Lio Beghin

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Lio Beghin (Padova, 1929Roma, 24 settembre 2010) è stato un autore televisivo italiano.

Era considerato l'inventore della cosiddetta tv-realtà (o tv-verità)[1], in quanto autore di celebri programmi quali Telefono giallo, Linea rovente e Chi l'ha visto?.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Padova, si laureò in filosofia nell'Università cittadina. Ricevette a Parigi una formazione teatrale e a partire dagli anni sessanta si avvicinò alla televisione. Nel 1961, rinunciando alla carriera universitaria, entrò in Rai da addetto a programmi televisivi di fiction (in tale veste cura Quei trentasei gradini, Little Roma e La piovra), poi su richiesta di Angelo Guglielmi si occupò del "Teatro-inchiesta".

Dal 1987, sempre dietro iniziativa di Guglielmi, passò a Rai 3, rete per la quale inaugurò il filone della cosiddetta «tv verità», che esibisce «la verità» dei fatti raccontati, mostra se stessa nel suo farsi e si presenta accompagnata da un apparato teorico[2]. Nel 1990 abbandonò la Rai, in modo non amichevole, per costituire una propria società, Evento-tv, con la quale produsse programmi per Retequattro (Linea continua) e Tele Monte Carlo[3] prima di ritirarsi.Gestì a lungo un blog[quale?].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tv: è morto Lio Beghin, l'inventore della tv-verita' da Chi l'ha visto? a Telefono giallo, su www1.adnkronos.com. URL consultato il 30 maggio 2021.
  2. ^ Aldo Grasso, Addio a Beghin: sua la <<tv verità>>, su archivio.corriere.it, 28 settembre 2010.
  3. ^ BEGHIN: LA RAI MI ACCUSA DI CONCORRENZA SLEALE, su ricerca.repubblica.it, 13 dicembre 1990.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]