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Load

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Load (disambigua).
Load
album in studio
ArtistaMetallica
Pubblicazione4 giugno 1996
Durata78:52
Dischi1
Tracce14
GenereHeavy metal
Hard rock
EtichettaElektra Stati Uniti (bandiera)
Vertigo Europa (bandiera)
ProduttoreBob Rock, James Hetfield, Lars Ulrich
Registrazionemaggio 1995-febbraio 1996, The Plant Studios, Sausalito (California)
Registrazione aggiuntiva: Right Track Recording, New York (New York)
FormatiCD, 2 LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBelgio (bandiera) Belgio[1]
(vendite: 25 000+)
Brasile (bandiera) Brasile[2]
(vendite: 100 000+)
Francia (bandiera) Francia[3]
(vendite: 100 000+)
Germania (bandiera) Germania (5)[4]
(vendite: 500 000+)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[5]
(vendite: 50 000+)
Ungheria (bandiera) Ungheria[6]
(vendite: 10 000+)
Uruguay (bandiera) Uruguay[7]
(vendite: 3 000+)
Dischi di platinoArgentina (bandiera) Argentina[8]
(vendite: 60 000+)
Austria (bandiera) Austria[9]
(vendite: 50 000+)
Canada (bandiera) Canada (4)[10]
(vendite: 400 000+)
Europa (bandiera) Europa (2)[11]
(vendite: 2 000 000+)
Finlandia (bandiera) Finlandia[12]
(vendite: 64 384+[13])
Giappone (bandiera) Giappone[14]
(vendite: 200 000+)
Italia (bandiera) Italia[15]
(vendite: 120 000+)
Norvegia (bandiera) Norvegia[16]
(vendite: 50 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[17]
(vendite: 15 000+)
Polonia (bandiera) Polonia[18]
(vendite: 100 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[19]
(vendite: 300 000+)
Spagna (bandiera) Spagna[20]
(vendite: 100 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (5)[21]
(vendite: 5 000 000+)
Svezia (bandiera) Svezia[22]
(vendite: 100 000+)
Metallica - cronologia
Album successivo
(1997)
Singoli
  1. Until It Sleeps
    Pubblicato: 20 maggio 1996
  2. Hero of the Day
    Pubblicato: 5 settembre 1996
  3. Mama Said
    Pubblicato: 24 novembre 1996
  4. King Nothing
    Pubblicato: 5 gennaio 1997

Load è il sesto album in studio del gruppo musicale statunitense Metallica, pubblicato il 4 giugno 1996 dalla Elektra Records.[23]

Il disco ha rappresentato il primo album di inediti del gruppo a distanza di cinque anni da Metallica, che si rivelò un enorme successo per la formazione statunitense e che li portò a intraprendere un'estesa tournée durata tre anni. Alla produzione venne chiamato nuovamente Bob Rock, che supervisionò il progetto insieme al frontman James Hetfield e al batterista Lars Ulrich.

Rispetto a quanto operato in passato, le sessioni di composizione per Load risultarono più rilassate, con Hetfield e Ulrich che realizzarono circa trenta demo presso i Plant Studios fino a giungere ai 14 brani che compongono la lista tracce finale (i restanti brani vennero successivamente inseriti in ReLoad del 1997). Un'importante novità rispetto a Metallica fu l'adozione di uno stile musicale più tendente all'heavy metal e hard rock di stampo classico, con riff di chitarra di ispirazione blues rock e country,[24] oltre un drumming più tradizionale e senza i caratteristici attacchi veloci di doppia cassa tipici dei lavori precedenti. Anche i testi, scritti da Hetfield, si discostano dalle strutture tipiche degli anni ottanta e risultano più introspettivi e rivolti alla sua sfera personale: Until It Sleeps parla della lotta persa tra sua madre e il cancro, mentre Mama Said è dedicata alla morte della stessa.

Un'altra novità per Load è la scelta di un nuovo logo, formato da quattro lettere M che insieme ricordano uno shuriken al posto del nome Metallica con prima ed ultima lettera a grandi dimensioni. Il libretto contiene molte foto della band e solo testi selezionati (mentre in precedenza usavano inserirli tutti). Inoltre tutto l'artwork è incentrato su macchie d'inchiostro, accorgimento seguito anche in ReLoad. La copertina dell'album è un ritratto intitolato Semen and Blood II realizzato nel 1990 da Andres Serrano incastrando il suo sperma e del sangue bovino tra due fogli di plexiglas.[25]

Quando Load fu presentato nel maggio 1996 le reazioni dei fan furono contrastanti, con molti che criticarono la nuova immagine dei Metallica e il cambiamento nelle sonorità;[26] alcuni arrivarono a considerare tali gesta come un vero e proprio tradimento delle radici heavy metal del gruppo.[27] Hammett disse: «Penso che abbiamo fatto un album davvero fantastico, e la gente non se ne andrà dalla nostra musica anche se pensa che sembriamo degli "intrusi". Alla fine, tutto inizia e finisce con la musica. Penso che ora siamo molto più di un gruppo heavy metal».[27] In un'intervista del 1999 Ulrich descrisse il pubblico heavy metal come «molto conservatore» e restio al cambiamento, affermando che «Se alla fine l'opinione di qualcuno su di noi si riduce al fatto che indossiamo giacche di pelle, allora non dovrebbero comprare i dischi».[28] Nel 2022 Bob Rock ha elogiato la band per non essersi preoccupata di ciò che pensavano i fan e per aver fatto «ciò che ritenevano giusto per loro».[29]

Load venne pubblicato dalla Elektra Records negli Stati Uniti d'America il 4 giugno 1996,[23] mentre la Vertigo Records si occupò della distribuizione nel mercato europeo il giorno prima.[27] Uscito nei formati CD, cassetta e doppio LP,[30] l'album ottenne un ottimo successo commerciale, debuttando in cima alla Billboard 200 statunitense (e mantenendo la posizione per quattro settimane consecutive)[31] con una vendita pari a 680 000 copie nella prima settimana di rilevazione.[32] La vetta è stata raggiunta anche in varie nazioni europee, oltre all'Australia e Nuova Zelanda.[33] Nonostante ciò, le vendite complessive ammontarono a meno della metà del precedente Metallica.[34]

Da esso furono inoltre estratti quattro singoli. Il primo di essi fu Until It Sleeps, distribuito il 21 maggio 1996.[35] Ha raggiunto la decima posizione della Billboard Hot 100 statunitense, divenendo il primo (e attualmente l'unico) singolo del gruppo a conquistare la top 10 della classifica,[36] nonché la numero uno in Australia, Finlandia e Svezia.[36] Il relativo video musicale è stato diretto da Samuel Bayer e mostra il nuovo look dei quattro componenti della formazione, oltre a caratterizzarsi per immagini neobibliche, tra cui alcune citazioni ai dipinti di Hieronymus Bosch come il Trittico del Giardino delle delizie, il Carro di fieno o l'Ecce Homo;[36] il filmato ha trionfato ai MTV Video Music Awards 1996 nella categoria Best Rock Video.[37] Il secondo singolo, Hero of the Day, venne lanciato il 10 settembre dello stesso anno e venne accompagnato da un video diretto da Anton Corbijn e incentrato su un ragazzo drogato intento a guardare un programma televisivo con protagonisti i Metallica stessi.[38][39] Come terzo estratto fu scelto Mama Said, uscito il 25 novembre;[40] il video, nuovamente diretto da Corbijn, mostra Hetfield suonare il brano con una chitarra acustica seduto sui sedili posteriori di un'automobile, che si rivela essere soltanto un oggetto di scena al termine di esso.[39] Il 7 gennaio 1997 uscì nei soli mercati statunitensi e canadesi il singolo King Nothing,[41] accompagnato da un video diretto da Matt Mahurin.[42]

Dopo un'apparizione all'annuale Lollapalooza in qualità di headliner,[43] nel 1996 i Metallica intrapresero la tournée Poor Touring Me,[43] svoltasi tra settembre 1996 e maggio 1997 per un totale di 139 concerti.[44]

Testi e musiche di James Hetfield e Lars Ulrich, eccetto dove indicato.

Edizione standard

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  1. Ain't My Bitch – 5:06
  2. 2 X 4 – 5:28 (James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett)
  3. The House Jack Built – 6:38 (James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett)
  4. Until It Sleeps – 4:27
  5. King Nothing – 5:29 (James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett)
  6. Hero of the Day – 4:21 (James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett)
  7. Bleeding Me – 8:17 (James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett)
  8. Cure – 4:54
  9. Poor Twisted Me – 4:00
  10. Wasting My Hate – 3:57 (James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett)
  11. Mama Said – 5:19
  12. Thorn Within – 5:51 (James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett)
  13. Ronnie – 5:17
  14. The Outlaw Torn – 9:48

Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina:[45]

Gruppo
Produzione
  • Bob Rockproduzione
  • James Hetfield – produzione
  • Lars Ulrich – produzione
  • Randy Staub – registrazione, missaggio
  • Brian Dobbs – assistenza alla registrazione, ingegneria del suono
  • Kent Matcke – assistenza alla registrazione
  • Paul DeCarli – montaggio digitale
  • Mike Gillies – assistenza al montaggio digitale
  • Chris Vrenna – assistenza al montaggio digitale
  • Jason Goldstein – assistenza tecnica
  • Matt Curry – assistenza al missaggio
  • Mike Fraser – missaggio aggiuntivo
  • Mike Rew – assistenza al missaggio aggiuntivo
  • George Marino – mastering
  1. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 1996, su Ultratop. URL consultato l'11 marzo 2018.
  2. ^ (PT) Metallica – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  3. ^ (FR) Metallica - Load – Les certifications, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 23 novembre 2022.
  4. ^ (DE) Metallica – Load – Gold-/Platin-Datenbank, su Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 28 maggio 2019.
  5. ^ (NL) Goud/Platina, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 15 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2019).
  6. ^ (HU) Arany- és platinalemezek › Adatbázis - 2000, su Hivatalos magyar slágerlisták, Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 3 aprile 2021.
  7. ^ (ES) Premios, su Cámara Uruguaya del Disco. URL consultato il 13 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2004).
  8. ^ (ES) Discos de oro y platino, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 14 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  9. ^ (DE) Metallica - Load – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 28 maggio 2019.
  10. ^ (EN) Load – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 12 maggio 2015.
  11. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 1997, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 2 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2013).
  12. ^ (FI) Kultalevyjen myöntämisrajat, su Musiikkituottajat. URL consultato il 14 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2015).
  13. ^ (FI) Metallica, su Musiikkituottajat. URL consultato il 14 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2017).
  14. ^ (JA) メタリカ - LOAD – 認定検索, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 15 maggio 2024.
  15. ^ Musica: tutto esaurito a Milano per i Metallica, su Adnkronos, 3 settembre 1996. URL consultato il 2 marzo 2016.
  16. ^ (NO) IFPI Norsk Platebransje, su IFPI Norge. URL consultato il 2 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
  17. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart - 23 June 1996, su Official Aotearoa Music Charts. URL consultato il 13 maggio 2015.
  18. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 6 febbraio 2016.
  19. ^ (EN) Load, su British Phonographic Industry. URL consultato il 10 maggio 2019.
  20. ^ (ES) Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano: Certificados 1996–1999, 1ª ed., ISBN 84-8048-639-2.
  21. ^ (EN) Metallica - Load – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 3 febbraio 2015.
  22. ^ (SV) Gold & Platinum 1987–1998 (PDF), su IFPI Sverige, p. 19. URL consultato il 12 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2012).
  23. ^ a b (EN) Load, su Metallica. URL consultato il 6 giugno 2025.
  24. ^ Haron Dini, Il compromesso dei Metallica: "Load", su ImpattoSonoro, 4 giugno 2011. URL consultato il 14 agosto 2023.
  25. ^ Semen & Blood II, su artnet.com. URL consultato il 13 novembre 2010.
  26. ^ Clerc, p. 218
  27. ^ a b c (EN) Paul Brannigan, "Metal needs a good f**king kick up the ass": the story of Metallica's Load, su Louder, 20 settembre 2022. URL consultato il 6 giugno 2025.
  28. ^ (EN) David Sprague, New Again: Metallica, su Interview, 17 febbraio 2017. URL consultato il 6 giugno 2025.
  29. ^ Clerc, p. 219
  30. ^ (EN) Melinda Newman, Metallica In for a Lollapalooza of a Summer (PDF), in Billboard, 25 maggio 1996, pp. 9, 96. URL consultato il 5 giugno 2025.
  31. ^ a b (EN) Metallica – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 6 giugno 2025. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  32. ^ (EN) Shauna Snow, Arts and entertainment reports from The Times, national and international news services and the nation's press, su Los Angeles Times, 21 novembre 1996. URL consultato il 6 giugno 2025.
  33. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) Metallica – Load, su Ultratop. URL consultato il 19 aprile 2014.
  34. ^ Wall, p. 371
  35. ^ (EN) Until It Sleeps, su Metallica. URL consultato il 5 giugno 2025.
  36. ^ a b c Wall, p. 370
  37. ^ (EN) Jordan Potter, Why Metallica were banned from the MTV Music Awards, su Far Out Magazine, 18 agosto 2022. URL consultato il 6 giugno 2025.
  38. ^ (EN) Hero of the Day, su Metallica. URL consultato il 5 giugno 2025.
  39. ^ a b Wall, p. 370-371
  40. ^ (EN) Mama Said, su Metallica. URL consultato il 5 giugno 2025.
  41. ^ (EN) King Nothing, su Metallica. URL consultato il 5 giugno 2025.
  42. ^ Clerc, p. 230
  43. ^ a b McIver, p. 236
  44. ^ Clerc, p. 258
  45. ^ (EN) Note di copertina di Load, Metallica, Elektra Records, 61923-2, CD, 1996.
  46. ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 63, No. 18, June 17 1996, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 aprile 2014 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2012).
  47. ^ Classifica settimanale WK 23 (dal 31.05.1996 al 06.06.1996), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 19 aprile 2014.
  48. ^ (PL) albumy - zmień zakres od–do: 13.06.2025-19.06.2025, su OLiS. URL consultato il 26 giugno 2025. Selezionare "13.06.2025-19.06.2025" come periodo di riferimento.
  49. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 09 June 1996 - 15 June 1996, su Official Charts Company. URL consultato il 19 aprile 2014.
  50. ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  51. ^ (EN) Geoff Mayfield, 1999 The Year in Music Totally '90s: Diary of a Decade - The listing of Top Pop Albums of the '90s & Hot 100 Singles of the '90s, Billboard, 25 dicembre 1999. URL consultato il 15 ottobre 2010.

Collegamenti esterni

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