Louis Léonce Trullet

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Louis Léonce Trullet
NascitaSaint Tropez, Francia, 6 ottobre 1756
MorteTolone, Francia, 1º febbraio 1827
Dati militari
Paese servito Regno di Francia
Bandiera della FranciaPrima Repubblica francese
Forza armataMarine royale
Marine révolutionnaire française
ArmaMarina
Anni di servizio1792-1814
GradoCapitano di vascello
GuerreGuerre rivoluzionarie francesi
BattaglieBattaglia del Nilo
Comandante diTimoléon
Decorazionivedi qui
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Louis Léonce Trullet (Saint-Tropez, 6 ottobre 1756Tolone, 1º febbraio 1827) è stato un militare francese, capitano di vascello della Marina militare francese fu comandante del vascello da 74 cannoni Timoléon durante la Battaglia del Nilo, avvenuta il 1º agosto 1798.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Saint Tropez il 6 ottobre 1756[1] da una famiglia di marinai, era figlio del capitano Michel Joseph, e fratello minore di Jean François Timothée. Si arruolò nella Marine royale di Luigi XVI come mozzo nel 1768, imbarcandosi sul vascello della Compagnia francese delle Indie Orientali Séduisant. Successivamente prestò servizio come marinaio su un certo numero di navi per poi diventare timoniere nel 1775. Dal luglio 1776 prestò servizio, in qualità di tenente ausiliario, su una nave mercantile della Compagnia francese delle indie Orientali. Nel 1784 ricevette il brevetto di capitano di navi mercantile. Nel 1792 passo a servire nella Marina rivoluzionaria,[2] e nel settembre 1793 venne incaricato dall'ambasciatore francese a Costantinopoli di portare urgentemente dei dispacci segreti in Francia.[3] Arrivando in vista dell'isolotto di Fort de Brégançon la sua nave, la Madone d'Hydra fu intercettata dagli inglesi, ma egli riuscì a respingere il loro assalto. A causa dei danni riportati il mercantile colò a picco al largo dell'isolotto, ma egli riuscì a salvare i documenti.[4] In riconoscimento del suo comportamento tenuto durante la battaglia fu promosso temporaneamente a capitano di vascello nel gennaio 1794. Nel dicembre 1795 ebbe il comando della fregata Carrère, e nel corso del 1797 assunse il comando del vascello da 80 cannoni Guillame Tell, per passare poi sul 74 cannoni Conquérant nel corso dell'anno. Nei primi mesi del 1798 ebbe il comando del vascello da 74 cannoni Peuple Souverain, passando poi sul Timoléon[5] in vista della spedizione in Egitto[6] del generale Bonaparte.[6] Il vascello faceva parte della squadra navale del viceammiraglio Brueys,[7] che aveva il compito di scortare le navi da trasporto con a bordo il corpo di spedizione. Durante la Battaglia del Nilo,[8] avvenuta il 1º agosto 1798, il suo vascello[8] si trovava nella posizione più arretrata in linea francese.[9] Durante le fasi finali della battaglia il suo vascello, fino a quel momento rimasto ai margini del combattimento, venne duramente impegnato[10] da tre navi inglesi,[11] Trovandosi troppo a sud[12] fu impossibilitato a salpare secondo gli ordini ricevuti dal contrammiraglio Pierre Charles Silvestre de Villeneuve,[13] l'ufficiale più alto in grado rimasto, e segnalò al contrammiraglio l'intenzione di fare arenare la nave per evitarne la cattura.[13] Il Timoléon, mentre l'equipaggio lasciava la nave a bordo delle scialuppe[14] rifugiandosi sulla costa, fu dato alle fiamme[13] ed esplose nel primo pomeriggio.[12]

Dopo il disastro di Abukir ricevette il comando della piccola fregata da 12 cannoni Courageuse, facente parte della stazione navale della Siria comandata dal contrammiraglio Jean Baptiste Perrée.[15] la nave fu impiagata per trasportare artiglieria e munizioni alle truppe francesi che assediavano San Giovanni d'Acri. Durante tale impiego, il 9 aprile 1799[16] catturò la cannoniera inglese Foudre. Durante il combattimento navale avvenuto il 18 giugno 1799 al largo di Tolone, che vide impegnate tre fregate e due brigantini francesi agli ordini del contrammiraglio Perreé contro una formazione navale inglese più potente, la sua nave venne catturata dopo un impari combattimento dal vascello da 74 cannoni Captain . Portato in Inghilterra come prigioniero, venne rilasciato sulla parola il mese successivo. Nel 1800 ebbe il comando di una flottiglia di fregate impiegate sulla coste italiane, e fu promosso definitivamente a capitano di vascello di 2ª Classe il 23 settembre 1800. A partire dal 1803 fu assegnato a comandi a terra, e il 24 settembre dello stesso anno ricevette la nomina a Capitano di vascello di 1ª Classe. Il 5 febbraio 1804 venne insignito del titolo di Cavaliere della Legion d'onore, diventandone Ufficiale[17] il 14 giugno dello stesso anno.[17] Si ritirò dal servizio attivo nel 1814, e si spense a Tolone il 1º febbraio 1827.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Les capitaines de vaisseau, by Thierry Pouliquen
  2. ^ Battesti 1998, p. 24, con lui vi entrarono anche i futuri partecipanti alla battaglia di Aboukir: Maurice Gillet, Jean François Timothée Trullet, Pierre Jean Stadelet, Pierre Paul Racord, Georges Saunier, Éléonore Jean Nicolas Solen, Jean Villeneuve, e Pierre Philippe Cambon.
  3. ^ Pavlidis, Laurent. Une mission secrète en Méditerranée en 1793: le voyage de Louis Léonce Trullet à bord de la Madone d'Hydra in Cahiers d'archéologie subaquatique XIX, 2012.
  4. ^ Joncheray, Anne e Joncheray, Jean-Pierre. La Madone d'Hydra, étude d'archéologie sousmarine d'un navire grec, affrété par un marin tropézien, coulé en 1793 au large du fort de Brégançon (Var) in Cahiers d'archéologie subaquatique XIX, 2012.
  5. ^ Sugden 2012, p. 105.
  6. ^ a b Fremont-Barnes 2011, p. 25.
  7. ^ Fremont-Barnes 2011, p. 16.
  8. ^ a b Fremont-Barnes 2011, p. 22.
  9. ^ Fremont-Barnes 2011, p. 43.
  10. ^ Clowes 1997, p. 368.
  11. ^ Si trattava dei vascelli Alexander , Majestic e Goliath, cui successivamente si aggiunse il Theseus.
  12. ^ a b Monstert 2007, p. 272.
  13. ^ a b c Fremont-Barnes 2011, p. 79.
  14. ^ Adkins, Adkins 2006, p. 37.
  15. ^ Fonds Marine. Campagnes (opérations; divisions et stations navales; missions diverses). Inventaire de la sous-série Marine BB4. Tome premier: BB4 1 à 482 (1790-1826), pag.229.
  16. ^ London Gazette, 18 giugno 1799, pag.609.
  17. ^ a b c Lavallée, Perrotte 1805, p. 123.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Roy Adkins, Adkins Lesley, The War for All the Ocean., Abacus, 2006, ISBN 978-0-349-11916-8.
  • (FR) Battesti, Michèle, La bataille d'Aboukir 1798, Paris, Les Grandes Batailles n.28 Economica, 1998, ISBN 2-7178-3740-X.
  • (FR) Jean-Claude Castex, Dictionnaire des batailles navales franco-anglaises, Saint-Nicolas (Québec), Les Presses de l'Université Laval, 2003, ISBN 2-901952-42-9.
  • (EN) William Laird Clowes, The Royal Navy, A History from the Earliest Times to 1900, Vol. IV, Chatham Publishing, 1997, ISBN 1-86176-013-2.
  • Luigi Donolo, Il Mediterraneo nell'Età delle rivoluzioni 1789-1849, Pisa, Pisa University Press, 2012, ISBN 978-88-6741-004-0.
  • (EN) Gregory Fremont-Barnes, Nile 1798. Nelson's first great victory, Botley, Oxford, Osprey Publishing Midland House, 2011, ISBN 978-1-84603-580-7.
  • (EN) George A. Henty, At Aboukir and Acre: A Story of Napoleon's Invasion of Egypt, Tucson, AZ, Fireship Press, 1822, ISBN 1-935585-23-1.
  • (FR) Lavallée, Perrotte, Annuaire de la Légion d'Honneur: pour l'an XIII (1805). Le Ier du règne de Napoléon, Paris, Chez Rondonneau, 1805.
  • (EN) Noel Mostert, The Line upon a Wind: The Greatest War Fought at Sea Under Sail 1793–1815, Vintage Book, 2007, ISBN 978-0-7126-0927-2.
  • (FR) Danielle Quintin, Bernard Quintin, Dictionnaire des Capitaines di vascello de Napoléon,, Paris, SPM, 2003, ISBN 2-901952-42-9.
  • (FR) Guy Rachet, Saint Tropez, porte de l'Orient. Les frères Trullet, vie et destin de deux marins tropéziens., Monaco, Editions de Rocher, 1822, ISBN 978-2-268-03610-6.
  • (EN) John Sugden, Nelson: The Sword of Albion ., London, The Bodley Head Random House, 2012, ISBN 1-4481-2956-7.
  • Cronologia dell'epoca napoleonica
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