Les Misérables (film 2012)

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Les Misérables
Hugh Jackman e Russell Crowe in una scena del film
Titolo originaleLes Misérables
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneRegno Unito, Stati Uniti d'America
Anno2012
Durata158 min
Rapporto1,85:1
Generedrammatico, musicale, sentimentale
RegiaTom Hooper
SoggettoVictor Hugo (romanzo)
Claude-Michel Schönberg, Alain Boublil (musical)
SceneggiaturaWilliam Nicholson, Claude-Michel Schönberg, Alain Boublil, Herbert Kretzmer
ProduttoreCameron Mackintosh, Tim Bevan, Eric Fellner, Debra Hayward
Produttore esecutivoLiza Chasin, Angela Morrison, Nicholas Allott, F. Richard Pappas
Casa di produzioneUniversal Pictures, Working Title Films, Relativity Media, Camack International
Distribuzione in italianoUniversal Pictures
FotografiaDanny Cohen
MontaggioChris Dickens, Melanie Oliver
Effetti specialiMark Holt, Richard Bain
MusicheClaude-Michel Schönberg
ScenografiaEve Stewart, Grant Armstrong, Anna Lynch-Robinson
CostumiPaco Delgado
TruccoLisa Westcott, Julie Dartnell, Kristyan Mallett
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Les Misérables è un film del 2012 diretto da Tom Hooper, basato sull'omonimo musical tratto dal celebre romanzo di Victor Hugo.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Les Misérables (musical) § Trama.

1815. Nella prigione di Tolone, in Francia, il prigioniero 24601, il cui vero nome è Jean Valjean, viene rilasciato da una guardia carceraria, Javert, dopo esser stato condannato ai lavori forzati per 19 anni per aver rubato un tozzo di pane per sfamare sua sorella e il figlio di quest'ultima, che rischiava la morte. Javert consegna a Valjean un foglio che denota quest'ultimo come un uomo pericoloso e che di conseguenza lo renderà un emarginato. Infatti, nessuno ospita Valjean, fino a quando, giunto a Digne, viene invitato dal Vescovo Myriel. Nonostante l'ospitalità dell'uomo, Valjean gli ruba l'argenteria e fugge, non riuscendo però a farla franca. Di fronte alle guardie, il vescovo finge di aver consegnato lui stesso l'argenteria a Valjean e gli dona anche due candelabri d'argento. Valjean, pieno di vergogna ed umiliazione verso se stesso, decide di diventare un uomo migliore.

1823. Otto anni dopo Valjean ha assunto la falsa identità del Signor Madeleine, diventando sindaco e proprietario di una fabbrica a Montreuil-sur-Mer. Una delle operaie della sua fabbrica, Fantine, viene licenziata perché madre di una bambina pur non essendo sposata. Per poter continuare ad inviare soldi ai malvagi locandieri Thénardier che ospitano la piccola Cosette, Fantine vende i suoi capelli, due molari e infine sé stessa, diventando una prostituta. Triste e povera, Fantine comincia ad ammalarsi. Intanto Valjean scopre che un innocente che gli assomiglia sarà condannato perché scambiato per lui, e dopo una notte di tormento decide di rivelare di essere lui Jean Valjean. Mentre Javert si mette sulle sue tracce, Valjean raggiunge Fantine promettendole di avere cura di Cosette. Fantine muore, e subito dopo arriva Javert che attacca Valjean deciso ad arrestarlo. Dopo un breve duello, Valjean riesce a fuggire. Va dai Thénardier e, dopo averli pagati profumatamente e informando loro e la piccola della triste sorte di Fantine, prende con sé Cosette, lasciando la città.

1832. Valjean e Cosette, ormai adolescente, si trovano a Parigi. Cosette non sa del passato del suo padre adottivo. A Parigi il generale Lamarque, simpatizzante del popolo, è molto malato ed è prossimo alla morte. Gli studenti rivoluzionari Marius Pontmercy ed Enjolras discutono di ciò assieme al piccolo monello di strada Gavroche, quando Marius vede Cosette e se ne innamora perdutamente. Deciso a rivederla, Marius chiede all'amica Éponine, figlia dei Thénardier ormai caduti in miseria, di rintracciare Cosette. Grazie ad Éponine, Marius scopre dove abita Cosette e i due confessano il loro amore reciproco. Intanto i Thénardier, che considerano Valjean la fonte delle loro disgrazie, tentano di rapinare la loro abitazione, ma Éponine, decisa a proteggere Marius, comincia a gridare mettendo il padre e i suoi amici in fuga. Il tentativo di rapina, comunque, allarma Valjean, che decide di partire per l'Inghilterra con Cosette, che però è triste in quanto vuole ancora vedere Marius. Così mentre Valjean e Cosette si preparano a fuggire ed Éponine lamenta il suo amore non corrisposto, Marius ed Enjolras decidono di prendere parte ai moti rivoluzionari mentre Javert progetta di infiltrarsi tra i giovani ribelli per scoprire i loro piani.

Così il gran giorno arriva, e i ribelli costruiscono le barricate per difendersi dagli attacchi nemici. I soldati francesi sembrano avere la meglio e raggiungono le barricate. Un soldato francese che sale sulle barricate sta puntando contro Marius, ma Éponine, giunta appena in tempo, afferra la canna del fucile del nemico puntandosela contro il petto, salvando Marius a costo della propria vita. Prima di morire fra le braccia di Marius, Éponine gli rivela di amarlo. Il piccolo Gavroche scopre che Javert è un traditore, e così i ribelli lo legano indecisi su cosa fare. Valjean scopre la storia fra Marius e Cosette, e, pur sconvolto, decide di unirsi alla rivolta per proteggere Marius. A Valjean viene dato il compito di uccidere Javert, ma Valjean simula soltanto di uccidere l'uomo, lasciandolo libero. Durante il secondo attacco tutti i rivoluzionari, compresi Enjolras e Gavroche, vengono uccisi, tranne Valjean che porta Marius privo di sensi in salvo nelle fogne.

Javert non riesce a sopportare la verità della vita che non sempre legge e giustizia sono la stessa cosa, e così rendendosi conto della bontà di Valjean si suicida gettandosi nella Senna. Il giorno dopo Valjean permette a Marius di sposare Cosette, ma decide di partire in quanto la sua presenza sarebbe dannosa per Cosette. Durante la festa di matrimonio, Marius scopre dai Thénardier che è stato Valjean a salvargli la vita, così i neo-sposi lasciano la festa e raggiungono Valjean, solo e malato, che è ormai in punto di morte. Dopo aver consegnato a Cosette la lettera che racconta il suo passato e l'identità di sua madre, Valjean stringendo i candelabri donatigli dal vescovo, simbolo della sua redenzione, va in Paradiso accompagnato dai fantasmi di Fantine, Éponine e di tutti i ribelli morti durante i moti rivoluzionari.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il regista Tom Hooper durante le riprese del film.

Nel corso degli anni ottanta la TriStar Pictures ha tentato di portare il musical sul grande schermo contattando registi come Alan Parker, Bruce Beresford e Richard Attenborough. Tutti i tentativi però sono falliti facendo scadere l'opzione sui diritti ritornati quindi a Cameron Mackintosh.[1] La TriStar ha realizzato poi nel 1998 una trasposizione cinematografica del romanzo.

Nel 2009 Eric Fellner, produttore della Working Title Films, ha iniziato a negoziare l'acquisizione dei diritti con Mackintosh. Nel 2011 William Nicholson è stato ingaggiato per scrivere la sceneggiatura e a marzo Tom Hooper è stato contattato per dirigere il film. Il budget ammontava a 61 milioni di dollari.[1][2]

Cast[modifica | modifica wikitesto]

  • Hugh Jackman interpreta Jean Valjean, un uomo rilasciato dopo 19 anni di lavori forzati nel bagno penale di Tolone, dove era stato rinchiuso per aver rubato un tozzo di pane e per i numerosi tentativi di evasione. Tom Hooper ha dichiarato che una delle condizioni per la realizzazione del film fosse la partecipazione di Hugh Jackman,[3] dopo aver ottenuto la parte di Jean Valjean l'attore si è esibito per 3 mesi in un one-man show a Broadway durante il quale ha migliorato le sue capacità vocali.
  • Russell Crowe interpreta Javert, il tenace ispettore di polizia che dà la caccia a Valjean per oltre due decenni per tutta la Francia. Cameron Mackintosh conosceva l'attore dagli inizi della sua carriera quando recitava nei musical in Australia. Inizialmente era riluttante all'idea di interpretare Javert ma è stato poi convinto dal regista.[4]
  • Anne Hathaway interpreta Fantine, una giovane ragazza madre che invia i soldi risparmiati ai Thénardier, coppia a cui ha affidato la figlia Cosette. Inizialmente ci furono delle perplessità essendo troppo giovane per il ruolo di Fantine e troppo grande per Cosette[1], ma l'attrice teneva moltissimo ad avere la parte, infatti la madre fu la sostituta di Fantine nel tour americano del musical. Anne Hathaway ha perso 11 kg in cinque settimane e poi altri 7 durante le riprese.
  • Amanda Seyfried interpreta Cosette, è la figlia di Fantine che poi viene adottata da Valjean e si innamora di Marius. Per Cosette Hooper ha cercato l'attrice per lungo tempo trovando poi la Seyfried perfetta per il ruolo, sia nel canto che nella recitazione.
  • Eddie Redmayne interpreta Marius Pontmercy, è uno degli studenti rivoluzionari. È amico di Éponine ma è innamorato di Cosette.
  • Sacha Baron Cohen e Helena Bonham Carter interpretano i Thénardier, una coppia di avidi truffatori proprietari di una locanda. All'insaputa di Fantine sfruttano e maltrattano Cosette. Sono i genitori di Éponine.
  • Samantha Barks interpreta Éponine, la figlia dei Thérnadier innamorata di Marius. Aveva già ricoperto questo ruolo nel musical del 25º anniversario all'O2 Arena.
  • Aaron Tveit interpreta Enjolras, amico di Marius e capo degli studenti rivoluzionari. Tveit aveva spedito una registrazione di Empty Chairs at Empty Tables ed In My Life per il ruolo di Marius.[5]
  • Daniel Huttlestone interpreta Gavroche, un monello di strada.
  • Colm Wilkinson interpreta il vescovo di Digne, il pio sacerdote che con la sua condotta modificherà radicalmente il modo di essere di Valjean. Wilkinson aveva ricoperto il ruolo di Jean Valjean nel musical già a partire dalla rappresentazione del 1985.
  • Molti professionisti del West End, che in passato avevano già recitato nel musical, come Frances Ruffelle, Caroline Sheen, Hadley Fraser, Alistair Brammer, Fra Fee, Gina Beck e Killian Donnelly, hanno partecipato al film ricoprendo ruoli secondari.

Cameo[modifica | modifica wikitesto]

Appaiono anche Cameron Mackintosh, Claude-Michel Schönberg, Michael Le Poer Trench e Marie Zamora.

Una barricata ricostruita sul set del film e la riproduzione dell'elefante della Bastiglia fatto costruire da Napoleone per celebrare le conquiste nella campagna d'Egitto.

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese sono cominciate nel marzo 2012 e sono terminate a giugno. Le scenografie della Parigi del XIX secolo sono state costruite all'interno del Richard Attenborough Stage dei Pinewood Studios. Gourdon, in Francia, è stata scelta per ricreare Digne. Boughton House, a Kettering, è stata utilizzata come casa della famiglia Pontmercy. La sequenza iniziale è stata girata alla base navale di Portsmouth. Altre riprese si sono svolte a Winchester, Ewelme, all'Old Royal Naval College di Greenwich e nello storico cantiere navale di Chatham.[1][6]

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Su espressa volontà del regista, i brani della colonna sonora eseguiti dagli attori accompagnati da un pianoforte sono stati registrati dal vivo sul set durante le riprese del film. In una fase successiva è stata registrata la parte musicale eseguita da un'orchestra.[1]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Les Misérables: Highlights from the Motion Picture Soundtrack
colonna sonora
ArtistaAA.VV.
Pubblicazione21 dicembre 2012
Durata1:02:00
GenereColonna sonora
EtichettaUniversal Republic

L'album della colonna sonora è stato pubblicato il 21 dicembre 2012. Contiene i brani del musical eseguiti dal cast. L'album non include tutti i brani presenti nel film, mentre presenta Suddenly, l'unico brano scritto appositamente da Schönberg per la pellicola. Ha raggiunto la prima posizione nelle classifiche Billboard 200, Official Albums Chart, Nuova Zelanda e Circle Chart, la seconda in Australia e la terza in Canada, Austria, Polonia e Svezia e la settima in Norvegia.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi di Alain Boublil e Jean-Marc Natel (tradotti in inglese da Herbert Kretzmer), musiche di Claude-Michel Schönberg.

  1. Hugh Jackman, Russell Crowe e cast – Look Down – 2:21
  2. Colm WilkinsonThe Bishop – 1:34
  3. Hugh Jackman – Valjean's Soliloquy – 3:18
  4. Hugh Jackman, Anne Hathaway, Michael Jibson e cast – At the End of the Day – 4:27
  5. Anne Hathaway – I Dreamed a Dream – 4:38
  6. Hugh Jackman e Russell Crowe – The Confrontation – 1:55
  7. Isabelle AllenCastle on a Cloud – 1:11
  8. Sacha Baron Cohen, Helena Bonham Carter e cast – Master of the House – 4:52
  9. Hugh Jackman – Suddenly – 2:32
  10. Russell Crowe – Stars – 3:01
  11. Eddie Redmayne, Aaron Tveit e cast – ABC Café / Red and Black – 4:21
  12. Amanda Seyfried, Eddie Redmayne e Samantha BarksIn My Life / A Heart Full of Love – 3:12
  13. Samantha Barks – On My Own – 3:11
  14. Cast – One Day More – 3:39
  15. Aaron Tveit, Eddie Redmayne e cast – Do you hear the people sing? – 1:59
  16. Eddie Redmayne, Daniel Huttlestone e cast – Drink with Me – 1:41
  17. Hugh Jackman – Bring Him Home – 3:37
  18. Cast – The Final Battle – 3:17
  19. Russell Crowe – Javert's Suicide – 3:00
  20. Eddie Redmayne – Empty Chairs at Empty Tables – 3:13
  21. Cast – Epilogue – 6:20

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Il primo trailer è stato diffuso online il 30 maggio 2012 nel quale Anne Hathaway interpreta la celebre canzone I Dreamed a Dream.[7] Sono stati realizzati degli spot trasmessi non solo durante dei programmi tradizionalmente seguiti da un pubblico femminile, come Dancing with the Stars e Grey's Anatomy, ma anche maschile, come partite di football e basket.[1] Il primo poster promozionale è apparso in aprile[8] mentre il 24 settembre è stato pubblicato un nuovo poster del film.[9]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 novembre 2012 il film è stato proiettato al Lincoln Center di New York, alla presenza di molti membri di diverse associazioni che assegnano premi, venendo accolto con una standing ovation.[1][10] La prima del film si è svolta a Londra il 5 dicembre 2012, è uscito nelle sale statunitensi il 14 dicembre e l'11 gennaio 2013 in quelle britanniche. In Italia il film è stato distribuito il 31 gennaio.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film negli Stati Uniti ha incassato 148.809.770 dollari, nel Regno Unito 38 milioni di sterline, in Italia poco meno di 2 milioni di euro. Complessivamente ha incassato oltre 441.809.770 dollari.[11]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il sito web Rotten Tomatoes ha riportato un indice di gradimento del 69% con un voto medio di 6.85/10, in base alle 246 recensioni aggregate.

«Montato in modo impeccabile ma a volte burrascoso, Les Misérables riesce ampiamente grazie alle prestazioni di bravura del suo cast distinto.[12]»

Su Metacritic, il film ha raggiunto un voto del 63 su 100 in base alle 41 recensioni.[13] Il film è stato lodato per la sua recitazione e il cast famoso, comprendente Jackman, Hathaway, Redmayne, Seyfried e Barks. Il canto dal vivo, assai promosso nel marketing del film, ha ricevuto un'accoglienza più divisa.

Robbie Collin del The Daily Telegraph lo ha votato con cinque stelle.

«Les Misérables è un blockbuster, e gli effetti speciali sono un'emozione: esplosioni di dolore, fuochi d'artificio di romanticismo, conflagrazioni da milioni di cuori infranti. È consigliabile vederlo nella settimana d'apertura, su uno schermo gigante, in mezzo a una folla di fanatici.[14]»

Peter Bradshaw di The Guardian ha dichiarato:

«Persino come non credente di questo genere di musical "sempre cantato", sono stato messo sotto schiaffo da questo film mesmerico e talvolta avvincente....[15]»

Kenneth Turan di Los Angeles Times lo ha votato positivamente, dichiarando:

«[il film] è una cosa stringente che offre un tonfo emotivo quando conta. Puoi entrare nel teatro da agnostico, ma quando esci, lo puoi fare cantando con il coro.[16]»

Peter Travers di Rolling Stone ha dichiarato:

«Nonostante sia uno spettacolo per gli occhi e le orecchie, Les Misérables è sovraffollato di umorismo, cuori infranti e romanticismo. Maledette imperfezioni, è perfettamente meraviglioso.[17]»

Critica italiana[modifica | modifica wikitesto]

Gian Luigi Rondi su il Tempo[18] scrive:

«Un grande spettacolo in cui grazie alla regia di Tom Hooper il cinema può mettersi in mostra non solo con opulenza ma anche con intuiti fini. L'epoca, la tanta miseria intorno, i fatti storici che coinvolgono i singoli personaggi sono espressi, grazie anche alla fotografia suggestiva di Dany Cohen, nelle cifre di un realismo che molto deve alla pittura. Mentre, all'interno delle splendide scenografie di Eve Stewart, gli interpreti, tutti psicologicamente ben delineati, si muovono cantando in presa diretta e spesso, felice trovata di regia, addirittura in primo piano, riuscendo anche così a dar ciascuno il meglio di sé.»

I critici italiani hanno accolto il film in maniere differenti. Oltre a Rondi, il film è stato apprezzato da Maurizio Acerbi de il Giornale che ritiene questa trasposizione come una delle più emozionanti e che Hooper riesca ad inchiodare lo spettatore alla poltrona, inoltre sottolinea le ottime interpretazioni degli attori, ad eccezione di Russel Crowe, e in particolare l'assolo di Anne Hathaway.[19] Anche secondo Alessandra Levantesi Kezich de la Stampa gli interpreti trasmettono un'autentica emozione e sostiene che Hooper ha lavorato nel pieno rispetto della convenzione non realista del palcoscenico, sia a livello di scenografia che di taglio narrativo.[20] Federico Pontiggia de il Fatto Quotidiano ha elogiato le performance di Anne Hathaway e Daniel Huttlestone a differenza di quelle di Jackman e Crowe[21]. Fabio Ferzetti de il Messaggero ritiene che Crowe abbia una voce talmente superiore a Jackman che Javert finisce per essere molto più tormentato e interessante di Jean Valjean.[22] Paolo D'Agostino de la Repubblica ha invece lamentato un totale azzeramento di pathos nella vicenda di Jean Valjean tanto da rimpiangere uno qualsiasi dei numerosi adattamenti del romanzo.[23] Cristina Piccino su il manifesto accusa il regista di non aver azzardato una lettura politica, di aver cercato la lacrima e di aver assecondato lo spettatore senza sorprese.[24]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Stephen Galloway, Inside the Fight to Bring 'Les Mis' to the Screen, su hollywoodreporter.com, The Hollywood Reporter, 5 dicembre 2012, 1,2,3. URL consultato il 4 febbraio 2013.
  2. ^ (EN) Oscar Winner Tom Hooper Directing 'Les Miserables' Musical Next, su firstshowing.net, 24 marzo 2011. URL consultato il 4 febbraio 2013.
  3. ^ Les Misérables: A Revolutionary Approach
  4. ^ (EN) Russell Crowe reveals 'Les Misérables' doubts: 'I didn't like Javert', su digitalspy.co.uk, 26 dicembre 2012. URL consultato il 26 gennaio 2014.
  5. ^ (EN) Aaron Tveit on 'Les Miz,' His New TV Series, and His Broadway Dreams, su backstage.com, 19 dicembre 2012. URL consultato il 26 gennaio 2014.
  6. ^ Luoghi delle riprese per Les Misérables
  7. ^ (EN) 'Les Miserables' Trailer: Anne Hathaway Sings!, 30 maggio 2012. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  8. ^ (EN) First Promo Poster for LES MISERABLES Starring Hugh Jackman and Anne Hathaway, 21 aprile 2012. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  9. ^ (EN) The New Poster for Les Miserables Revealed, 24 settembre 2012. URL consultato il 2 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2012).
  10. ^ (EN) 'Les Misérables' Screening Earns Standing Ovation For Tom Hooper, Anne Hathaway, su huffingtonpost.com, The Huffington Post, 24 novembre 2012. URL consultato il 4 febbraio 2013.
  11. ^ Les Miserables (2012) - Box Office Mojo, su boxofficemojo.com. URL consultato il 26 gennaio 2014.
  12. ^ (EN) Les Misérables, in Rotten Tomatoes, Fandango Media. URL consultato il 17 maggio 2019.
  13. ^ (EN) Les Miserables, in Metacritic. URL consultato il 4 gennaio 2013.
  14. ^ (EN) Robbie Collin, Les Misérables, review, in Daily Telegraph, London, 10 gennaio 2013. URL consultato il 10 gennaio 2013.
  15. ^ (EN) Peter Bradshaw, Les Miserables – review, in The Guardian, London, 10 gennaio 2013. URL consultato il 10 gennaio 2013.
  16. ^ (EN) Kenneth Turan, Review: Vive 'Les Miserables' in all its over-the-top glory, in Los Angeles Times, 24 dicembre 2012. URL consultato il 25 dicembre 2012.
  17. ^ (EN) Peter Travers, Les Misérables, in Rolling Stone, 21 dicembre 2012. URL consultato il 25 dicembre 2012.
  18. ^ Gian Luigi Rondi, il Tempo, 31 gennaio 2013
  19. ^ Maurizio Acerbi, il Giornale, 31 gennaio 2013
  20. ^ Alessandra Levantesi Kezich, la Stampa, 31 gennaio 2013
  21. ^ Federico Pontiggia, il Fatto Quotidiano, 31 gennaio 2013
  22. ^ Fabio Ferzetti, Il Messaggero, 31 gennaio 2013
  23. ^ Paolo D'Agostino, la Repubblica, 31 gennaio 2013
  24. ^ Cristina Piccino, il manifesto, 31 gennaio 2013
  25. ^ 5th Annual Lancashire Film Critics Awards | Awards Daily
  26. ^ I vincitori del Premio Cinema Ludus 2012 - CinemaItaliano.info, su cinemaitaliano.info. URL consultato l'8 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2013).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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