Lord Dunsany

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Lord Dunsany

Edward John Moreton Drax Plunkett, XVIII barone Dunsany (Londra, 24 luglio 1878Dublino, 25 ottobre 1957), è stato uno scrittore e drammaturgo irlandese, famoso per le sue opere fantastiche pubblicate col nome di Lord Dunsany.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Edward Dunsany era il figlio di John William Plunkett ed Ernle Elizabeth Ernle-Erle Drax e suo zio era il celebre ammiraglio Reginald Aylmer Ranfurly Plunkett-Ernle-Erle-Drax. Dopo aver studiato a Eton e Sandhurst, prestò servizio come ufficiale durante la seconda guerra boera e durante la prima guerra mondiale tra i fucilieri. Era un eccellente cacciatore e sportivo e fu campione irlandese di pistola e di scacchi. Ottenne la fama con i suoi racconti brevi, i suoi romanzi, le sue opere teatrali e le sue poesie. I suoi più importanti racconti brevi furono pubblicati in antologie tra il 1905 e il 1919: la prima di queste raccolte, The Gods of Pegāna, fu la prima e unica che pubblicò su pagamento.

La particolarità delle sue opere sta nell'ambientazione, un mondo immaginario con una propria storia, una propria geografia e i propri dei: questa particolarità, insieme a numerose altre peculiarità stilistiche e compositive, influenzò profondamente H. P. Lovecraft.

Altra sua opera di rilievo è la serie di racconti sulle avventure, narrate in prima persona di Joseph Jorkens, assiduo frequentatore del Billiards Club di Londra; i racconti sono spesso tratti da suggestioni della vita quotidiana di Dunsany portate all'eccesso.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Ciclo di Pegāna[modifica | modifica wikitesto]

  1. The Gods of Pegāna, Elkin Mathews, 1905. Comprende una prefazione e trentun racconti.
  2. Time and the Gods, William Heinemann, 1906. Comprende una prefazione e venti racconti.

La dilogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus The Complete Pegana: All the Tales Pertaining to the Fabulous Realm of Pegāna, Call of Cthulhu Fiction 6016, Chaosium, 1998. Tale edizione comprende in appendice anche un trittico di racconti intitolato da Dunsany Beyond the Fields We Know, che apparve per la prima volta nella raccolta Tales of Three Hemispheres e presenta affinità tematiche con la saga di Pegana.

Memorie sulla Grande Guerra[modifica | modifica wikitesto]

  • Tales of War, Little, Brown, 1918. Comprende trentadue fra racconti e articoli.
  • Unhappy Far-Off Things, Little, Brown, 1919. Comprende una poesia, una prefazione e dodici racconti.

Dilogia della Shadow Valley[modifica | modifica wikitesto]

  1. The Chronicles of Rodriguez o Don Rodriguez: Chronicles of Shadow Valley, G. P. Putnam's Sons, 1922.
  2. The Charwoman's Shadow, G. P. Putnam's Sons, 1926.

Ciclo di Joseph Jorkens[modifica | modifica wikitesto]

  1. The Travel Tales of Mr. Joseph Jorkens, G. P. Putnam's Sons, 1931. Comprende una prefazione e tredici racconti.
  2. Jorkens Remembers Africa, Longmans, Green & Co., 1934. Comprende una prefazione e ventun racconti.
  3. Jorkens Has a Large Whiskey, Putnam, 1940. Comprende una prefazione e ventisei racconti.
  4. The Fourth Book of Jorkens, Jarrolds, 1948. Comprende una prefazione e trentatré racconti.
  5. Jorkens Borrows Another Whiskey, Michael Joseph, 1954. Comprende una prefazione e trentaquattro racconti.
  6. The Last Book of Jorkens, composto nel 1957, edito postumo da Night Shade Books, 2002. Comprende una prefazione di J.W. Doyle e ventidue racconti.

L'esalogia è stata anche stata pubblicata riunita di due in due nei volumi omnibus The Collected Jorkens: Volume 1 (Night Shade Books, 2004: volumi 1-2), The Collected Jorkens: Volume 2 (Night Shade Books, 2004: volumi 3-4) e The Collected Jorkens: Volume 3 (Night Shade Books, 2005: volumi 5-6); tale edizione include in appendice anche cinque racconti di Jorkens che Dunsany non incluse in nessuna delle raccolte ufficiali.

Raccolte di racconti autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

  • The Sword of Welleran and Other Stories, George Allen & Sons, 1908. Comprende una dedica e dodici racconti.
  • A Dreamer's Tales, George Allen & Sons, 1910. Comprende una prefazione e sedici racconti.
  • Il libro delle meraviglie (The Book of Wonder), William Heinemann, 1912. Trad. Claudio De Nardi, Biblioteca 20, Reverdito Editore, 1989. Comprende una prefazione, quattordici racconti e un epilogo.
  • Fifty-One Tales o The Food of Death: Fifty-One Tales, Elkin Mathews, 1915. Comprende cinquantun racconti; le edizioni britannica e statunitense contengono ciascuna un racconto assente nell'altra.
  • Tales of Wonder o The Last Book of Wonder, Elkin Mathews, 1916. Comprende una prefazione e diciannove racconti; le edizioni britannica e statunitense differiscono per titolo e ordine dei materiali.
  • Tales of Three Hemispheres, John W. Luce & Co., 1919. Comprende quattordici racconti: undici autoconclusivi e il trittico Beyond the Fields We Know, "appendice" della saga di Pegāna.
  • The Man Who Ate the Phoenix, Jarrolds, 1949. Comprende quarantun racconti collegati da una trama unificante.
  • The Little Tales of Smethers and Other Stories, Jarrolds, 1952. Comprende ventisei racconti gialli, di cui diciassette sono autoconclusivi e nove formano il ciclo degli investigatori Mr. Smethers & Mr. Linley.
  • The Men of Baldfolk and Other Fanciful Tales, postumo per Pegana Press, 2016. Comprende nove racconti che Dunsany aveva pubblicato solo su rivista, ma mai in volume, o lasciato inediti.
  • The Ghost in the Corner and Other Stories, a cura di S. T. Joshi e Martin Anderson, postumo per Hippocampus Press, 2017. Comprende diciotto racconti che Dunsany aveva pubblicato solo su rivista ma mai in volume, o lasciato inediti, e trentadue racconti che l'autore aveva selezionato nel 1956 per una raccolta mai data alle stampe.

Romanzi autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Drammaturgie[modifica | modifica wikitesto]

Si indicano le prime edizioni individuali dei drammi lunghi e le prime edizioni antologiche delle pièce brevi.

Poesia[modifica | modifica wikitesto]

Composizioni proprie[modifica | modifica wikitesto]

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

Autobiografie[modifica | modifica wikitesto]

Opere selezionate[modifica | modifica wikitesto]

Le seguenti antologie ristampano racconti, poesie e drammaturgie estrapolate dalle varie raccolte curate da Dunsany, oppure combinano più raccolte in un volume unico.

Selezioni coeve[modifica | modifica wikitesto]

  • Selections from the Writings of Lord Dunsany, a cura di Lord Dunsany e William Butler Yeats, Cuala Press, 1912. Silloge di sette racconti a tiratura limitata.
  • A Dreamer's Tales and Other Stories, Boni & Liveright, 1917. Omnibus delle raccolte A Dreamer's Tales e The Sword of Welleran and Other Stories.
  • Book of Wonder, Boni & Liveright, 1918. Omnibus delle raccolte The Book of Wonder e Time and the Gods.
  • The Sword of Welleran and Other Tales of Enchantment, a cura di Lord e Lady Dunsany, The Devin-Adair Company, 1954. Silloge di sedici racconti autoconclusivi.

Selezioni postume[modifica | modifica wikitesto]

  • At the Edge of the World, a cura di Lin Carter, Ballantine Adult Fantasy Series 13, Ballantine Books, 1970. Comprende otto racconti di Pegana estrapolati da Time and the Gods, il trittico Beyond the Fields We Know, e ventuno testi autoconclusivi.
  • Demoni, uomini e dei (Gods, Men and Ghosts), a cura di E. F. Bleiler, Dover Publications, 1972. Trad. Eladia Rossetto, Oscar Fantasy 3, Arnoldo Mondadori Editore, 1989. Comprende ventitré racconti autoconclusivi (divisi tematicamente fra storie di "Uomini" e di "Eroi e meraviglie"), cinque di Joseph Jonkers e diciannove di Pegana (quattordici dei quali sono presentati come capitoli di un unico racconto lungo).
  • Beyond the Fields We Know, a cura di Lin Carter, Ballantine Adult Fantasy Series 47, Ballantine Books, 1972. Comprende buona parte del ciclo di Pegana (il testo integrale di The Gods of Pegāna e otto episodi di Time and the Gods), otto racconti autoconclusivi organizzati in base alla raccolta di provenienza, otto poesie selezionate dal canzoniere Fifty Poems, e il dramma King Argimēnēs and the Unknown Warrior.
  • Over the Hills and Far Away, a cura di Lin Carter, Ballantine Adult Fantasy Series 65, Ballantine Books, 1974. Comprende trenta racconti autoconclusivi e due drammi (The Compromise of the King of the Golden Isles e The Queen's Enemies) organizzati per affinità tematiche, quattro racconti di Joseph Jonkers, e una poesia.
  • The Ghosts of the Heaviside Layer, and Other Fantasms, a cura di Darrell Schweitzer, Owlswick Press, 1980. Comprende quattordici racconti (di cui due di Joseph Jorkens), diciannove saggi e due drammi.
  • The Hashish Man and Other Stories, Manic D Press, 1996. Comprende ventiquattro racconti autoconclusivi.
  • The Complete Pegana: All the Tales Pertaining to the Fabulous Realm of Pegāna, Call of Cthulhu Fiction 6016, Chaosium, 1998. Omnibus della dilogia di Pegana, con in appendice il trittico Beyond the Fields We Know.
  • Time and the Gods, Fantasy Masterworks 2, Gollancz, 2000. Omnibus delle sei raccolte Time and the Gods, The Sword of Welleran and Other Stories, A Dreamer's Tales, The Book of Wonder, The Last Book of Wonder e The Gods of Pegāna.
  • Wonder Tales, Dover Publications, 2003; ristampato come The Book of Wonder and The Last Book of Wonder, Tolkien's Bookshelf 8, Leaves of Gold Press, 2013. Omnibus delle due raccolte The Book of Wonder e The Last Book of Wonder.
  • In the Land of Time, and Other Fantasy Tales, a cura di S.T. Joshi, Penguin Classics, Penguin Books, 2004. Comprende buona parte del ciclo di Pegana (il testo integrale di The Gods of Pegāna e cinque racconti di Time and the Gods), cinque racconti di Joseph Jorkens, e trentuno racconti auto-conclusivi (fra cui il trittico Beyond the Fields We Know) divisi tematicamente fra testi fantasy, testi di realismo magico, poemi in prosa e opere della vecchiaia.

Selezioni per il mercato italiano[modifica | modifica wikitesto]

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

Francis Ledwidge scrisse a Dunsany nel 1912 chiedendo aiuto per pubblicare le proprie poesie e l'autore ne fu così impressionato che si occupò personalmente della pubblicazione con il titolo Songs of the Fields, un grande successo di critica.

Numerosi furono gli autori influenzati da Dunsany. Tra questi, il già citato H. P. Lovecraft, Fletcher Pratt con Il pozzo dell'unicorno del 1948 (un seguito all'opera teatrale King Argimenes and the Unknown Warrior di Dunsany) e Jorge Luis Borges, infine, che incluse il racconto di Dunsany The Country of Yann nel suo La biblioteca di Babele; David Eddings dichiarò Lord Dunsany il suo autore preferito e Ursula K. Le Guin nel suo saggio From Elfland to Poughkeepsie ne ha sottolineato la straordinaria influenza sui giovani autori che gli succedettero.

Dal romanzo My Talks with Dean Spanley del 1936 è stato tratto nel 2008 il film Dean Spanley diretto da Toa Fraser.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lord Dunsany: Master of the Anglo-Irish Imagination, di S. T. Joshi, Londra, 1995.
  • «Pirandello e Dunsany» di Giuseppe Bolognese, in Pirandello e le avanguardie, a cura di Enzo Lauretta, Agrigento, 1999.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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