Liborio Romano

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Template:Membro delle istituzioni italiane Liborio Romano (Patù, 27 ottobre 1793Patù, 17 luglio 1867) è stato un politico italiano.

La giovinezza e l'impegno anti-borbonico

Figlio primogenito di una nobile e antica famiglia, studiò dapprima a Lecce e poi, giovanissimo, prese la laurea in giurisprudenza a Napoli e ottenne subito la cattedra di Diritto Civile e Commerciale all'Università partenopea.

S'impegnò presto nella politica, frequentando ambienti carbonari e abbracciò quindi gli ideali del Risorgimento italiano.

Nel 1820 prese parte ai moti, per cui venne destituito dall'insegnamento, imprigionato per un breve tempo e poi inviato prima al confino e poi in esilio all'estero.

Nel 1848 tornò a Napoli e partecipò agli avvenimenti che condussero alla concessione della costituzione da parte del re Ferdinando II di Borbone.

Ma il 15 maggio 1848, dopo il sangue versato a Napoli nei moti liberali che avevano risentito di una certa improvvisazione, Romano fu nuovamente imprigionato. Egli chiese quindi al ministro di polizia la commutazione della pena della detenzione in quella dell'esilio. La sua richiesta venne accolta. Romano dovette perciò risiedere in Francia, a (Montpellier e poi a Parigi), dal 4 febbraio 1852 al 25 giugno 1854.

Ministro del Regno delle Due Sicilie

Nel 1860, mentre con la spedizione dei Mille si apriva la fase finale del regno delle Due Sicilie, Liborio Romano venne nominato dal re Francesco II prefetto di Polizia.

Il 14 luglio 1860 Romano venne nominato ministro di polizia e, avendo capito in anticipo l'ineluttabilità della fine del regno, iniziò a prendere contatti segreti con Camillo Benso conte di Cavour e con Giuseppe Garibaldi e a preparare il traghettamento del Mezzogiorno dai Borbone ai Savoia. Risale a questo momento il coinvolgimento diretto della camorra da parte del governo borbonico, «in virtù della sua organizzazione e del suo potere di controllo territoriale» [1].

Erano giorni molto difficili, e fu proprio Romano a suggerire al re Francesco II di Borbone di lasciare Napoli alla volta di Gaeta senza opporre resistenza, così da evitare sommosse e inutili perdite di vite umane. Grazie al suo impegno non ci furono problemi di ordine pubblico e Giuseppe Garibaldi poté giungere in treno a Napoli.

Ministro e Deputato del Regno d'Italia

Romano ottenne da Garibaldi la conferma nel ruolo di ministro dell'interno che tenne quindi fino al 24 settembre 1860, data in cui entrò a far parte del Consiglio di Luogotenenza, ove rimase fino al 12 marzo 1861.

Nel gennaio 1861 si tennero le prime elezioni politiche per il costituendo Regno d'Italia, e Liborio Romano venne eletto deputato, vincendo in ben 8 circoscrizioni.

La sua esperienza parlamentare ebbe fine il 25 luglio 1865 e Romano si ritirò nella sua terra d'origine ove rimase fino alla morte, avvenuta il 17 luglio 1867 nella natia Patù, dove riposa, nella cappella di famiglia di fronte al Palazzo Romano.

Note

  1. ^ Cfr. P. Bevilacqua, Breve storia dell'Italia meridionale, Donzelli, Milano 1993, pag. 40.

Bibliografia

  • Giuseppe Lazzaro, Liborio Romano, Torino, Unione Tipografrica Editrice, 1863
  • A cura di Giuseppe Romano, Memorie politiche di Liborio Romano, Napoli, Ed. Giuseppe Marghieri, 1873
  • Pietro Marti, Don Liborio Romano e la caduta dei Borboni, Lecce, Dante Alighieri, 1909
  • Guido Ghezzi, Saggio storico sull'attività politica di Liborio Romano, Firenze, Le Monnier, 1936
  • Liborio Romano, Il mio rendiconto politico, Arti Grafiche Angelini & Pace, Locorotondo, 1960
  • Antonio De Leo, Don Liborio Romano un meridionale scomodo, Soveria Mannelli (Catanzaro), Rubbettino, 1981
  • Liborio Romano, Memorie politiche, a cura di Fabio D'Astore, Milano, Giuffrè Editore, 1992
  • Vittorio Zacchino, Liborio Romano il grande calunniato, Galatina (Lecce), Grafiche Panico, 1995
  • Francesco Accogli, Il personaggio Liborio Romano, Parabita (Lecce), Ed. Il Laboratorio, 1996
  • Giancarlo Vallone, Dalla setta al governo. Liborio Romano, Napoli, Jovene, 2005
  • Giancarlo Vallone (a cura di), Scritti politici minori. Liborio Romano, Lecce, Centro Studi Salentini, 2005
  • Nico Perrone, L’inventore del trasformismo. Liborio Romano, strumento di Cavour per la conquista di Napoli, Soveria Mannelli (Catanzaro), Rubbettino, 2009. ISBN 978-88-498-2496-4
  • Pino Aprile,Terroni, Milano Ed. PIEMME, 2010
  • Vittorio Zacchino, Momenti e figure del Risorgimento salentino (1799-1816) Il cammino dell'Unificazione visto dal tacco d'Italia, Galatina (Lecce), EdiPan,2010

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