giugno 2014[1]) è stato un latinista, scrittore, traduttore e poeta italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Origini e militanza politica[modifica | modifica wikitesto]
Nato in una famiglia della piccola borghesia, partecipò alla Resistenza con il Partito d'Azione e, attratto dal marxismo, a vent'anni si iscrisse al Partito Comunista Italiano dove sarà per molti anni militante attivo e dirigente di sezione; intanto, compiuti brillantemente gli studi classici all'Università di Roma, diventò assistente prima di Natalino Sapegno e poi di Ettore Paratore, con il quale si era laureato con una tesi su Lucrezio, il suo autore preferito assieme a Leopardi e James Joyce; questa tesi verrà poi ampliata e pubblicata con il titolo Lucrezio, poeta della ragione.[2]
Espulsione dal PCI[modifica | modifica wikitesto]
Nei primi anni cinquanta fu anche collaboratore della rivista Il Contemporaneo (allora settimanale), diretta da Carlo Salinari. Nel 1956, dopo i fatti di Ungheria, fondò insieme con Elio Petri, Tommaso Chiaretti, Ugo Attardi, Renzo Vespignani e altri, Città aperta, una rivista di cultura che esprime il dissenso di molti intellettuali comunisti dalla linea del partito di ortodossa fedeltà all'Unione Sovietica, e per questo venne espulso - con altri - nel 1958, con l'accusa di «revisionismo».[2] La scoperta dei crimini staliniani rappresentò, per lui che aveva riposto nel comunismo la sua fede, il "crollo di tutto il suo mondo", come aveva spesso affermato, e pur rimanendo di sinistra abbandonò il PCI. In seguito non si occuperà più di politica.[2]
Attività accademica e letteraria[modifica | modifica wikitesto]
Collaborò con le riviste Nuovi Argomenti, Il Verri di Luciano Anceschi e Paragone di Roberto Longhi e Anna Banti. Vince quindi la cattedra di Letteratura latina all'Università di Pisa, dove insegna per quindici anni.
Soffrì fin da giovane di alcuni disturbi psicologici che lo costrinsero successivamente anche a ricoveri in clinica, cure psichiatriche e numerose sedute di psicoanalisi: in particolare una grave depressione, alcune fobie e il disturbo ossessivo-compulsivo, che prese la forma di dubbi patologici e pensieri continui che ostacolarono il suo lavoro.[2]
Collaborò anche con Federico Fellini per il Satyricon[2], e, lasciato l'insegnamento universitario per l'aggravarsi dei disturbi, dal 1981 si dedicò a un'intensa attività di scrittore di romanzi e racconti. Trascorse la maggior parte della vita a Roma, l'unica città in cui affermava di poter vivere davvero.[2] La sua opera narrativa affrontò con lucidità e durezza gli anni di guerra e di resistenza, la militanza nel PCI del dopoguerra, e le mille imprevedibili pieghe dell'animo umano, tra incontri, affetti, eros e solitudine, nei meandri della nevrosi compulsiva e della depressione. Famose e importanti sono le sue traduzioni delle Bucoliche (1978), delle Georgiche (1983) e dell'Eneide di Virgilio (in sei volumi, 1978-83) e de La natura delle cose di Lucrezio (1990).[3]
Gli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]
Collaborò alle pagine culturali de Il Giornale, durante la direzione di Vittorio Feltri.
Dopo una breve malattia, morì a Roma l'8 giugno 2014, all'età di 88 anni, presso il Policlinico Gemelli dove era ricoverato da una settimana.[4][5]
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Canali si sposò con Maria Giovanna La Conte, italo-spagnola, che gli diede una figlia. Ebbe anche un'altra figlia, fuori dal matrimonio: con lei però non ebbe praticamente mai rapporti, incontrandola solo una volta, per volere della madre. Dopo la morte della moglie non si risposerà, affermando che il matrimonio è stato un "grande errore".[2]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Saggistica di letteratura latina e storia romana[modifica | modifica wikitesto]
- Lucrezio, poeta della ragione, Roma, Editori Riuniti, 1963.
- Personalità e stile di Cesare, Roma, Ed. dell'Ateneo, 1963.
- Potere e consenso nella Roma di Augusto. Guida storica e critica, a cura di, Roma-Bari, Laterza, 1975.
- Identikit dei padri antichi, Milano, Rizzoli, 1976.
- Giulio Cesare, Roma, Editori Riuniti, 1977.
- Vita, sesso, morte nella letteratura latina, Milano, Il saggiatore, 1987. ISBN 88-04-30610-6.
- L'erotico e il grottesco nel Satyricon, Roma-Bari, Laterza, 1986. ISBN 88-420-2754-5.
- Profili latini, Roma, Editori Riuniti, 1991. ISBN 88-359-3443-5.
- Controstoria di Roma. La politica imperialistica e le guerre civili a Roma nella testimonianza dei più grandi scrittori latini e greci, Firenze, Ponte alle Grazie, 1997. ISBN 88-7928-385-5.
- Le Vite (indiscrete) di dodici Cesari di Svetonio, la lingua più affilata dell'antico Ovest, Casale Monferrato, Piemme, 1997. ISBN 88-384-2870-0.
- I latini per i moderni. Un'antologia, Locarno, Dadò, 1998. ISBN 88-8281-010-0.
- Satyricon. Se Petronio l'avesse scritto oggi, Casale Monferrato, Piemme, 1999. ISBN 88-384-4477-3.
- Tra Cesare e Cristo. Misteri, atrocità, splendori di un secolo che cambiò il corso della storia, Milano, Ponte alle Grazie, 1999. ISBN 88-7928-461-4.
- Luca Canali racconta l'Eneide, a cura di Maria Pellegrini, Milano, Einaudi scuola, 2000. ISBN 88-286-0520-0.
- Scandali e vizi privati delle donne dei Cesari, Casale Monferrato, Piemme, 2000. ISBN 88-384-4912-0.
- L'essenza dei latini, con Maria Clelia Cardona, Milano, Oscar Mondadori, 2000. ISBN 88-04-47751-2.
- Una giovinezza piena di speranze. Autobiografia di Marco Celio Rufo, Milano, Bompiani, 2001. ISBN 88-452-4703-1.
- Amore e sessualità negli autori latini, Milano, Bompiani, 2001. ISBN 88-452-4852-6.
- Vita di Plinio, ovvero L'arte della meraviglia, Milano, Ponte alle Grazie, 2001.
- Delitti e congiure nell'antica Roma, Casale Monferrato, Piemme, 2002. ISBN 88-384-7384-6.
- Il sangue di Roma. Dal 133 a.C. un secolo di intrighi, assassinii e scontri di potere, Casale Monferrato, Piemme, 2003. ISBN 88-384-7995-X.
- Il sangue dei Gracchi, Casale Monferrato, Piemme, 2004. ISBN 88-384-7511-3.
- I cavalieri latini dell'Apocalisse, Milano, Saggi Bompiani, 2005. ISBN 88-452-3390-1.
- Camena. Letteratura latina. Storia, antologia, autori, 5 voll., Milano, Einaudi scuola, 2005.
- Erotismo e violenza nell'antica Roma, Casale Monferrato, Piemme, 2005. ISBN 88-384-8139-3.
- Scrittori e potere nell'antica Roma, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2006. ISBN 88-498-1671-5.
- Come leggere Virgilio, Milano, Tascabili Bompiani, 2007. ISBN 978-88-452-5918-0.
- Il tridente latino. Lucrezio, Virgilio, Petronio, Roma, Gaffi, 2007. ISBN 978-88-87803-58-7.
- I tre volti di Catullo, con Lorenzo Perilli, Milano, BUR Rizzoli, 2013. ISBN 978-88-17-07041-6.
- Pax alla romana. Gli eterni vizi del potere, con Lorenzo Perilli, Firenze-Milano, Giunti, 2014. ISBN 978-88-09-79288-3.
Traduzioni dal latino[modifica | modifica wikitesto]
- Caio Giulio Cesare, Diario di guerra, a cura di L. Canali, Firenze, La Nuova Italia, 1965.
- T. Maccius Plautus, Bacchides, nota introduttiva e testo critico di Cesare Questa, traduzione di L. Canali, Firenze, Sansoni, 1965.
- Virgilio, Bucoliche, introduzione e traduzione di L. Canali, Milano, Biblioteca universale Rizzoli, 1978.
- Virgilio, Eneide, a cura di Ettore Paratore, traduzione di Luca Canali, 6 voll., Roma-Milano, Fondazione Lorenzo Valla-A. Mondadori, 1978-1983.
- Virgilio, Georgiche, traduzione di L. Canali, note al testo di Riccardo Scarcia, Milano, Biblioteca universale Rizzoli, 1983. ISBN 88-17-12447-8.
- Publio Cornelio Tacito, Germania, introduzione e cura di L. Canali, Roma, Editori Riuniti, 1983. - Edizioni Studio Tesi, 1991-1999; Editori Riuniti, 2020, ISBN 978-88-359-8171-8.
- Tito Lucrezio Caro, La natura delle cose, traduzione di L. Canali, testo latino e commento a cura di Ivano Dionigi, Milano, Rizzoli, 1990. ISBN 88-17-18706-2.
- Orazio, Odi. Epodi, a cura di L. Canali, Collana Oscar Classici Greci e Latini, Milano, Mondadori, 2004, ISBN 978-88-045-2897-5.
Altra saggistica[modifica | modifica wikitesto]
- La follia lucida, Bologna, Cappelli, 1972.
- L'eros freddo. Studi sull'Eneide, Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1976.
- Bios Thanatos, Poggibonsi, Lalli, 1979.
- I volti di Eros, Roma, Editori Riuniti, 1984. ISBN 88-359-2659-9.
- Alessandro Manzoni, scelta e introduzione di, Roma, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 1995.
- Intervista a cinque fantasmi, Roma, Editori Riuniti, 1997. ISBN 88-359-4317-5.
- Orlando furioso. Le donne, i cavalieri, le armi, gli amori, Casale Monferrato, Piemme, 1998. ISBN 88-384-4065-4.
- Il contributo della lingua all'Unità d'Italia, in Grand Tour. Rivisitare l'Italia nei suoi 150 anni, Roma, Solaris, 2010.
Narrativa[modifica | modifica wikitesto]
- La resistenza impura, con una lettera di Eugenio Montale, Milano, A. Mondadori, 1965.
- La vecchia sinistra, Milano, A. Mondadori, 1970.
- Tratto d'unione, Firenze, Lalli, 1975.
- Resa condizionata, Firenze, Lalli, 1976.
- Intenzione d'amore, Poggibonsi, Lalli, 1977.
- Il sorriso di Giulia, Roma, Editori Riuniti, 1980.
- Strani movimenti, Milano, Crocetti, 1985.
- I delatori, Milano, Bompiani, 1986.
- Segreti, Roma, Editori Riuniti, 1989. ISBN 88-359-3301-3.
- Ai rari astanti, Milano, Crocetti, 1989.
- Zapping, Milano, A. Mondadori, 1993. ISBN 88-04-37574-4.
- Diario segreto di Giulio Cesare, Milano, A. Mondadori, 1994. ISBN 88-04-38687-8.
- Nei pleniluni sereni. Autobiografia immaginaria di Tito Lucrezio Caro, Milano, Longanesi, 1995. ISBN 88-304-1287-2.
- Pietà per le spie, Casale Monferrato, Piemme, 1996. ISBN 88-384-2416-0.
- Memorie di un libertino depresso, Milano, Longanesi, 1997. ISBN 88-304-1368-2.
- L'uomo che non stava al gioco, Casale Monferrato, Piemme, 1998. ISBN 88-384-3032-2.
- Borderline, Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1999. ISBN 88-444-1411-2.
- Finzioni e memoria, Milano, Longanesi, 1999. ISBN 88-304-1464-6.
- Folle folla, Milano, Longanesi, 2000. ISBN 88-304-1636-3.
- Cronache di storia vissuta, Milano, Ponte alle Grazie, 2000. ISBN 88-7928-517-3.
- Le dolci brezze di Scicli, Roma, Quiritta, 2002. ISBN 88-8403-012-9.
- Reds. Racconti comunisti, Milano, Bompiani, 2003. ISBN 88-452-5380-5.
- Ognuno soffre la sua ombra. Da Catullo a Giovenale: i grandi nevrotici della poesia latina, collaborazione di Giovanna Breccia e Maria Pellegrini, Milano, Bompiani, 2003. ISBN 88-452-5453-4.
- Il disagio, Roma, Accademia degli Incolti, 2003. ISBN 88-87803-25-0.
- Potresti averli già incontrati a una fermata d'autobus, San Cesario di Lecce, Manni, 2004. ISBN 88-8176-512-8.
- Gincana, Roma, Editori Riuniti, 2004. ISBN 88-359-5616-1.
- Tutti contro tutti. L'uomo, re del creato, detronizzato dai poeti, collaborazione di Maria Pellegrini, Roma, Gaffi, 2004. ISBN 88-87803-38-2.
- Cronaca di follie e amori impossibili, Milano, Tascabili Bompiani, 2004. ISBN 88-452-3257-3.
- La sporca guerra, Milano, Tascabili Bompiani, 2005. ISBN 88-452-3399-5.
- Che gli scandali avvengano, Milano, Tascabili Bompiani, 2006. ISBN 88-452-5717-7.
- L'innocenza dei colpevoli, San Cesario di Lecce, Manni, 2006. ISBN 88-8176-774-0.
- Archivio rosso. Gli anni dell'utopia, San Cesario di Lecce, Manni, 2007. ISBN 978-88-8176-960-5.
- Ventitré colpi di pugnale. Diario segreto degli ultimi giorni di Giulio Cesare, Casale Monferrato, Piemme, 2008. ISBN 978-88-384-8660-9.
- L'interdetto, Matelica, Hacca, 2009. ISBN 978-88-89920-31-2.
- Lampi, Bagno a Ripoli, Passigli, 2011. ISBN 978-88-368-1265-3.
- Augusto, braccio violento della storia, Milano, Bompiani romanzo, 2011. ISBN 978-88-452-6696-6.
- Match nullo, Roma, Cavallo di Ferro, 2013. ISBN 978-88-7907-123-9.
Narrativa a sfondo autobiografico[modifica | modifica wikitesto]
- Autobiografia di un baro, Milano, Bompiani, 1983.
- Spezzare l'assedio, Milano, Bompiani, 1984; Milano, Tascabili Bompiani, 2003. ISBN 88-452-5528-X.
- Amate ombre, Milano, Bompiani, 1987.
Poesia[modifica | modifica wikitesto]
- Un'altra stagione, Roma, Carucci, 1959.
- La deriva, Milano, Biblioteca universale Rizzoli, 1979.
- Il naufragio, Milano, Biblioteca universale Rizzoli, 1983.
- Toccata e fuga, Milano, Garzanti, 1984.
- Alla maniera di. Inediti apocrifi di poeti moderni, Milano, Crocetti, 1986.
- La lingua dei robot, Cernusco sul Naviglio, Severgnini, 1988.
- Anticlimax, Cosenza, Orizzonti Meridionali, 1999.
- Fasi, Roma, Empiria, 2002. ISBN 88-87450-15-3.
- Deliri. Discepole in sogno, Milano, Crocetti, 2005.
Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 1980: Premio Comisso[7]
- 1983: Premio Nazionale Letterario Pisa per la narrativa;[8]
- 1983: Premio Speciale Viareggio[9]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ È morto il grande latinista Luca Canali, su repubblica.it, 8 giugno 2014. URL consultato il 9 giugno 2014.
- ^ a b c d e f g Luca Canali si confessa
- ^ Articoli pubblicati su Il Giornale, su ilgiornale.it.
- ^ È morto il grande latinista Luca Canali
- ^ Addio a Luca Canali, latinista e scrittore
- ^ Luca Canali ha spezzato l'assedio
- ^ Archivio Premio Giovanni Comisso, su premiocomisso.it. URL consultato il 3 ottobre 2019.
- ^ Albo d'oro, su premionazionaleletterariopisa.onweb.it. URL consultato il 7 novembre 2019.
- ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Luca Canali
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Canali, Luca, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Canali, Luca, su sapere.it, De Agostini.
- Luca Canali, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- (EN) Opere di Luca Canali, su Open Library, Internet Archive.
- Registrazioni di Luca Canali, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 64030385 · ISNI (EN) 0000 0001 2136 4258 · SBN CFIV007920 · BAV 495/151540 · LCCN (EN) n80050298 · GND (DE) 119354756 · BNF (FR) cb12076597x (data) · J9U (EN, HE) 987007423773505171 · NSK (HR) 000360896 · CONOR.SI (SL) 22255971 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80050298 |
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