Lega Grigia
Lega Grigia | |
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Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | Foedus Superior |
Lingue parlate | Tedesco, italiano, romancio |
Capitale | Ilanz |
Dipendente da | Repubblica delle Tre Leghe (dal 1524) |
Politica | |
Forma di governo | Federazione Alpina |
Organi deliberativi | Dieta di Ilanz |
Nascita | 1424 |
Causa | Giuramento di Ilanz |
Fine | 1524 (come federazione indipendente)
1798 (come parte della Repubblica delle Tre Leghe) |
Causa | Annessione del territorio delle Tre Leghe alla Repubblica Elvetica |
Territorio e popolazione | |
Popolazione | Scarsa nel Quattrocento |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Signoria De Sacco
Signorie minori retiche Comuni giurisdizionali retici Abbazia di Disentis |
Succeduto da | Tre Leghe |
Ora parte di | Svizzera |
La Lega Grigia o Superiore (in latino Foedus Superior, in tedesco Grauer/Oberer Bund, in romancio standard Ligia Grischa)[1] fu un'alleanza stipulata il 16 marzo 1424, nella località di Trun, tra le comunità dell'Hinterrhein, della Surselva e dell'Imboden a cui si aggiunsero alla fine del secolo le comunità delle valli Mesolcina e Calanca.
Contesto storico
[modifica | modifica wikitesto]Nel XIV secolo vi furono continui conflitti e cambiamenti di proprietà dei territori della Surselva. Nel 1390, per esempio, i Von Werdenberg tentarono di sottrarre le zone di Flims, di Foppa e la Val Lumnezia al casato dei Von Belmont e la crisi sfociò in guerra aperta nello stesso anno con la battaglia di Mundaun. In campo, inoltre, scesero il vescovo di Coira e i baroni di Rhäzüns; creando faide che sembravano non avere fine, la regione si impoverì non poco. La piccola nobiltà della Surselva si rivolse, esasperata, all'abate di Disentis/Mustér, Petrus Pontaningen, al fine di ottenere una cessazione delle ostilità.
Un primo trattato venne stipulato nel 1395 dando vita alla "Part Sura" e a un giuramento a cui parteciparono i baroni Ulrich II Von Räzüns, Alberto De Sacco e l'abate di Disentis/Mustér, e a cui, cinque giorni dopo, si unirono anche i territori liberi della Surselva e quelli controllati dal conte Johann von Werdenberg-Sargans.
La carta della Lega Grigia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il primo giuramento del 1395 l'alleanza venne rinnovata con un documento del 1424. L'inizio di questo giuramento cita: "Vogliamo essere e restare fedeli confederati finché dureranno i monti e le valli". La federazione adottò un sigillo che portava uno scudo bianco e nero diviso verticalmente a metà.
Il trattato di alleanza venne sottoscritto dalle diverse forze politiche della regione: i comuni giurisdizionali di Disentis, Safien, Tenna, Obersaxen, Valdireno e Schams; le signorie dei De Sacco, dei Brun e dei Wedenberg-Heilengberg e infine l'abbazia di Disentis.[2] Questa eterogeneità istituzionale venne meno in tempi relativamente brevi con l'indebolimento delle dinastie retiche. Già nel Seicento tutti i membri della lega erano diventati comuni giurisdizionali.[3]
L'allargamento alla Mesolcina
[modifica | modifica wikitesto]Il Moesano si unì alla federazione fra il 1480 e il 1496, anche se, come visto precedentemente, i De Sacco (signori sia della Mesolcina sia di parte della Surselva - Flims, Laax, Foppa e Vals in particolare) ebbero sempre rapporti di alleanza con la Lega. In questa occasione fu decisivo il ruolo di Gian Giacomo Trivulzio, signore di Mesocco dal 1480 e già servitore di Ludovico il Moro: Trivulzio decise di cambiare protettore alleandosi coi nemici dello Stato milanese, concedendo la libertà alle valli e completando la sua opera fino a farsi nominare governatore di Milano dal re di Francia.[4]
Non si trattò però di un'integrazione partita dall'alto, bensì di un processo popolare che il Trivulzio riuscì a sfruttare a suo vantaggio. I comuni superiori della valle (Mesocco e Soazza) entrarono autonomamente nel 1480 nella Lega Grigia, estendendo l'influenza della Lega sul valico del San Bernardino. Nel decennio successivo, gli altri comuni della valle, a causa degli attriti con Milano che controllava le dogane del borgo fortificato di Bellinzona, decisero di unirsi alla Lega.[5]
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]La Lega Grigia, in quanto federazione di comuni giurisdizionali, non aveva la struttura di uno Stato unitario, ma l'alleanza garantì l'applicazione di norme e diritti su tutto il suo territorio. Ciò permise anche la nascita di una solida pace territoriale e un miglioramento del commercio e una gestione unificata delle truppe in caso di guerra.[6]
Essa era composta da 22 comuni giurisdizionali: i delegati di questi comuni formavano una dieta retta dal "Landrichter" a Ilanz. Inoltre, a scopo puramente amministrativo, questi comuni erano raggruppati in "comungrandi" per gestire i contingenti militari e le retribuzioni delle entrate della Lega.[7]
Comungrande | Comuni giurisdizionali |
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Misox | Roveredo, Misox, Calanca |
Schams-Rheinwald | Rheinwald, Schams |
Lugnez | Vals, Lugnez |
Disentis | Disentis |
Waltensburg | Waltensburg, Schlans, Obersaxen, Laax |
Gruob | Gruob, Schleuis, Seewis |
Thusis | Safien, Tschappina, Heinzenberg, Tenna |
Rhäzüns | Rhäzüns, Hohentrins, Flims |
Il patto delle Tre Leghe
[modifica | modifica wikitesto]L'attuale territorio dei Grigioni era diviso in tre leghe: oltre alla Lega Grigia erano presenti la Lega Caddea e la Lega delle Dieci Giurisdizioni. Nel 1524, a Ilanz si tenne una dieta con i rappresentanti delle tre leghe retiche. Dopo alcuni mesi di discussioni venne stipulato un patto che pose le fondamenta dello Stato grigionese stabilendo le procedure e i rapporti tra leghe e comuni. Una dieta di governo generale venne istituita a rotazione annuale nei capoluoghi di Coira, Ilanz e Davos. Ciò non fu l'atto di nascita di uno Stato vero e proprio, ma quello di una federazione locale che si identificava come un'entità estremamente coesa internamente, distinguendosi così dalla Confederazione Elvetica. Con la nascita dello Stato delle Tre Leghe la Lega Grigia continuerà a esistere come istituzione interna alla nuova repubblica ma perderà la propria autonomia. Con la dissoluzione dello Stato grigionese durante le guerre napoleoniche e la sua trasformazione in Canton Rezia all'interno della Repubblica Elvetica la Lega Grigia smette di esistere in ogni sua forma.
Eredità
[modifica | modifica wikitesto]Ancora oggi lo stemma descritto nel giuramento del 1424 è presente nello stemma del Canton Grigioni, occupando l'ala in alto a sinistra.[2] Inoltre il nome stesso del cantone moderno deriva proprio dalla Lega Grigia. Infatti, Francesco Guicciardini nella "Storia d'Italia" definisce "grigioni"[8] gli abitanti dello Stato delle Tre Leghe. Secondo la leggenda il nome "grigioni" deriverebbe dal colore grigio delle vesti tipiche dei contadini della regione.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bornatico Remo, Dalle Tre Leghe (grigie) ai Grigioni, Quaderni grigionitaliani, Vol.1, 1988, pp. 70-72.
- ^ a b Santi Cesare, La carta della Lega Grigia del 1424, Quaderni grigionitaliani, Vol.2, 1980, pp. 130-138.
- ^ Sabloner Roger, Politica e Statalità nella Rezia del Tardo Medioevo, Storia dei Grigioni, Vol1, Bellinzona, Casagrande, pp. 284-288.
- ^ Santi Cesare, L'assunzione del comune giurisdizionale di Mesocco e Soazza nella Lega Grigia, Quaderni grigionitaliani, Vol.3, 1980, pp. 130-138.
- ^ Klein Marcelle, Adesione della Lega Grigia alla politica francese, Quaderni grigionitaliani, Vol.3, 1996, pp. 285-292.
- ^ Bundi Martin, Lega Grigia, Dizionario Storico della Svizzera (DDS), https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/017158/2010-01-14/, (07.06.24).
- ^ Bundi Martin, Comungrande, Dizionario Storico della Svizzera (DDS), https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/010389/2006-11-30/, (07.06.24).
- ^ Guicciardini, Francesco – Storia d’Italia.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bornatico Remo, Dalle Tre Leghe (grigie) ai Grigioni, Quaderni grigionitaliani, Vol. 1, 1988, pp. 70–72.
- Bundi Martin, Comungrande, Dizionario Storico della Svizzera (DDS), https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/010389/2006-11-30/ (07.06.24).
- Bundi Martin, Lega Grigia, Dizionario Storico della Svizzera (DDS), https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/017158/2010-01-14/ (07.06.24).
- Gianotti Emilio, Il Patto delle Tre Leghe, Quaderni grigionitaliani, Vol. 2, 1933-34, pp. 104–108.
- Klein Marcelle, Adesione della Lega Grigia alla politica francese Quaderni grigionitaliani, Vol. 3, 1996, pp. 285–292.
- Sabloner Roger, Politica e Statalità nella Rezia del Tardo Medioevo, Storia dei Grigioni, Vol. 1, Bellinzona, Casagrande, pp. 284–288.
- Santi Cesare, La carta della Lega Grigia del 1424, Quaderni grigionitaliani, Vol. 2, 1980, pp. 130–138.
- Santi Cesare, L'assunzione del comune giurisdizionale di Mesocco e Soazza nella Lega Grigia, Quaderni grigionitaliani, Vol. 3, 1980, pp. 130–138.