Livia Ocellina

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Livia Ocellina (... – ...; fl. I secolo a.C.) è stata una nobildonna romana, seconda moglie di Gaio Sulpicio Galba e matrigna dell'imperatore romano Galba.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Poco si sa delle sue origini, tranne il nome di suo padre, Lucio Livio Ocella, e qualche informazione che ci dà Svetonio, secondo il quale Ocellina era: "una donna molto ricca e bella, la quale però si pensa abbia cercato il matrimonio con Gaio Sulpicio Galba a causa del suo alto rango, e tanto più avidamente quando, a seguito delle sue frequenti avances, si tolse la veste in privato e le mostrò la sua deformità, per non sembrare volerla ingannare nascondendola".[1] Si è ipotizzato che fosse una parente dell'imperatrice romana Livia Drusilla.[2] Ronald Syme ha scritto che non crede fosse vero.[3]

Galba fu allevato da lei e assunse il nome di Lucio Livio Ocella (piuttosto che il suo nome di nascita di Servio Sulpicio Galba) durante il periodo precedente alla sua ascesa al soglio imperiale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Svetonio, De vita Caesarum, Galba.
  2. ^ William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology by Various Writers, vol. 2, John Murray, 1872, pp. 206.
  3. ^ Ronald Syme, The Augustan Aristocracy, illustrated and revisedª ed., Clarendon Press, 1989, pp. 94, ISBN 9780198147312.