Lega epirota
La lega epirota (in greco antico: Κοινὸν Ἠπειρωτῶν?, Koinòn Ēpeirōtôn) fu un'alleanza di comunità (Koinon) epirote[1], coalizione di città-Stato dell'Epiro nel periodo ellenistico. Questa alleanza fu costituita tra il 370 ed il 320 a.C. e durata fino al 168 a.C.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La coalizione fu istituita tra il 370 e il 320 a.C., all'inizio come lega molossa nel 370 a.C., che contribuì in seguito a unificare le tre tribù principali dell'Epiro (cioè i Molossi, i Tesproti, e i Caoni).[2] Il centro politico, economico e culturale della lega epirota era Dodona,[3] in precedenza centro principale dei Molossi. Pirro d'Epiro divenne comandante della lega nel 297 a.C.[4]
Quando il re Agatocle conquistò Corcira, egli offrì l'isola in dote alla figlia Lanassa per il suo matrimonio con Pirro nel 295 a.C.[5] L'isola divenne poi membro della lega epirota. Probabilmente fu allora che venne fondato l'insediamento di Cassiopea, per essere utilizzata come base per le spedizioni del re d'Epiro. L'isola rimase nella lega fino al 255 a.C., quando divenne indipendente dopo la morte di Alessandro II d'Epiro.
La lega fu sconfitta dagli Illiri durante l'invasione illirica dell'Epiro e la battaglia di Fenice, e fu costretta ad entrare in un'alleanza con Teuta per prevenire ulteriori attacchi. Questa alleanza rese ostili gli Epiroti agli Achei e agli Etoli, ma presumibilmente si è conclusa in seguito alla sconfitta degli illiri nella prima guerra illirica.
Anche se la lega epirota rimase neutrale nelle prime due Guerre macedoniche, fu infine disgregata nella terza guerra macedonica (171-168 a.C.), con i Molossi schierati coi Macedoni e i Caoni e Tesproti a sostegno della Repubblica romana.[6]
Alcune monete della lega epirota
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Boatwright-Gargola-Talbert 2004, p. 92:
«Pirro trovò questo modello, il suo potere di base fu la sovranità sui Molossi, una carica ufficiale tradizionale con limiti consuetudinari. A questo aggiunse la carica di egemone o comandante della lega epirota, un'alleanza di comunità epirote a cui tutte fornivano le loro forze e si basavano su obiettivi comuni.»
- ^ Walbank 1989, Capitolo 10: P. R. Franke, Pyrrhus, p. 459:
«Come re dei Molossi – non si è mai designato re degli Epiroti e certamente mai re dell'Epiro, un titolo trovato soprattutto nella tradizione romana – Pirro era allo stesso tempo, l'"egemone" della lega epirota che è stata fondata intorno 325/20 e viene descritta come "ΣΥΜΜΑΧΟΙ ΤΩΝ ΑΠΕΙΡΩΤΑΝ", (SYMMACHOI TON APEIROTAN – alleanza di Epiroti) sulle iscrizioni. La lega unì i tre maggiori popoli dell'Epiro – i Molossi, i Tesproti e i Caoni, che erano evidentemente gli ultimi ad unirsi – ciascuno di questi a sua volta consisteva di numerosi sottogruppi.»
- ^ Hansen-Nielsen 2004, p. 343:
«Di solito Dodona è indicata come un oracolo (Hdt. 2.52) o un santuario (Eur. Phoen. 983).»
- ^ Koester 1995, p. 33:
«Dopo una serie di esperienze Pirro era diventato re dei Molossi e leader della lega epirota nel nord-ovest della Grecia (297 a.C.)»
- ^ Chamoux 2002, p. 59; Walbank 1989, Capitolo 10: P. R. Franke, "Pyrrhus", p. 458.
- ^ (EN) Epirus, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. URL consultato il 16 novembre 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mary Taliaferro Boatwright, Daniel J. Gargola e Richard J. A. Talbert, The Romans: From Village to Empire, Oxford and New York, Oxford University Press, 2004, ISBN 0-19-511876-6.
- François Chamoux, Hellenistic Civilization, Oxford, Blackwell Publishing, 2002, ISBN 0-631-22241-3.
- Esther Eidinow, Oracles, Curses, and Risk among the Ancient Greeks, Oxford and New York, Oxford University Press, 2007, ISBN 0-19-927778-8.
- Mogens Herman Hansen e Thomas Heine Nielsen, An Inventory of Archaic and Classical Poleis, Oxford and New York, Oxford University Press, 2004, ISBN 0-19-814099-1.
- Helmut Koester, Introduction to the New Testament, Volume 1: History, Culture, and Religion of the Hellenistic Age, New York and Berlin, Walter de Gruyter, 1995, ISBN 3-11-014692-4.
- David Malcolm Lewis e John Boardman, The Cambridge Ancient History: The Fourth Century B.C., Cambridge, Cambridge University Press, 1994, ISBN 0-521-23348-8.
- Henry George Liddell e Robert Scott, A Greek-English Lexicon, Oxford, Clarendon Press, 1940.
- Frank William Walbank, The Cambridge Ancient History Volume 7, Part 2: The Rise of Rome to 220 B.C., Cambridge, Cambridge University Press, 1989, ISBN 0-521-23446-8.
Voci correlate
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