Lo sviluppo incessante del porto triestino alla fine del XIX secolo aveva rivelato la necessità di allargare gli spazi portuali, con conseguente spostamento di una parte delle attività in un'area a meridione del golfo triestino. La costruzione nella stessa zona sud della città della seconda stazione ferroviaria di Trieste, la Trieste Sant'Andrea, a servizio della ferrovia Trieste-Erpelle gestita dalle ferrovie imperiali austriache (KKStB), impose la necessità di un collegamento tra le due stazioni ferroviarie cittadine. L'unica soluzione economica e rapida ritenuta a quel tempo possibile dalla kkStB fu la posa di un binario provvisorio lungo le rive cittadine che fungesse allo scopo, nacque la linea delle Rive o Rivabahn.
Nelle intenzioni iniziali, la Rivabahn avrebbe dovuto avere carattere temporaneo, tuttavia restò in servizio per novantaquattro anni[3], in particolare a causa degli elevati costi di costruzione che un tracciato alternativo avrebbe richiesto, dato che per necessità avrebbe dovuto essere sotterraneo per "sottopassare" la città.
La linea ferroviaria attraversava la città in sede stradale, affiancata e attraversata da numerosi binari di raccordo, avendo dunque delle caratteristiche simili a quelle tramviarie. Per motivi di sicurezza furono imposte restrizioni alla circolazione ferroviaria, come ad esempio il limite di velocità a passo d'uomo (5 km/h[1]) e l'accompagnamento dei convogli da un agente manovratore a terra che li precedeva. Tra le consuete iconografie del centro triestino c'era quindi l'immagine delle lunghe "tirate" di carri merci che sfilavano lentamente accompagnate dall'agente con la bandiera rossa di rito.
La ferrovia era a singolo binario a scartamento normale da 1435mm.
Inizialmente sui tratti stradali vennero utilizzate rotaie di tipo Phoenix, successivamente vennero montate rotaie di tipo Vignoles[5].
La ferrovia percorreva le rive triestine dall'attuale riva III Novembre fino alla riva Grumula, per proseguire in sede propria a fianco dell'attuale via di Campo Marzio. Il binario della linea si immetteva negli impianti di Trieste Campo Marzio all'altezza dell'attuale passaggio Sant'Andrea.