Leopoldoff L-7 Colibri
Leopoldoff L-7 | |
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Un Leopoldoff L-7 Colibri, costruito nel dopoguerra, fotografato sull'aeroporto di Guyancourt, vicino a Parigi, nel 1963. | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da turismo |
Equipaggio | 2 |
Progettista | Lev Leopoldoff |
Costruttore | Societe des Avions Leopoldoff |
Esemplari | 31 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 5,92 m |
Apertura alare | 8,94 m |
Altezza | 2,11 m |
Superficie alare | 16,5 m² |
Peso a vuoto | 300 kg |
Peso max al decollo | 520 kg |
Propulsione | |
Motore | un Continental C-90-12F4 |
Potenza | 90 CV (67 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 174 km/h |
Velocità di crociera | 153 km/h |
Velocità di salita | 2,5 m/sec |
Autonomia | 451 km |
Tangenza | 3 500 m |
Note | dati riferiti alla versione L.55.[1] |
dati tratti da Aviafrance[2] | |
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Il Leopoldoff L.7 Colibri è un aereo da addestramento e turismo, biplano, derivato da precedente L.3 Colibri, sviluppato dall'azienda aeronautica francese Société des Avions Leopoldoff dopo la fine della seconda guerra mondiale e prodotto in serie.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la fine della seconda guerra mondiale il signor Lev Leopoldoff,[N 1] proprietario della Societe des Avions Leopoldoff, riprese la produzione del precedente modello di aereo da turismo L.3 Colibri, dotandolo di ulteriori migliorie e propulsori di origine americana.[3] La produzione dei primi sei Colibri fu intrapresa dalla Société des Constructions Aéronautiques du Maroc in Marocco, ricevendo la loro designazione CAM-1.[1]
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]L' L-7 Colibrì era un biplano, monomotore, di costruzione mista.[3] La propulsione era affidata a un motore a cilindri contrapposti Continental C-90-12F4 a cilindri raffreddati ad aria, erogante la potenza di 90 CV, ed azionante un'elica bipala lignea Sensenich W72CK.[4] Il rapporto peso:potenza era pari a 0,13 kW/kg.
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Dopo gli esemplari realizzati in Marocco, la produzione riprese in Francia presso la Leopoldoff, la SCANOR (Société de Construction Aéronautique du Nord), e in kit di montaggio da realizzarsi a casa. La produzione totale dei due modelli, L.3 e L.7 raggiunse i 125 esemplari.[3] Il 3 luglio 1948 uno dei CAM-1 nell'ambito di una manifestazione aeronautica organizzata dalla Federazione Aeronautica del Marocco, completò con successo un percorso di 600 km.[4] Il Leopoldoff CAM-1 (alimentato da un radiale Salmson) atterrò sull'aeroporto di Rabat, dove l'equipaggio composto dal dott. Saugnes e da M.J. Rousseau vennero accolti dal residente generale francese in Marocco, generale Juin, e dal principe Moulay Hassan.[4]
Ancora nel 2011 tre Colibrì volavano in Francia e altri due nel Regno Unito.
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- CAM-1: sei esemplari prodotti in Marocco dalla Société des Constructions Aéronautiques du Maroc.
- L.53: versione dotata di motore Minié 4.DC.32 da 75 hp (56 kW).
- L.55: versione dotata di motore Continental C-90-12F4 da 90 hp (67 kW).
- L.6: versione dotata di motore Minié 4.DF.28 Horus.
- L.7: versione dotata di motore Continental A65-8S.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nato a Saratov, Russia, nel 1898, deceduto a Parigi, Francia, nel 1957.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Simpson 2001, p. 324.
- ^ Aviafrance.
- ^ a b c Aircraft Photos.
- ^ a b c Shortfinals.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Leonard Bridgman, Jane's All The World's Aircraft 1951–52, London, Sampson Low, Marston & Company, Ltd., 1951.
- (EN) William Green, The Aircraft of the World, Macdonald & Co. (Publishers) Ltd, 1965.
- (EN) Rod Simpson, Airlife's World Aircraft, Airlife Publishing Ltd., 2001, ISBN 1-84037-115-3.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Bruno Parmentier, Leopoldoff L-7, su Aviafrance, https://www.aviafrance.com/. URL consultato il 26 giugno 2020.
- (FR) Leopoldoff L.7 Colibri, su Passieux, http://jn.passieux.free.fr. URL consultato il 26 giugno 2020.
- (EN) Pierre Bregerie, Leopoldoff L.7 Colibri, su Aircraft Photos, https://1000aircraftphotos.com. URL consultato il 26 giugno 2020.
- (EN) Leopoldoff Colibri – romantic, obscure, and very French (or is that, Russian?), su Shortfinals, https://shortfinals.org. URL consultato il 26 giugno 2020.