Little Earthquakes

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Little Earthquakes
album in studio
ArtistaTori Amos
Pubblicazione13 gennaio 1992
Durata56:54
Dischi1
Tracce12
GenereRock alternativo
EtichettaAtlantic
ProduttoreTori Amos, Eric Rosse, Davitt Sigerson, Ian Stanley
Registrazione1991
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[1]
(vendite: 35 000+)
Bandiera del Belgio Belgio[2]
(vendite: 25 000+)
Bandiera del Canada Canada[3]
(vendite: 50 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[4]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[5]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[6]
(vendite: 2 000 000+)
Tori Amos - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1994)

Little Earthquakes è il primo album da solista della cantautrice rock statunitense Tori Amos, pubblicato il 13 gennaio 1992 dalle etichette Atlantic e EastWest.

Il disco contiene i singoli Winter, China, Silent All These Years, Crucify e Me and a Gun.

Nel 1986 Tori Amos, all'epoca componente dei Y Kant Tori Read, ha firmato un contratto con la Atlantic Records. Il gruppo ha pubblicato il disco omonimo nel 1988 per poi sciogliersi. La Atlantic Records decide di mantenere il contratto con la cantautrice come solista, dandole tempo fino al 1990 per scrivere un nuovo album.

La versione originale dell'album è stata respinta dalla casa discografica, secondo la quale nessuno sarebbe stato interessato ad una "ragazza con un piano". Una seconda versione, co-prodotta con Eric Rosse, Davitt Sigerson e Ian Stanley, è stata accettata nel 1991. L'etichetta inizialmente ha cercato di lanciare Tori Amos nel mercato britannico, più aperto a scelte musicali non convenzionali. L'album ricevette subito un buon successo sia di critica che di pubblico. A oggi, ha venduto 3 milioni di copie nel mondo.[senza fonte]

In Regno Unito il primo singolo estratto è stato Me and a Gun, canzone a cappella ispirata allo stupro subìto dopo un concerto a Los Angeles all'età di 21 anni. Nonostante il parere favorevole della critica, la canzone non ebbe un ampio successo commerciale. La canzone scelta che permise una riscossa anche dal punto di vista radiofonico è stata Silent All These Years, il cui video è stato il primo dell'artista ad essere diffuso nelle televisioni italiane.

Il disco è stato pubblicato negli Stati Uniti il 25 febbraio seguente.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

CD (EastWest 782 358-2 (Warner) / EAN 0075678235825)[7]

Testi e musiche di Tori Amos.

  1. Crucify – 4:58
  2. Girl – 4:06
  3. Silent All These Years – 4:10
  4. Precious Things – 4:26
  5. Winter – 5:40
  6. Happy Phantom – 3:12
  7. China – 4:58
  8. Leather – 3:12
  9. Mother – 6:59
  10. Tear in Your Hand – 4:38
  11. Me and a Gun – 3:44
  12. Little Earthquakes – 6:51

Durata totale: 56:54

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica Posizione
Regno Unito[8] 14
Australia[7] 14
Nuova Zelanda[7] 18
Stati Uniti[9] 54
Paesi Bassi[7] 85

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Australiancharts.com – Tori Amos – Little Earthquakes, su australian-charts.com, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 28 novembre 2018.
  2. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2003, su Ultratop. URL consultato il 24 novembre 2022.
  3. ^ Canadian album certifications – Tori Amos – Little Earthquakes, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 28 novembre 2018.
  4. ^ Dutch album certifications – Tori Amos – Little Earthquakes, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 28 novembre 2018.
  5. ^ Certificazione UK, su bpi.co.uk, BPI.
  6. ^ RIAA - Gold & Platinum Searchable Database - November 01, 2013, su riaa.com.
  7. ^ a b c d Little Earthquakes su italiancharts.com, su italiancharts.com. URL consultato il 25 novembre 2010.
  8. ^ Little Earthquakes su chartstats.com, su chartstats.com. URL consultato il 25 novembre 2010.
  9. ^ Classifiche degli album di Tori Amos su allmusic.com, su allmusic.com. URL consultato il 25 novembre 2010.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock