Legge 23 agosto 2004, n. 226
La legge 23 agosto 2004, n. 226 (detta anche legge Martino dal ministro della difesa proponente Antonio Martino) è stata una norma della Repubblica Italiana, che ha modificato il regime operativo del servizio militare di leva in Italia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]A partire dagli anni '80, l'emergere gli episodi di nonnismo legati al servizio militare di leva; tra i quali uno dei più famosi fu la scomparsa di Pietro Camedda,[1] iniziò ad animare più consistentemente il dibattito all'interno dell'opinione pubblica sul servizio di leva, ma solo dopo la morte di Emanuele Scieri, avvenuta nell'agosto 1999, ci fu un grande impulso politico sul tema a seguito del quale - durante il governo D'Alema I - fu emanata la legge delega 14 novembre 2000, n. 331 che preveda il passaggio da un esercito di leva ad uno di tipo professionale, da attuarsi entro sette anni; il governo Berlusconi II ne anticipò l'attuazione cin la legge n. 226/2004, tale norma venne poi abolita dopo l'emanazione dal d.lgs. 15 marzo 2010, n. 66.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]La norma era composta di n. 33 articoli e di n. 4 allegati:
- Capo I - Disposizioni generali
- Capo II - Volontari in ferma prefissata di un anno
- Capo III - Volontari in ferma prefissata quadriennale
- Capo IV - Reclutamento nelle carriere iniziali delle forze di polizia ad ordinamento civile e militare e del corpo militare della croce rossa
- Capo V - Adeguamento di disposizioni legislative
- Capo VI - Disposizioni transitorie
- Capo VII - Corpo delle capitanerie di porto
- Capo VIII - Cisposizioni finali
- Allegati
- Tabella A
- Tabella B
- Tabella C
- Tabella D
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]La norma ha disposto la sospensione alle chiamate per lo svolgimento del servizio di leva a decorrere dal 1 gennaio 2005, stabilendo che fino al 31 dicembre 2004 sono chiamati a svolgere il servizio di leva, anche in qualità di ausiliari nelle forze di polizia italiane, soggetti nati entro il 1985.
La stessa legge ha riformato i ruoli dei volontari nelle forze armate, istituendo a decorrere la 1º gennaio 2005:
- i volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1);
- i volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4).
Contestualmente stabilendo che i concorsi per l'accesso alle forze armate italiane, alle forze di polizia italiane e al Corpo militare della Croce Rossa Italiana fossero riservati al personale in servizio - o congedato dopo la ferma - appartenente ai predetti ruoli.
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]La legge ha determinato una sospensione delle chiamate al servizio, che rimane sempre obbligatorio ma che si trasforma da istituto ordinario a straordinario poiché operativo solo in determinate ipotesi, ha conseguenzialmente reso di fatto inoperativo anche l'obbligo di prestare un servizio civile sostitutivo per gli obiettori di coscienza italiani, coordinato dal servizio civile nazionale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pierdomenico Conte Ruggero, L scomparsa di Pietro Camedda, tra naia e nonnismo[collegamento interrotto], su ilsudest.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Martino
- Codice dell'ordinamento militare
- Servizio militare di leva in Italia
- Volontari in ferma prefissata