Leica Microsystems

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Leica Microsystems
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StatoBandiera della Germania Germania
Forma societariaGesellschaft mit beschränkter Haftung
Fondazione1997[1]
Sede principaleWetzlar
SettoreOttica, elettronica, tecnologia medica, sistemi di misura
Fatturato> 1 miliardo di US$[2] (2008)
Dipendenti> 4.000[2] (2008)
Sito webwww.leica-microsystems.com
Sede Leica a Wetzlar

Leica Microsystems è un costruttore tedesco di microscopi ottici, apparecchi per la tecnologia medica, elettronica.

Leica Microsystems dal 1997 è una delle tre aziende nate dall'originale società del 1869 di Ernst Leitz I, Leitz di Wetzlar.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia della società risale a quella della Leitz. Nel secondo dopoguerra, a partire dagli anni '70 nasce la cooperazione tra Leitz e la svizzera Wild Heerbrugg. Nasce nel 1986 la Wild-Leitz. Nel 1990 seguono fusioni con la Cambridge Instruments e la tedesca Jung, la viennese Reichert e la divisione di microscopia della statunitense Bausch & Lomb e American Optical.

Nel 1997 il gruppo Leica viene diviso in tre società. Accanto alla tedesca Leica Microsystems nascono la Leica Camera e la svizzera Leica Geosystems. Dopo sette anni di proprietà della società di investimenti Permira, la Leica Microsystems nel 2005 diventa della statunitense Danaher Corporation.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

La società ha vinto tre volte il premio Innovationspreis der deutschen Wirtschaft, la prima volta nel 1984 per il microscopio ELSAM. La seconda volta nel 2002 per gli obiettivi DUV e nel 2005 per il microscopio a fluorescenza Leica TCS 4PI, nato dal Microscopio 4Pi.

Tecnologie e prodotti[modifica | modifica wikitesto]

Microscopio elettronico Leica

Microscopia ottica[modifica | modifica wikitesto]

La microscopi ottica rimane la principale attività della società. Solo tre altre aziende al mondo realizzano apparecchi simili, ovvero le giapponesi Nikon, Olympus e la tedesca Zeiss).

Accanto ai microscopi ottici classici, si trovano anche il microscopio a scansione laser, e il microscopio confocale che a marchio Leica è il microscopio STED. Con questi microscopi, sviluppati da Stefan Hell e collaboratori, anche i limiti della microscopia ottica di Ernst Abbe vengono superati.[3] Nell'ottobre 2014 Stefan Hell per il lavoro sullo STED vince il Premio Nobel per la chimica.[4]

Per la microscopia ottica classica, Leica sviluppa ottiche e accessori, software per l'analisi delle immagini, per la citogenetica.

Microscopi ottici speciali vengono realizzati per wafer (elettronica) e testing di fotomask. La miniaturizzazione nell'industria elettronica nei circuiti integrati ha portato all'utilizzo della microscopia a raggi ultravioletti con lunghezza d'onda di 248 nanometri o meno.

Istologia[modifica | modifica wikitesto]

Leica Microsystems (Leica Biosystems a Nußloch) produce sistemi per l'istologia e patologia. Con microtomi e criostati vengono realizzati campioni per l'analisi istologica. Nel 2003 viene introdotto sul mercato il primo esempio di sistema automatico di sezionamento, per la citodiagnostica e patologia. I microtomi sono anche impiegati nelle analisi di laboratorio industriali per analizzare polimeri, semiconduttori, pelli, e altri materiali.

La microtomia per il microscopio elettronico è stata sviluppata da Hellmuth Sitte a Vienna e prodotta per decenni dalla Leica. Ancora oggi è la società principale al mondo per gli strumenti per la preparazione di campioni per il microscopio elettronico a trasmissione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Website von Leica Geosystems
  2. ^ a b Rsr, Leica Microsystems meldet Rekordumsatz für das Jahr 2008, in Gießener Anzeiger, 2 aprile 2009.
  3. ^ Seit 2007 ist das TCS STED Archiviato il 9 giugno 2011 in Internet Archive. auf dem Markt und liefert eine Auflösung unter 100 nm. Seit 2009 gibt es das TCS STED CW Archiviato il 9 giugno 2011 in Internet Archive. mit einer Auflösung unter 80 nm.
  4. ^ mittelhessen.de. URL consultato il 5 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rolf Beck: Die Leitz-Werke in Wetzlar. 2. Auflage. Sutton Verlag, Erfurt 1999, ISBN 3-89702-124-2 (Die Reihe Archivbilder).
  • Rolf Beck: Mikroskope von Ernst Leitz in Wetzlar. Sutton Verlag, Erfurt 2002, ISBN 3-89702-292-3 (Die Reihe Archivbilder).

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