Linea lombarda

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Linea lombarda è l'espressione con cui si definisce una corrente letteraria eterogenea sviluppatasi in Lombardia e in particolare nel Milanese dalla fine del XIX secolo e fiorita durante i primi tre quarti del XX secolo.

Questo filone letterario viene così battezzato da Luciano Anceschi nella sua antologia Linea lombarda (1952), che includeva editi ed inediti di Vittorio Sereni, Roberto Rebora, Giorgio Orelli, Nelo Risi, Renzo Modesti e Luciano Erba. Successivamente venne approfondito da Dante Isella in I lombardi in rivolta (una raccolta di precedenti scritti pubblicata nel 1984). Giorgio Luzzi ha riattualizzato l'argomento pubblicando un ampio saggio nel 1987 (Poeti della Linea Lombarda 1952-1985) e un'opera antologica su 19 poeti nel 1989 (Poesia italiana 1941-1988: la via lombarda), nella quale anche il lavoro dei tre autori più giovani – Guido Oldani (1947-), Franco Buffoni (1948-) e Fabio Pusterla (1957-) – mostra tratti ancora riconducibili alla tradizione delineata da Anceschi.

La linea lombarda non è rappresentabile da un'unità stilistica, ma piuttosto da una comunanza di tematiche, ambientazioni e indole degli stessi autori, in cui si riunisce una Weltanschauung tipicamente lombarda[1]. Vi sono pertanto rappresentati autori del Tardo Romanticismo, della Scapigliatura e vicini al Simbolismo, al Futurismo e al Realismo magico.

Si deve registrare che negli anni Cinquanta si costituì un circolo di scrittori, poeti e critici attinenti alla definenda Linea lombarda che si riunivano nel milanese «Blu Bar» in piazza Filippo Meda, fra i quali Luciano Erba, Vittorio Sereni e Piero Chiara[2].

Autori[modifica | modifica wikitesto]

Prima generazione[modifica | modifica wikitesto]

Seconda generazione[modifica | modifica wikitesto]

Terza generazione[modifica | modifica wikitesto]

Quarta generazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tiziano Rossi, Il volo basso della poesia lombarda, su ItaliaLibri, 26 novembre 2004. URL consultato il 15 febbraio 2023.
  2. ^ Bianca Garavelli, LA SCOMPARSA. Erba: l’ultima poesia della linea lombarda, su www.avvenire.it, 5 agosto 2010. URL consultato il 24 febbraio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luciano Anceschi (a cura di), Linea lombarda: Sei poeti, Magenta, Varese 1952.
  • Dante Isella, I lombardi in rivolta: da Carlo Maria Maggi a Carlo Emilio Gadda, Einaudi, Torino 1984.
  • Giorgio Luzzi, Poeti della Linea Lombarda 1952-1985, CENS, Liscate Milano 1987.
  • Giorgio Luzzi (a cura di), Poesia italiana 1941-1988: la via lombarda. Diciannove poeti contemporanei (I: Vittorio Sereni, Roberto Rebora, Renzo Modesti, Nelo Risi, Giorgio Orelli, Luciano Erba, Giorgio Simonotti Manacorda, Sandro Boccardi, Grytzko Mascioni; II: Giovanni Raboni, Giorgio Cesarano, Giancarlo Majorino, Lento Goffi, Tiziano Rossi, Angelo Fiocchi, Maurizio Cucchi; III: Guido Oldani, Franco Buffoni, Fabio Pusterla), Marcos y Marcos, Milano 1989. Anche in tiratura riservata a Giampiero Casagrande Editore, Lugano 1989, ISBN 88-7795-031-5.
  • Victoria Surliuga, Figure della seconda linea lombarda: l'opera poetica di Franco Loi, Giancarlo Majorino e Giampiero Neri, Diss. Rutgers University, 2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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