Linfoma cutaneo a cellule T

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Linfoma cutaneo a cellule T
Micrografia di un linfoma cutaneo a cellule T (colorazione con ematossilina eosina)
Malattia rara
Specialitàoncologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-O9700 e 9709/3
ICD-9-CM202.1 e 202.2
ICD-10C84.0, C84.1 e C84.8
MeSHD016410
eMedicine2139720
Sinonimi
Eponimi

Il linfoma cutaneo a cellule T (CTCL) è una tipologia di linfoma non-Hodgkin causato da una mutazione a carico di una linea T linfocitaria, a differenza della maggior parte degli altri linfomi non-Hodgkin, dovuti ad una mutazione a carico dei linfociti B. Le cellule T cancerose inizialmente migrano verso la cute, dove provocano vari tipi di lesioni che tendono a cambiare di forma a dimensione man mano che la malattia progredisce; inizialmente le anomalie cutanee appaiono come un rash, sovente accompagnato da prurito, trasformandosi poi di solito in placche più coriacee e vegetanti, prima di eventualmente metastatizzare. La causa di questo tipo di neoplasia è generalmente sconosciuta, ma alcune forme di parapsoriasi aumentano considerevolmente il rischio di sviluppare il linfoma cutaneo a cellule T.[1]

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

Di tutte le malattie tumorali che riguardano i linfociti, conosciute come malattie linfoproliferative, il linfoma cutaneo a cellule T rappresenta circa il 2% dei casi.[2] Questo tipo di linfoma è più diffuso negli uomini (il rapporto maschi:femmine è stimato a 1,6:1) e nella popolazione afroamericana.[3] Sembra esserci una relazione causale tra l'infezione da virus linfotropico delle cellule T umano e l'insorgenza dei linfomi cutanei a cellule T[3], mentre non sono state dimostrate correlazioni tra altri agenti patogeni e lo sviluppo di questo tipo di tumore.[3]

Clinica[modifica | modifica wikitesto]

Segni e sintomi[modifica | modifica wikitesto]

A seconda che si tratti di micosi fungoide o di sindrome di Sézary, ossia le due forme più comuni - ma non le uniche esistenti - di linfoma cutaneo, la presentazione clinica risulterà differente. Altri possibili segni clinici sono linfoadenomegalia, epatosplenomegalia e dermatite.[4]

Diagnosi[modifica | modifica wikitesto]

L'International Society of Cutaneous Lymphomas propose, nel 2005, un algoritmo per la diagnosi dei linfomi cutanei negli stadi precoci della malattia.[5]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

I linfomi cutanei a cellule T si dividono in numerosi sottotipi,[6] tra i quali il più frequente è la micosi fungoide, che rappresenta circa la metà dei casi di questo genere di neoplasie.[7] L'Organizzazione Mondiale della Sanità e l'organizzazione europea di riferimento oncologico EORTC hanno proposto la seguente classificazione dei linfomi cutanei:[8]

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

Romidepsina

Non esiste una terapia specifica per il linfoma cutaneo a cellule T, ma molti farmaci si sono rivelati utili a contrastare la progressione della malattia e a permettere ai pazienti affetti dal linfoma di vivere una vita relativamente normale, nonostante il dolore spesso molto forte e la debilitazione generale che talvolta si riscontrano fin dalle prime fasi della patologia tumorale. La Food and Drug Administration ha approvato nel corso degli anni alcuni farmaci per il trattamento di questo tipo di linfoma, tra cui i seguenti:[9]

In generale, gli inibitore dell'istone deacetilasi hanno dimostrato significativi effetti antiproliferativi e citotossici contro il linfoma cutaneo a cellule T. Altri trattamenti non ufficialmente approvati per questa neoplasia includono:

Nel 2010 la FDA ha assegnato lo status di farmaco orfano a una lozione a base di naloxone prodotta dalla casa farmaceutica Elorac, potenzialmente approvabile per il trattamento del prurito nei pazienti con linfoma cutaneo a cellule T.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Sehgal VN, Srivastava G, Aggarwal AK, Parapsoriasis: a complex issue, in Skinmed, vol. 6, n. 6, 2007, pp. 280–286, DOI:10.1111/j.1540-9740.2007.06490.x, PMID 17975354. URL consultato il 6 marzo 2023.
  2. ^ (EN) Mary Louise Turgeon, Frequency of lymphoid neoplasms, in Clinical hematology: theory and procedures, Hagerstown, Lippincott Williams & Wilkins, 2005, p. 283, ISBN 978-0-7817-5007-3.
  3. ^ a b c d e f g (EN) James, William D.; Berger, Timothy G. et al., Andrews' Diseases of the Skin: Clinical Dermatology, Saunders Elsevier, ISBN 978-0-7216-2921-6.
  4. ^ (EN) Cutaneous T-Cell Lymphoma: Practice Essentials, Background, Pathophysiology, su emedicine.medscape.com, 2 giugno 2016. URL consultato il 6 marzo 2023.
  5. ^ (EN) Pimpinelli, Nicola; Olsen, Elise A.; Santucci, Marco; Vonderheid, Eric; Haeffner, Andreas C.; Stevens, Seth; Burg, Guenter; Cerroni, Lorenzo; Dreno, Brigitte, Defining early mycosis fungoides" (PDF), in Journal of the American Academy of Dermatology, vol. 53, n. 6, dicembre 2005, pp. 1053–1063, DOI:10.1016/j.jaad.2005.08.057, PMID 16310068.
  6. ^ (EN) James, William D. e Berger, Timothy G., Andrews' Diseases of the Skin: clinical Dermatology, Saunders Elsevier, 2006, pp. 727-740, ISBN 978-0-7216-2921-6.
  7. ^ (EN) KG Sidiropoulos et al., Primary cutaneous T-cell lymphomas: a review, in Journal of Clinical Pathology, vol. 68, n. 12, dicembre 2015, pp. 1003–1010, DOI:10.1136/jclinpath-2015-203133, PMID 26602417.
  8. ^ (EN) Willemze, R.; Jaffe, ES.; Burg, G.; Cerroni, L.; Berti, E.; Swerdlow, SH.; Ralfkiaer, E.; Chimenti, S. et al., WHO-EORTC classification for cutaneous lymphomas, in Blood, vol. 105, n. 10, maggio 2005, pp. 3768–3785, DOI:10.1182/blood-2004-09-3502, PMID 15692063.
  9. ^ (EN) S. Devata, R.A. Wilcox, Cutaneous T-Cell Lymphoma: A Review with a Focus on Targeted Agents, in American Journal of Clinical Dermatology, vol. 17, n. 3, giugno 2016, pp. 225–237, DOI:10.1007/s40257-016-0177-5, PMID 26923912.
  10. ^ (EN) Elorac, Inc. Announces Orphan Drug Designation for Novel Topical Treatment for Pruritus in Cutaneous T-cell Lymphoma (CTCL), su Business Wire. URL consultato il 6 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2010).

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