Love Hurts (album Cher)

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Love Hurts
album in studio
ArtistaCher
Pubblicazione11 giugno 1991
Durata43:53 Bandiera dell'Europa
46:45 Bandiera degli Stati Uniti Bandiera del Canada
Dischi1
Tracce12 Bandiera dell'Europa

11 Bandiera degli Stati Uniti Bandiera del Canada

GenereRock
Pop
EtichettaGeffen Records
ProduttoreJohn Kalodner, Peter Asher, Steve Lukather, Guy Roche, Diane Warren, Richie Zito, Bob Rock
Registrazione1990-1991
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[9]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia[1]
(vendite: 70 000+)

Bandiera dell'Austria Austria[2]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Canada Canada[3]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Germania Germania[4]
(vendite: 500 000+)
Bandiera della Svezia Svezia[5]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[6]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[7]
(vendite: 15 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (3)[8]
(vendite: 1 000 000+)

Cher - cronologia
Album precedente
(1990)
Album successivo
Greatest Hits: 1965-1992
(1992)
Singoli
  1. The Shoop Shoop Song (It's in His Kiss)
    Pubblicato: 1990
  2. Love and Understanding
    Pubblicato: 1991
  3. Save Up All Your Tears
    Pubblicato: 1991
  4. Love Hurts
    Pubblicato: 1991
  5. Could've Been You
    Pubblicato: 1992
  6. When Lovers Become Strangers
    Pubblicato: 1992

Love Hurts è il terzo ed ultimo album realizzato dalla cantante Cher per la casa discografica Geffen, pubblicato in tutto il mondo nell'estate del 1991.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'album segue la formula dei due precedenti dischi di Cher, un pop rock molto semplice ma efficace. La lista tracce contiene quattro cover: The Shoop Shoop Song (It's in His Kiss) (Merry Clayton, 1963), A World Without Heroes (Kiss, 1980), Save Up All Your Tears (Bonnie Tyler, 1988) e Love Hurts (Everly Brothers, 1960), di quest'ultima Cher ne fece un'altra nel 1975 per l'album Stars.

Il disco presenta due differenze fondamentali tra l'edizione americana e quella europea: la prima riguarda la cover mentre la seconda è l'aggiunta nella tracklist Europea della canzone The Shoop Shoop Song (It's in His Kiss). In Europa il disco ottiene un successo straordinario: scala le classifiche di vendita fino alle posizioni più alte e diviene più volte disco di platino. Nel Nord America invece, la reazione del pubblico e della critica è più fredda e le vendite del disco volano basse. Nonostante tutto Love Hurts supera, in termini di vendita, i due precedenti lavori di Cher e diventa il suo album più venduto con oltre 16 milioni di copie (record che verrà battuto da Believe nel 1998).

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Save Up All Your Tears (Diane Warren, Desmond Child)
  2. Love Hurts (Boudleaux Bryant)
  3. Love and Understanding (Warren)
  4. Fires of Eden (Mark Goldenberg, Kit Hain)
  5. I'll Never Stop Loving You (Sue Shifrin, David Cassidy, John Wetton)
  6. One Small Step (Barry Mann, Wendy Waldman, Brad Parker)
  7. A World without Heroes (Paul Stenley, Gene Simmons, Lou Reed, Bob Ezrin)
  8. Could've Been You (Arnie Roman, Bob Halligan Jr.)
  9. When Love Calls Your Name (Jimmy Scott, Tom Snow)
  10. When Lovers Become Strangers (D. Warren)
  11. Who You Gonna Believe (Steve Fonatano, Joe Marquez, Jerry Marquez)
Traccia bonus nella versione europea
  1. The Shoop Shoop Song (It's in His Kiss) (Rudy Clark)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1991) Posizione
massima
Austria 1
Germania 2
Irlanda 1
Norvegia 1
Regno Unito 1
Stati Uniti 48
Svizzera 1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ARIA Charts - Gold and Platinum ARIA Accreditation Awards, su aria.com.au.
  2. ^ (DE) Austrian album certifications – Cher – Love Hurts, su ifpi.at, IFPI Austria.
  3. ^ "Canadian album certifications – Cher – Love Hurts". Music Canada. Copia archiviata, su musiccanada.com. URL consultato il 10 agosto 2012 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2012)..
  4. ^ (DE) Cher – Love Hurts – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  5. ^ (SV) Guld- och Platinacertifikat − År 1987−1998 (PDF), su ifpi.se, IFPI Sweden. URL consultato il 12 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2012).
  6. ^ The Official Swiss Charts and Music Community: Awards (Cher; 'Love Hurts'), su swisscharts.com, Hung Medien.
  7. ^ (EN) Dean Scapolo, The Complete New Zealand Music Charts 1966-2006, Maurienne House, 2007, ISBN 1-877443-00-X.
  8. ^ (EN) Love Hurts, su British Phonographic Industry. URL consultato il 16 novembre 2020.
  9. ^ (EN) Cher - Love Hurts – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 16 novembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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