Lorenzo Monaco

Lorenzo Monaco (Siena, 1370 ca - Firenze, 1424 ca) al secolo Piero di Giovanni fu pittore e miniatore toscano tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo.

Senese di nascita non si conosce nulla della vita giovanile, ma di certo fu fiorentino per formazione. Formato nell'estrema tradizione giottesca per lui ebbe grande importanza l'opera di Spinello Aretino e di Agnolo Gaddi.

Nel 1390-91 si fece monaco benedettino camaldolese nel monastero fiorentino di Santa Maria degli Angeli. Qui lavorò a lungo come miniatore nello scriptorium e come pittore su tavola, consacrandosi all'epoca come il maggior pittore di soggetti sacri a Firenze.

Sporadica invece l'attività nell'affresco: la sua maggior opera in questo campo è la decorazione della cappella della famiglia Bartolini in Santa Trinita.

Dal 1404 il suo stile si orienta al gotico internazionale. Nelle numerose tavole a fondo oro da lui realizzate si evince uno stile caratterizzato dal movimento sinuoso delle figure e dei panneggi, dai colori brillanti e ricchissimi (profusione di oro e blu lapislazzulo), dalle originali composizioni architettoniche.

Nonostante si tramandi che sia vissuto sempre in convento (a parte qualche dispensa per eseguire particolari opere), le sue realizzazioni mostrano una certa conoscenza delle novità dell'epoca, della pittura senese ed anche della pittura nordica, con una certa attenzione al dettaglio.

Si dice che sia l'ultimo esponente importante dello stile giottesco, prima della rivoluzione rinascimentale di Beato Angelico (suo allievo, che poi oscurerà il prestigio del maestro) e Masaccio.

Giorgio Vasari incluse una sua biografia nella sua Vite de' più eccellenti architetti scultori e pittori.

Le sue opere sono sparse nei musei di tutto il mondo, con una particolare concentrazione alla Galleria dell'Accademia di Firenze ed alla National Gallery di Londra. Molti codici da lui miniati quando la miniatura era considerata una palestra per la pittura, sono conservati alla Biblioteca Medicea Laurenziana.