Lorenzo Orsetti

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Lorenzo Orsetti
SoprannomeOrso Dellatullo
Tekoşer Piling (nome di battaglia)
NascitaBagno a Ripoli[1], 13 febbraio 1986
MorteAl-Baghuz Fawqani, 18 marzo 2019[2]
Cause della morteMorto in combattimento
Luogo di sepolturaCimitero delle Porte Sante, Firenze
Dati militari
Paese servito Amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est
Forza armata Unità di Protezione Popolare (YPG)
Unità Brigata Internazionale di Liberazione
Anni di servizio2017-2019
GuerreGuerra civile siriana
CampagneOperazione Ramoscello d'Ulivo
BattaglieBattaglia di Baghuz Fawqani
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Lorenzo Orsetti (Bagno a Ripoli, 13 febbraio 1986Al-Baghuz Fawqani, 18 marzo 2019) è stato un anarchico, antifascista e militare italiano che ha combattuto a fianco della milizia curda Unità di Protezione Popolare (YPG) in Siria nel corso della guerra civile siriana. È conosciuto anche come Orso e con il nome di battaglia Tekoşer Piling.[3][4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lorenzo Orsetti nacque a Bagno a Ripoli, un sobborgo del capoluogo toscano, il 13 febbraio 1986 e lavorò inizialmente come cameriere, in seguito come chef e sommelier, in diversi ristoranti di Firenze.[5][6] In seguito allo scoppio della guerra civile siriana, si interessò al conflitto in Rojava, diventando un sostenitore della causa curda contro lo Stato Islamico della Siria e dell'Iraq (ISIS). In Italia conobbe l'attivista anarchico Paolo Andolina, il quale aveva combattuto nelle forze internazionali YPG contro lo Stato Islamico[7].

Nel settembre del 2017 viaggiò verso la Siria, dove si unì all'Unità di Protezione Popolare (YPG). Qui incontrò numerosi volontari internazionali, tra cui alcuni membri del gruppo antifascista "Antifa Tabur"[8], che si erano uniti alla lotta armata contro il califfato.[9] Conobbe militanti provenienti da tutto il mondo, tra cui alcuni italiani e numerosi di provenienza turca. Terminato l'addestramento militare, Orsetti si unì ad una formazione militare organizzata dal Partito Comunista della Turchia[10], divenendo quindi membro della Brigata Internazionale di Liberazione ed unendosi ai combattimenti contro le forze turche e filoturche durante l'Operazione Ramoscello d'Ulivo.[11][12]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Orsetti fu ucciso in combattimento nel villaggio siriano di Al-Baghuz Fawqani, nei pressi del confine con l'Iraq, la mattina del 18 marzo 2019. Si trovava in tale località per combattere contro lo Stato Islamico nell'offensiva curda contro l'ultimo bastione dell'organizzazione presente nella Siria ad est dell'Eufrate. Si era unito ad un'unità araba delle Forze Democratiche Siriane, la quale durante un'operazione volta al salvataggio di civili usati come scudi umani fu colpita da un'imboscata nemica e fu completamente annientata.

La sua morte fu dapprima annunciata sui canali Telegram dell'ISIS, poi fu confermata dalle forze YPG.[13][14] Durante l'operazione per recuperare il suo corpo altri due soldati arabi delle SDF avrebbero perso la vita in combattimento.[15] A seguito di una cerimonia funebre militare in Siria[16], la salma fu trasportata in Iraq e da qui rientrò a Firenze nel giugno del 2019 dove fu seppellita nel cimitero delle Porte Sante, nei pressi delle tombe dei martiri fiorentini della Resistenza italiana.[17]

La lettera testamento[modifica | modifica wikitesto]

In seguito alla sua morte fu diffusa sui notiziari e sui social la lettera contenente le sue ultime volontà. Il testo, che si apriva con la frase "Ciao, se state leggendo questo messaggio è segno che non sono più a questo mondo", conteneva numerose esortazioni all'impegno civile a favore della giustizia sociale ed a non arrendersi di fronte alle difficoltà poiché è "proprio nei momenti più bui che la vostra luce serve. E ricordate sempre che ogni tempesta inizia con una singola goccia. Cercate di essere voi quella goccia."[18]

Questo il testo integrale:

«Ciao, se state leggendo questo messaggio è segno che non sono più a questo mondo. Beh, non rattristatevi più di tanto, mi sta bene così; non ho rimpianti, sono morto facendo quello che ritenevo più giusto, difendendo i più deboli e rimanendo fedele ai miei ideali di giustizia, eguaglianza e libertà. Quindi nonostante questa prematura dipartita, la mia vita resta comunque un successo e sono quasi certo che me ne sono andato con il sorriso sulle labbra. Non avrei potuto chiedere di meglio. Vi auguro tutto il bene possibile e spero che anche voi un giorno (se non l’avete già fatto) decidiate di dare la vita per il prossimo, perché solo così si cambia il mondo. Solo sconfiggendo l’individualismo e l’egoismo in ciascuno di noi si può fare la differenza. Sono tempi difficili lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza, mai! Neppure per un attimo. Anche quando tutto sembra perduto e i mali che affliggono l’uomo e la terra sembrano insormontabili, cercate di trovare la forza e di infonderla nei vostri compagni. È proprio nei momenti più bui che la vostra luce serve. E ricordate sempre che “ogni tempesta comincia con una singola goccia”. Cercate di essere voi quella goccia.

Vi amo tutti, spero farete tesoro di queste parole.

Serkeftin![19]

Orso,

Tekoşer,

Lorenzo[20]»

Numerose manifestazioni di solidarietà nei confronti della sua famiglia e delle forze curde siriane si sono svolte in diverse città italiane nel periodo successivo alla sua morte e anche durante le proteste contro l'offensiva turca in territorio siriano avviata nell'ottobre del 2019. In tali occasioni è stato spesso ripreso il motto di Orsetti "ogni goccia diventerà tempesta" utilizzato come esortazione alla lotta contro le ingiustizie ed i fondamentalismi di ogni genere.[21]

Riconoscimenti e onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Martano 16 agosto 2021
Martano (16 agosto 2021), inaugurazione del monumento dedicato a Lorenzo Orsetti, in presenza di suo padre Alessandro Orsetti.
  • Numerosi spazi pubblici furono rinominati in suo onore. Tra di essi si annoverano il "Parco Nomentano Lorenzo Orsetti Partigiano" di Roma[22], la biblioteca della stazione dei treni di Berceto, un parco nel rione Cirenaica di Bologna e la "Casa del Popolo Lorenzo Orsetti" di Prato.[23][24][25] Nel settembre del 2019, inoltre, il comune di Firenze approvò la delibera per richiedere[26] l'intitolazione di una strada a "Lorenzo Orsetti Partigiano".[27]
  • Nel luglio 2019 Lorenzo Orsetti ricevette anche il Gonfalone d'argento, ovvero la più alta onorificenza conferibile dalla regione Toscana.[28][29]
  • Il fumettista italiano Zerocalcare gli dedicò una graphic novel di 32 pagine, intitolata Macelli, pubblicata il 19 luglio 2019 sul numero 1316 della rivista Internazionale.[15]
  • Il 16 agosto 2021 nei giardini pubblici del comune di Martano, è stato inaugurato il monumento "Cuore" in onore di "Orso" donato da un artista locale che ha chiesto di rimanere anonimo. Il monumento rappresenta un cuore scolpito nella locale pietra e si rifà a un disegno tratto dalla graphic novel di Zerocalcare dedicata ad Orsetti. L'opera è ricavata da un blocco unico di pietra pesante oltre 2 tonnellate. Tutta la cerimonia si è svolta in presenza del padre di "Orso", Alessandro Orsetti e delle autorità cittadine.[30]

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Lorenzo Orsetti (postumo), ORSO. Scritti dalla Siria del Nord-Est - Lorenzo Orsetti - Heval Tekoşer Pilling, collana Tutte Le Strade, Red Star Press, 2021, ISBN 9788867182824.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Siria, l'annuncio dell'Isis: "Abbiamo ucciso un crociato italiano". È Lorenzo Orsetti, su repubblica.it, 18 marzo 2019. URL consultato il 21 novembre 2019.
  2. ^ Siria. La lettera-testamento di Lorenzo, ucciso dal Daesh: «Non ho rimpianti», Avvenire, 18 marzo 2019.
  3. ^ (TR) Öldürülen teröristin kimliği şaşkına çevirdi!, Haber7.com, 20 marzo 2019. URL consultato il 26 novembre 2019.
  4. ^ Lorenzo Orsetti, ora tutti lo celebrano ma anche lui era uno dei cattivi, su ilfattoquotidiano.it, 20 marzo 2019.
  5. ^ Chi era Lorenzo Orsetti, l'italiano ucciso dall'Isis in Siria, la Repubblica, 18 marzo 2019. URL consultato il 20 marzo 2019.
  6. ^ Letter from slain International Volunteer Lorenzo Orsetti, Global Rights, 19 marzo 2019.
  7. ^ Lorenzo Orsetti, Paolo (ex combattente Ypg): "Era sempre sorridente", su dire.it, 19 marzo 2019. URL consultato il 20 marzo 2019.
  8. ^ «Lorenzo Orsetti voleva vedere la fine della guerra. E metteva il sorriso in ogni tragedia», su espresso.repubblica.it, 18 marzo 2019.
    «"Era un antifascista e anche se è arrivato dopo che abbiamo fondato il gruppo Antifa Tabur, ne avrebbe voluto far parte"»
  9. ^ Cristiana Mangani, Lorenzo Orsetti, l'amica combattente: «La guerra fa schifo ma non si può stare a guardare», Il Messaggero, 19 marzo 2019. URL consultato il 20 marzo 2019 (archiviato il 17 dicembre 2019).
  10. ^ YPG: Internationalist fighter from Italy martyred in Baghouz, ANF News, 19 marzo 2019. URL consultato il 20 marzo 2019.
  11. ^ Lorenzo Orsetti: a modern-day partisan, su Morning Star, 19 marzo 2019. URL consultato il 14 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2019).
  12. ^ Afrin: One Year of Resistance, su AMW English, 21 gennaio 2019. URL consultato il 14 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2020).
  13. ^ Our internationalist comrade was martyred in Baghouz, su YPG, 19 marzo 2019. URL consultato il 12 settembre 2019.
  14. ^ Twitter, su @TA_Anarsist, 18 marzo 2019. URL consultato il 20 marzo 2019 (archiviato il 20 marzo 2019).
    «Today our comrade Heval Tekoşer Piling fell şehid in battle in Baghouz. He was a great friend to all of us and an incredibly brave soldier. Many of us had the pleasure of fighting by his side. From Afrin to Deir Ezzor, he was always the last to leave. Şehid namirin»
  15. ^ a b 19/25 luglio 2019 • Numero 1316 - Macelli, Internazionale. URL consultato il 26 novembre 2019.
  16. ^ I funerali di Lorenzo Orsetti in Siria: la salma salutata con le onorificenze militari, portata a braccia dai miliziani curdi fra la folla applaudente, su rainews.it. URL consultato il 9 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2019).
  17. ^ San Miniato: il funerale di Lorenzo Orsetti
  18. ^ Sui social è stato pubblicato il testamento di Lorenzo Orsetti, su agi.it, 18 marzo 2019. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  19. ^ Saluto in lingua curda.
  20. ^ Il testamento di Lorenzo Orsetti, su ilfoglio.it. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  21. ^ Lorenzo Orsetti, in migliaia alla manifestazione: "Sia un esempio per tutti", su firenzetoday.it, 31 marzo 2019. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  22. ^ Un parco intitolato a Lorenzo Orsetti, partigiano, su Rete Kurdistan. URL consultato il 12 settembre 2019.
  23. ^ A Bologna un parco intitolato a Lorenzo Orsetti detto “Orso”, su gazzettadibologna.it, 11 novembre 2019.
  24. ^ INAUGURAZIONE CIRCOLO ARCI LORENZO ORSETTI, su Arci Prato. URL consultato l'11 novembre 2019.
  25. ^ Library in Italy named after YPG Italian fighter Lorenzo Orsetti, su ANF News. URL consultato il 19 aprile 2019.
  26. ^ La legge n. 1188/1927, che regola la materia, agli art.2 e 3 impedisce all'autorità comunali la intitolazione di luoghi pubblici a soggetti deceduti da meno di 10 anni; per quest'ultimi, distinti per meriti eccezionali, l'art. 4 di detta legge prevede una deroga, ma rilasciata dal Ministero dell'Interno. La procedura, dettagliata dalla circolare n. 18 del 29 settembre 1992, prevede che la delibera della Giunta comunale sia uno degli atti prodromici alla richiesta di autorizzazione
  27. ^ Lorenzo Orsetti, da Palazzo Vecchio primo sì per intitolare una strada al giovane morto in Siria, su La Repubblica, La Repubblica. URL consultato il 6 dicembre 2019 (archiviato il 6 dicembre 2019).
  28. ^ Gonfalone d'argento alla memoria di Lorenzo Orsetti, su consiglio.regione.toscana.it.
  29. ^ A Lorenzo Orsetti il Gonfalone d'Argento della Toscana: "Ricordiamolo lottando per la giustizia sociale", su globalist.it, 8 luglio 2019.
  30. ^ Comune di Martano, su facebook.com, 16 agosto 2021.
  31. ^ Emanuele Coen, Il padre di Lorenzo Orsetti, combattente ucciso dall'Isis: «Musica e disegni per restare umani», su espresso.repubblica.it, 2 dicembre 2020.
  32. ^ HER DEM AMADE ME ★ SIAMO SEMPRE PRONTE, SIAMO SEMPRE PRONTI – A LORENZO ORSETTI, su blackcandy.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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