Lazzaro di Milano

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Lazzaro di Milano
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiArcivescovo metropolita di Milano (440-449)
 
Natoa Milano
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato arcivescovocirca 440
Consacrato arcivescovo440
Deceduto449 a Milano
 
San Lazzaro
Tondo di San Lazzaro nella basilica di San Nicolò a Lecco
 

Arcivescovo di Milano

 
NascitaMilano, ?
MorteMilano, 449
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza14 marzo
Attributibastone pastorale e mitria
Patrono diMilano

Lazzaro (Milano, ... – Milano, 449) fu arcivescovo di Milano dal 440 fino alla sua morte.

Interno della basilica di San Nazaro a Milano. Nicchia nel transetto sinistro: altare con sarcofago contenente le reliquie dei santi Venerio, Marolo, Glicerio e Lazzaro, vescovi di Milano.

È venerato come santo dalla chiesa cattolica che lo ricorda il 14 marzo.

Note biografiche[modifica | modifica wikitesto]

Non si hanno notizie storiche sul vescovo milanese Lazzaro, il cui episcopato, secondo un antico Catalogus archiepiscoporum Mediolanensium[1], si colloca tra quelli di Glicerio, morto il 15 settembre 440[2], e di Eusebio, attestato nell'estate del 451[3]. Il medesimo catalogus gli assegna 11 anni di governo e lo dice sepolto il 14 marzo nella chiesa di San Nazaro. Tradizionalmente, il suo episcopato è assegnato agli anni 438-449.[4]

A Lazzaro è dedicato uno dei Carmina di Magno Felice Ennodio[5], scritti prima del 521, nel quale il vescovo milanese è lodato « per la severità con la quale reprimeva, anche col solo sguardo, l'audacia dei malvagi, pur sapendo a tempo opportuno far coraggio a coloro che cercavano di ravvedersi.»[6]

Secondo una tradizione riportata da Baldassarre Oltrocchi[7] a Lazzaro si deve l'istituzione di speciali litanie per tener lontano da Milano le incursioni dei barbari. Un'altra tradizione, che non ha fondamenti storici, associa Lazzaro all'aristocratica famiglia milanese dei Beccardi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Catalogus Archiepiscoporum Mediolanensium Archiviato il 10 aprile 2017 in Internet Archive., Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, vol. VIII, Hannover 1848, p. 103.
  2. ^ Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne, I, p. 933.
  3. ^ Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne, I, p. 704.
  4. ^ Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, pp. 795.
  5. ^ Magno Felice Ennodio, Carmina, nº 201 Archiviato il 10 aprile 2017 in Internet Archive., in Monumenta Germaniae Historica, Auctores antiquissimi, vol. VII, Berlino 1885, p. 165.
  6. ^ Rimoldi, BS VII, 1155.
  7. ^ Archiepiscoporum Mediolanensium series, p. 118.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo metropolita di Milano Successore
Glicerio 440449 Eusebio