Linea di successione al trono d'Austria-Ungheria

La linea di successione al trono d'Austria-Ungheria segue il criterio della legge semi-salica, ossia permette l'ascesa al trono delle femmine solamente se non ci sono eredi maschi.
La duplice monarchia d'Austria-Ungheria è stata abolita nel 1918 al termine della prima guerra mondiale. Il pretendente al trono imperiale è attualmente Carlo d'Asburgo-Lorena, nipote di Carlo I d'Austria, l'ultimo imperatore.
Legge di successione della Casa d'Austria[modifica | modifica wikitesto]
Le leggi di successione degli Asburgo, similmente ad altre famiglie tedesche, sono il risultato di costumi e norme scritte o non scritte ampliate e precisate nel tempo. Già nelle loro prime generazioni gli Asburgo tentarono di introdurre la legge di primogenitura per evitare la frammentazione dei loro possedimenti, ma la piena affermazione di tale principio non avvenne che con il testamento dell'imperatore Ferdinando II nel 1621 (emendato nel 1635).
Il Pactum Mutuae Successionis o "Patto segreto di famiglia" del 1703, pubblicato nel 1713 con sostanziali modifiche come Prammatica Sanzione, consolidò il principio di primogenitura affiancandolo a quello della successione semi-salica[1]. Il 3 febbraio 1839 Ferdinando I, avendo sentito e ricevuto l'assenso di tutti gli agnati della casa, promulgò lo Statuto di Famiglia (Familienstatut). Esso non fu reso pubblico, ma i suoi contenuti furono l'oggetto di una decisione dell'Alta Corte d'Austria (oberste Gerichsthof) dell'8 aprile 1863 (Gerichtszeitung 1864, n. 27, p. 2265)[2].
Il 12 giugno 1900 Francesco Giuseppe, spinto dal "desiderio di mantenere lo splendore e di rinnovare l'augusta Casa nel futuro", promulgò un documento per l'interpretazione autentica dello Statuto del 1839. In particolare, essendo, ai sensi del Titolo I di detto Statuto, precondizione necessaria per essere membri dinastici della Casa d'Austria un matrimonio paritario contratto con l'assenso del Capo della Casa, il documento del 1900 stabilisce che sono da considerarsi paritarie le nozze con:
- Membri della Casa d'Austria.
- Membri di un'altra casa cristiana regnante o precedentemente regnante.
- Membri delle case principesche che hanno il diritto di ebenbürtigkeit (parità) secondo l'articolo 14 dell'Atto della Confederazione germanica del 1815 e secondo l'atto di Francesco I promulgato a Bratislava il 17 settembre 1825. Atteso che questi siano discendenti da matrimoni riconosciuti paritari dalle leggi delle loro case, o in assenza di simili disposizioni, sia dimostrabile la loro nobiltà di nascita alla condizione di Ritter- Turnier- e Stiftmäßigkeit e ne sia provabile la discendenza da otto ottavi paterni (gli otto trisavoli paterni) e da otto ottavi materni (gli otto trisavoli materni), essendo inoltre note le coppie dei bisarcavoli diretti. Deve anche essere provata la ininterrotta condizione nobiliare goduta per oltre 300 anni per via paterna e materna ascendendo dal quinto grado (quindi dai detti bisarcavoli maschili diretti). Deve essere infine dimostrata l'appartenenza alla ritterbürtigkeit dei restanti sedici bisarcavoli maschi.
"Tutti gli altri matrimoni non possono essere considerati come paritari. Sono validi solo come matrimoni con la mano sinistra o cosiddetti morganatici e non godono dei benefici dei matrimoni paritari. Queste disposizioni si applicano anche ai matrimoni contratti dal Capo della nostra Casa"[2].
Nel documento del 1900 si faceva riferimento ad una lista di famiglie considerate adeguate per un matrimonio con un Asburgo, ma tale lista non venne redatta. Le famiglie mediatizzate residenti nell'Impero asburgico sono:
- Auersperg, Colloredo Mannsfeld, Esterházy, Kaunitz-Rietberg, Khevenhüller, Lobkowitz, Metternich, Orsini von Rosenberg, Salm-Reifferscheid-Krautheim, Schwarzenberg, Schönburg-Waldenburg, Schönburg-Hartenstein, Starhemberg, Trauttmansdorff, Windisch-Graetz.
Le famiglie mediatizzate residenti al di fuori dell'Impero asburgico sono:
- Aremberg (duchi), Bentheim-Steinfurt, Bentheim-Tecklenburg oder Rheda, Croÿ (duchi), Fugger-Babenhausen, Fürstenberg, Hohenlohe-Langenburg-Langenburg, Hohenlohe-Langenburg-Oehringen, Hohenlohe-Langenburg-Kirchberg, Hohenlohe-Waldenburg-Bartenstein, Hohenlohe-Waldenburg-Bartenstein-Faxtberg, Hohenlohe-Waldenburg-Schillingfürst, Isenburg-Offenbach-Birstein, Leyen, Leiningen, Looz-Coswarem (duchi), Loewenstein-Wertheim-Rosenbrg, Loewenstein-Wertheim-Freudenberg, Oettingen-Spielberg, Oettingen-Wallerstein, Salm-Salm, Salm-Kyrburg, Salm-Reifferscheid-Krautheim, Salm-Horstmar, Sayn-Wittgenstein-Berleburg, Sayn-Wittgenstein-Hohenstein, Solms-Braunfels, Solms-Lich und Hohensolms, Waldburg-Wolfegg-Waldsee, Waldburg-Zeil-Trauchburg, Waldburg-Zeil-Wurzach, Wied, Thurn und Taxis.
Essendo queste le rigide e precise disposizioni sulla successione al trono nella Casa d'Asburgo, non è al momento chiaro se, in quale modo, e, nel caso, con quale autorità (come Capo della Casa Imperiale e quindi de jure Imperatore) , Otto d'Asburgo abbia introdotto delle modifiche. Sembra in ogni caso che abbia rinunciato, senza che vi sia notizia di proteste da parte di altri membri della casa, ad una loro applicazione meticolosa. Il primogenito di Otto, Carlo d'Asburgo-Lorena, attuale Capo della Casa, ha contratto matrimonio indubbiamente diseguale, che, ai sensi delle leggi della casa, dovrebbe risultare automaticamente morganatico. Ma, per il momento, sembra che nessuno metta in discussione la posizione di suo figlio Ferdinando quale erede e primo in linea di successione. Del resto già nel 1953 l' Arciduca Rodolfo d'Asburgo-Lorena (1919-2010), figlio dell'Imperatore Carlo I d'Austria, aveva sposato una "semplice" contessa russa, con un matrimonio riconosciuto dinastico.
Linea di successione[modifica | modifica wikitesto]
membro di Casa d'Austria frutto di matrimonio non dinastico ai sensi delle leggi di successione ai tempi di Francesco Giuseppe |
membro di Casa d'Austria frutto di matrimonio aristocratico la cui ammissibilità rientra nell'interpretazione più o meno estensiva delle leggi |
membro di Casa d'Austria frutto di matrimonio in pieno accordo con le leggi tradizionali di successione |
membro di Casa d'Austria che ha rinunciato ai diritti dinastici oppure discendente da un rinunciatario ai diritti dinastici secondo la Legge sull'esilio degli Asburgo (Habsburgergesetz) del 3 aprile 1919 (Repubblica d'Austria) |
di Enrico
pronipote dell’arciduca Filippo
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Heraldica: Leggi di successione degli Asburgo d'Austria
- ^ a b Heraldica: Familienstatut
- ^ La lista è compilata tenendo conto delle tavole genealogiche riportate nel sito di Paul Theroff relative all'Austria e alla Toscana. Fino alla fine degli anni Novanta i matrimoni contratti con persone non nobili o della piccola nobiltà vengono riportati come morganatici: la loro discendenza non appare, dunque, nella linea di successione. Sembra che la regola adottata in questo periodo sia quella di considerare paritario ogni matrimonio con esponenti della antica nobiltà titolata, adottando una interpretazione estensiva delle leggi di successione, sulla base della mancanza di una lista definitiva delle famiglie nobili considerate ebenbürtig. Sul finire degli anni Novanta sembra che Otto d'Asburgo, di fatto abolendo le leggi di successione preesistenti, abbia inteso considerare dinastico ogni matrimonio celebrato secondo i canoni della Chiesa cattolica.
- ^ (FR) Austriaca, n°36 - Nouvelles recherches sur l'Autriche, Publication Univ Rouen Havre, ISBN 9782877750639. URL consultato il 7 aprile 2018.