Leucosarcia melanoleuca

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Piccione wonga
Leucosarcia melanoleuca
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Columbiformes
Famiglia Columbidae
Sottofamiglia Raphinae
Tribù Phabini
Genere Leucosarcia
Gould, 1843
Specie L. melanoleuca
Nomenclatura binomiale
Leucosarcia melanoleuca
(Latham, 1801)

Il piccione wonga (Leucosarcia melanoleuca Latham, 1801) è un uccello appartenente alla famiglia Columbidae[2], unica specie del genere Leucosarcia, endemico dell'Australia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il piccione wonga misura circa 37 cm di lunghezza[3]. Presenta una colorazione sui toni del grigio scuro su gran parte del corpo, esclusi il petto e il ventre, dove il piumaggio è bianco con macchie nere triangolari, e parte della fronte, di colore bianco. Sono presenti due barre bianche sul petto. Le ali sono piuttosto corte e arrotondate e la coda è tozza e larga. Non vi è dimorfismo sessuale.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

È un uccello schivo che vive prevalentemente al suolo. Emette dei richiami caratteristici e continui che si interrompono improvvisamente quando l'animale è in allarme. In caso di pericolo si allontana camminando ma se necessario può spiccare il volo per brevi tratti, andando a raggiungere un posatoio da cui controllare il territorio. Può percorrere distanze anche molto lunghe restando al suolo. Si nutre di frutti caduti e semi e vive sia da solo che in coppia, inoltre è possibile vederne gruppi numerosi nei pressi di fonti di cibo abbondanti. Il nido, una piattaforma di rametti, viene costruito alla biforcazione di un ramo.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è diffusa esclusivamente in Australia orientale e sudorientale. Vive nelle foreste sia decidue che pluviali e predilige restare al suolo, nel sottobosco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2016, Leucosarcia melanoleuca, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 28 marzo 2017.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Columbidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 28 marzo 2017.
  3. ^ Colin Harrison e Alan Greensmith, Uccelli del mondo, Dorling Kindersley.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Colin Harrison e Alan Greensmith, Uccelli del mondo, Dorling Kindersley, ISBN 88-88666-80-X.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]