Lontra longicaudis

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Lontra neotropicale
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Carnivora
Sottordine Caniformia
Famiglia Mustelidae
Sottofamiglia Lutrinae
Genere Lontra
Specie L. longicaudis
Nomenclatura binomiale
Lontra longicaudis
(Olfers, 1818)
Areale

La lontra neotropicale (Lontra longicaudis (Olfers, 1818)) è un mustelide appartenente al genere delle lontre del Nuovo Mondo. È diffusa nell'America centrale e meridionale.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La lontra neotropicale presenta una lunghezza testa-tronco di 36-66 cm, una lunghezza della coda di 37-84 cm e un peso corporeo di 5-15 kg. I maschi adulti sono il 20-25% più grandi delle femmine. La pelliccia è di colore marrone scuro, la gola e il collo sono grigi. La testa è relativamente grande e larga. I piedi sono palmati[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale della lontra neotropicale copre gran parte dell'America centrale e dell'America meridionale tropicale. È quasi interamente assente nella regione andina. Preferisce i corsi d'acqua veloci nelle foreste tropicali e nelle aree forestali secche. Evita le acque molto torbide e fangose[2].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Ne vengono riconosciute le seguenti sottospecie[2]:

  • L. l. longicaudis (Olfers, 1818), la sottospecie nominale, diffusa in Argentina, Bolivia, Ecuador, Brasile meridionale, Paraguay, Perù e Uruguay;
  • L. l. annectens (Major, 1897), diffusa in Belize, Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Panama, Nicaragua e Venezuela;
  • L. l. enudris (Major, 1897), diffusa nel Brasile nord-orientale, in Guyana e a Trinidad.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Le lontre neotropicali sono prevalerntemente diurne. Nelle zone caratterizzate da alti livelli di attività umana, a volte sono attive di notte. Durante il periodo di attività, queste eccellenti nuotatrici e subacquee si trovano raramente fuori dall'acqua. Per riposare, di solito cercano rifugi sotterranei vicino all'acqua o all'erba alta. La loro dieta è costituita prevalentemente da pesce, ma si nutrono anche di crostacei, molluschi, piccoli mammiferi, uccelli, rettili e insetti. Le lontre neotropicali sono animali solitari. Fatta eccezione per i periodi dell'accoppiamento e dell'allevamento dei giovani, questi animali si vedono raramente in compagnia dei conspecifici[2].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte degli accoppiamenti ha luogo in primavera, ma in molte regioni non vi sono periodi prestabiliti per l'accoppiamento. Il periodo di gestazione va da 56 a 86 giorni. Di solito nascono da due a tre, a volte da uno a cinque, piccoli ciechi ma completamente ricoperti di pelo. Questi nascono in nidi fatti di erba e foglie, sotto ceppi d'albero o grotte che la madre scava da sé nel terreno. Le femmine si prendono cura dei loro piccoli da sole. Questi aprono gli occhi dopo circa 44 giorni e iniziano a lasciare la tana dopo circa 52 giorni. Entrano in acqua per la prima volta dopo circa 74 giorni[2].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Dal momento che la lontra neotropicale vive in regioni molto remote, lo status delle popolazioni è poco noto. La IUCN la classifica come «specie prossima alla minaccia» (Near Threatened). La più grande minaccia è costituita probabilmente dalla caccia per la pelliccia e, più in generale, dall'inquinamento dell'acqua. Le lontre neotropicali vengono talvolta tenute in cattività e addestrate per cacciare i pesci[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Rheingantz, M.L. & Trinca, C.S. 2015, Lontra longicaudis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c d e f S. Lariviére e A. P. Jennings, Family Mustelidae (Weasels and Relatives), in D. E. Wilson e R. A. Mittermeier (a cura di), Handbook of the Mammals of the World. Volume 1: Carnivores, Lynx Edicions, 2009, ISBN 978-84-96553-49-1.

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